La rosa é monca se il celebroleso si ostina col 433. Per il 352 0 4231 é più che completa. Giustificare Montella parlando della rosa é follia e malafede
Il "CEREBROLESO" non si ostina in nulla se non nel lancio dei dadi ogni tre giorni...
Il mercato era stato inizialmente perfettamente calibrato. Avevamo quattro riferimenti pregressi nell'ossatura dai quali ripartire: portiere, centrale sx difensivo, mezz'ala sx ed esterno alto dx.
Miglioratissimi gli esterni bassi (con un laterale sx finalmente tecnico e mancino), il regista e l'interno destro di centrocampo, e le due prime punte alternabili: "chioccia" kalinic ed "astro nascente" Silva (da dosare nella propria graduale crescita senza sovraccarichi di responsabilità).
Sino a quel momento, tutto era orientato ad un 4-3-3 scientemente concordato con l'allenatore, già sperimentato e grandemente implementato qualitativamente in ordine ai nuovi interpreti.
Restavano 1/2 slot da occupare: l'attaccante di sx con gamba, tecnica e visione della porta e, eventualmente (considerata la "fragilità" di Romagnoli e Musacchio) la "chicca" di un terzo centrale difensivo titolare che portasse in dote la velocità nei recuperi, basilare in una linea a quattro e della quale difettano Mateo quanto Alessio.
Impossibilitati nell'acquisto di Keita, si è inspiegabilmente virato su Hakan (giocatore delizioso ma preposto ad interpretare mansioni non contemplate nel canovaccio tattico delineatosi), mentre per il ruolo di terzo (grande) centrale difensivo si è optato per un carismatico (ma lento) organizzatore di gioco (Bonucci) "incastrabile" compiutamente solo in un reparto a tre, invece che per un difensore più "puro" e rapido alla Manolas, perfetto per la linea a quattro.
Sbandierata ai quattro venti la coesione d'intenti tra tecnico e società, il veleno nella coda (del mercato) ha di fatto inficiato il dispendioso progetto, mettendo nelle mani del ridanciano napoletano una rosa stravolta che non poggia su alcuna credibile base tattica.
La mancanza di mordente e tempra agonistica palesate sin quì, sono parametri verosimilmente ancor più preoccupanti ma l'imbarazzo tattico nel quale giocoforza annaspa ad oggi il tecnico, è del tutto tangibile, quanto alla chiusura del mercato ampiamente preventivabile.