Nuovo comunicato di Galliani sui rapporti con Cosentino.

Milanforever26

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Vorrai scherzare, le commissioni ai procuratori sono il sale delle negoziazioni sportive. Qualche settimana fa hanno steccato una di 35 milioni di euro a Raiola Carmine per la vendita di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, ovvero l'affare più facile del mondo per la eccezionale qualità del giocatore che, come suol dirsi, si vende da solo, ed è una stecca girata da Marotta all'ex pizzaiolo. La differenza la fa la circostanza che la Juventus dichiara tali commissioni a bilancio con univoca imputazione, cosa che il Milan non ha mai fatto in tanti anni. E, se mi permetti, la differenza è data dal fatto che la Juventus ha l'aureola di santità di chi vince e convince da anni, e può permettersi ogni licenza. Se fra qualche mese dovesse scricchiolare qualcosa dalle parti di Torino, vedresti levarsi i canti dei Jacobelli ed Agresti sul polpettone del millennio. :sisi:

Quei soldi a raiola erano previsti dal contratto fin dal principio quando il pizzaiolo ha portato ai gobbi a zero un potenziale fenomeno..tutto legalissimo e sebbene ingiusto non contestabile..nulla a che vedere con operazioni come ely dove si pagano otto milioni di commissioni per prendere a zero un mediocre difensore svincolato già nostro fino a sei mesi prima
 
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La cosa più triste è che anche se per assurdo Galliani avesse ragione su sta cosa di Cosentino, significherebbe comunque che lui tiene di più a puntualizzare queste boiate piuttosto che rinforzare seriamente la squadra.
 

Casnop

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Quei soldi a raiola erano previsti dal contratto fin dal principio quando il pizzaiolo ha portato ai gobbi a zero un potenziale fenomeno..tutto legalissimo e sebbene ingiusto non contestabile..nulla a che vedere con operazioni come ely dove si pagano otto milioni di commissioni per prendere a zero un mediocre difensore svincolato già nostro fino a sei mesi prima
Ma anche le commissioni pagate dal Milan ai procuratori amici di Galliani, contabilizzate e con una minima benché risibile giustificazione negoziale, sono inique. Che dice l'azionista del Milan? Nulla? Che peccato. :)
 

koti

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Adriano Galliani ha risposto all'editoriale di Stefano Agresti (lo trovate qui -) http://www.milanworld.net/jacobelli-e-agresti-durissimi-su-sosa-e-sul-mercato-del-milan-vt39460.html ) sulla campagna acquisti del Milan e sulla collaborazione con Pablo Cosentino.

Galliani aveva già risposto alla Gazzetta dello Sport QUI -) http://www.milanworld.net/galliani-e-cosentino-scoppia-il-caso-i-due-precisano-ma-vt39348.html

Ecco, di seguito, quanto scritto dall'AD rossonero e la controrisposta di Agresti



Egregio Direttore, rilevo e per quanto necessario ribadisco che:
1) sia Fininvest, sia i soggetti che lei definisce “i cinesi” sono stati informati e soprattutto hanno approvato in forma scritta il tesseramento di José Sosa; e
2) i “numeri” da lei riferiti relativi ai precedenti trasferimenti di Sosa sono verosimilmente stati tratti da fonti non ufficiali e perciò inattendibili; e
3) il signor Pablo Cosentino ha la duplice ventura d’essere in vacanza dove io mi trovo e di avere con me un rapporto di buona conoscenza: non si è interessato né si interesserà del mercato del Milan, del quale mi occupo invece io con il mio staff, che, ripeto ancora una volta, non include il signor Cosentino.

Adriano Galliani


Egregio dottor Galliani, prendo atto di quanto da lei precisato e volentieri pubblico la sua lettera, ma rilevo e per quanto necessario ribadisco che:
1) ho scritto che stupisce come Fininvest e Berlusconi non si siano opposti all’operazione Sosa, non che non ne sono stati informati o non l’hanno sottoscritta; per quanto riguarda “i cinesi”, devono essere sì a conoscenza delle operazioni portate avanti dal Milan e approvarle, ma fino al closing non si oppongono se queste non sono chiaramente antieconomiche (hanno dato il via libera alla cessione di Matri, ad esempio, così come avevano acconsentito all’acquisto di Bentancur per una cifra inferiore ai 15 milioni); e
2) mi sorprende che si interessi a quanto Sosa sia stato valutato prima dal Napoli, poi dal Metalist e infine dal Besiktas: immaginavo che si preoccupasse esclusivamente di quanto lo ha pagato il Milan. Ciò detto, le mie fonti in materia sono estremamente attendibili; e
3) sono contento che il signor Pablo Cosentino possa godere della sua - indubbiamente piacevole - compagnia in vacanza (a Ibizia, a quanto mi risulta), così come ne ha beneficiato a Vila-Real, dove lei si è recato a trattare Musacchio. Una fortuna capitata casualmente anche a José Sosa, fotografato proprio quest’estate a Formentera assieme allo stesso Cosentino. E certamente è altrettanto casuale che l’avvocato Piraino, procuratore di Diawara, per il quale il Milan ha formulato un’offerta proprio ieri, sia legato a doppio, anzi a triplo filo a Fernando Cosentino, che di Pablo è fratello (assieme hanno gestito anche l’ex rossonero Maxi Lopez, poi Vazquez e Spolli). Non ho comunque mai scritto che il suo staff include Pablo Cosentino. Ma soprattutto mi chiedo: perché le dà così fastidio che il suo nome venga associato a quello di un suo “buon conoscente"?
Agresti presidente del Milan
 

Djerry

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Ma non è casuale che Galliani precisi regolarmente il suo rapporto con Cosentino, negandolo, sorvolando su tutte le altre accuse che gli vengono rivolte, rispondendo addirittura al nulla come queste testate.

Lo fa per evitare l'inibizione o comunque un deferimento sportivo a suo carico, in quanto instaurare rapporti di lavoro con uno squalificato quale Cosentino è per 4 anni (torbide vicende col Catania) è passibile di processo davanti alla Procura Federale.

E non servono necessariamente le carte o qualcosa di ufficiale, perché bastano appunto quei fatti concludenti che cita Agresti per ricondurre il rapporto ad una collaborazione, e poiché la Procura ha sempre a cuore persino i ritagli di giornale che possono far fede, ecco che Galliani si affretta in tempi non sospetti a fare quei comunicati che, fatti senza alcuna pendenza di deferimento, rappresentano una garanzia ed una prova che lo scagiona a livello di diritto sportivo.
 

Casnop

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Ma non è casuale che Galliani precisi regolarmente il suo rapporto con Cosentino, negandolo, sorvolando su tutte le altre accuse che gli vengono rivolte, rispondendo addirittura al nulla come queste testate.

Lo fa per evitare l'inibizione o comunque un deferimento sportivo a suo carico, in quanto instaurare rapporti di lavoro con uno squalificato inibito quale Cosentino è per 4 anni (torbide vicende col Catania) è passibile di processo davanti alla Procura Federale.

E non servono necessariamente le carte o qualcosa di ufficiale, perché bastano appunto quei fatti concludenti che cita Agresti per ricondurre il rapporto ad una collaborazione, e poiché la Procura ha sempre a cuore persino i ritagli di giornale che possono far fede, ecco che Galliani si affretta in tempi non sospetti a fare quei comunicati che, fatti senza alcuna pendenza di deferimento, rappresentano una garanzia ed una prova che lo scagiona.
Bravo, Djerry. A Galliani dei La Scala, Agresti, Jacobelli e della totalità di tutti noi interessa ben poco. Ma ad un potenziale manager di Lega un pochino si. :)
 

koti

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Naturalmente questi attacchi arrivano ora, a pochi mesi dal benservito definitivo all'antennista,
dov'erano questi paladini della verità quando Galliani era intoccabile?
perchè nessuno prima ha mai indagato sugli 8 milioni di commissioni per Ely, giocatore già nostro?
o i vari afffari Preziosi?
Quoto, ma sempre meglio ora che mai.
 
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Ma non è casuale che Galliani precisi regolarmente il suo rapporto con Cosentino, negandolo, sorvolando su tutte le altre accuse che gli vengono rivolte, rispondendo addirittura al nulla come queste testate.

Lo fa per evitare l'inibizione o comunque un deferimento sportivo a suo carico, in quanto instaurare rapporti di lavoro con uno squalificato quale Cosentino è per 4 anni (torbide vicende col Catania) è passibile di processo davanti alla Procura Federale.

E non servono necessariamente le carte o qualcosa di ufficiale, perché bastano appunto quei fatti concludenti che cita Agresti per ricondurre il rapporto ad una collaborazione, e poiché la Procura ha sempre a cuore persino i ritagli di giornale che possono far fede, ecco che Galliani si affretta in tempi non sospetti a fare quei comunicati che, fatti senza alcuna pendenza di deferimento, rappresentano una garanzia ed una prova che lo scagiona a livello di diritto sportivo.

Dubito che quelle dichiarazioni possano costituire una prova più lampante dei fatti.
Diciamo che è corso preventivamente ai ripari.
Ma un'indagine non dovrebbe togliergliela nessuno...
 

Louis Gara

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Vorrai scherzare, le commissioni ai procuratori sono il sale delle negoziazioni sportive. Qualche settimana fa hanno steccato una di 35 milioni di euro a Raiola Carmine per la vendita di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, ovvero l'affare più facile del mondo per la eccezionale qualità del giocatore che, come suol dirsi, si vende da solo, ed è una stecca girata da Marotta all'ex pizzaiolo. La differenza la fa la circostanza che la Juventus dichiara tali commissioni a bilancio con univoca imputazione, cosa che il Milan non ha mai fatto in tanti anni. E, se mi permetti, la differenza è data dal fatto che la Juventus ha l'aureola di santità di chi vince e convince da anni, e può permettersi ogni licenza. Se fra qualche mese dovesse scricchiolare qualcosa dalle parti di Torino, vedresti levarsi i canti dei Jacobelli ed Agresti sul polpettone del millennio. :sisi:

Le commissioni sono l'ultimo problema. Mi riferisco all'a.d. del Milan che per fare mercato si affida all'a.d. del Catania (inibito per 4 anni) dello scandalo scommesse, e che si affretta a raccattare scuse e coincidenze poco plausibili in pochi giorni due volte (Gazzetta e cm.com) per negare tutto, nonostante i fatti dimostrino il contrario.
Cioè, queste cose sono veramente scandalose e mi fanno veramente vergognare. E stiamo a parlare di Raiola e Pogba? Questa è roba che, se non ci fosse un probabile cambio di proprietà a breve, potrebbe essere sanata solo scavando una fossa e seppellendoci questo club.
 

Il Rosso e il Nero

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Adriano Galliani ha risposto all'editoriale di Stefano Agresti (lo trovate qui -) http://www.milanworld.net/jacobelli-e-agresti-durissimi-su-sosa-e-sul-mercato-del-milan-vt39460.html ) sulla campagna acquisti del Milan e sulla collaborazione con Pablo Cosentino.

Galliani aveva già risposto alla Gazzetta dello Sport QUI -) http://www.milanworld.net/galliani-e-cosentino-scoppia-il-caso-i-due-precisano-ma-vt39348.html

Ecco, di seguito, quanto scritto dall'AD rossonero e la controrisposta di Agresti



Egregio Direttore, rilevo e per quanto necessario ribadisco che:
1) sia Fininvest, sia i soggetti che lei definisce “i cinesi” sono stati informati e soprattutto hanno approvato in forma scritta il tesseramento di José Sosa; e
2) i “numeri” da lei riferiti relativi ai precedenti trasferimenti di Sosa sono verosimilmente stati tratti da fonti non ufficiali e perciò inattendibili; e
3) il signor Pablo Cosentino ha la duplice ventura d’essere in vacanza dove io mi trovo e di avere con me un rapporto di buona conoscenza: non si è interessato né si interesserà del mercato del Milan, del quale mi occupo invece io con il mio staff, che, ripeto ancora una volta, non include il signor Cosentino.

Adriano Galliani


Egregio dottor Galliani, prendo atto di quanto da lei precisato e volentieri pubblico la sua lettera, ma rilevo e per quanto necessario ribadisco che:
1) ho scritto che stupisce come Fininvest e Berlusconi non si siano opposti all’operazione Sosa, non che non ne sono stati informati o non l’hanno sottoscritta; per quanto riguarda “i cinesi”, devono essere sì a conoscenza delle operazioni portate avanti dal Milan e approvarle, ma fino al closing non si oppongono se queste non sono chiaramente antieconomiche (hanno dato il via libera alla cessione di Matri, ad esempio, così come avevano acconsentito all’acquisto di Bentancur per una cifra inferiore ai 15 milioni); e
2) mi sorprende che si interessi a quanto Sosa sia stato valutato prima dal Napoli, poi dal Metalist e infine dal Besiktas: immaginavo che si preoccupasse esclusivamente di quanto lo ha pagato il Milan. Ciò detto, le mie fonti in materia sono estremamente attendibili; e
3) sono contento che il signor Pablo Cosentino possa godere della sua - indubbiamente piacevole - compagnia in vacanza (a Ibizia, a quanto mi risulta), così come ne ha beneficiato a Vila-Real, dove lei si è recato a trattare Musacchio. Una fortuna capitata casualmente anche a José Sosa, fotografato proprio quest’estate a Formentera assieme allo stesso Cosentino. E certamente è altrettanto casuale che l’avvocato Piraino, procuratore di Diawara, per il quale il Milan ha formulato un’offerta proprio ieri, sia legato a doppio, anzi a triplo filo a Fernando Cosentino, che di Pablo è fratello (assieme hanno gestito anche l’ex rossonero Maxi Lopez, poi Vazquez e Spolli). Non ho comunque mai scritto che il suo staff include Pablo Cosentino. Ma soprattutto mi chiedo: perché le dà così fastidio che il suo nome venga associato a quello di un suo “buon conoscente"?

Mi piacerebbe tanto sapere da chi è composto lo staff di Galliani, visto che è ad Ibiza in vacanza. Probabilmente da un maggiordomo, un cameriere, un cuoco, il giardiniere e l'autista
 
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