Nuovi insulti alla Kyenge su Facebook. Sembra una scimmia

If Everyone Cared

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Gli esempi del menga sono tali perché tu li ritieni del menga, e non stai seguendo il discorso.
E' lapalissiano che impedire di frequentare qualcuno solo per le sue abitudini sessuali sia discriminante. Infatti non è di questo che si sta discutendo. Come non si sta discutendo sul fatto che Calderoli non avrebbe mai dovuto offendere un ministro.
Ma se Il politico "X" da' della escort alla minetti perché ha le sembianze di una escort, va bene, se il politico "X" da' della scimmia ad un ministro che ha le sembianze di una scimmia, allora no. E' discriminazione in entrambi i casi.
Alle figlie di un amico dei miei e' stato proibito di frequentare una loro amica del liceo, perché tatuata e perché portava i vestiti troppo corti (storia vera). Questa non è discriminazione? Addirittura conosco un tizio talmente invasato di Milan da trattare con freddezza una mia ex fidanzata, perché juventina. Non è discriminazione? Poi è lapalissiano che nessuno sta negando l'esistenza di neonazisti o omofobi, basta seguire il discorso e capire che noi siamo andati ben oltre, grazie al cielo.

O siamo tutti uguali oppure no, non è che c'e' tanto da filosofeggiare alla fine. Un insulto e' un insulto. Una discriminazione e' una discriminazione. Non c'è una discriminazione di serie a o una di serie b. Altrimenti, quello si che è razzismo.

Ma davvero non ci arrivi che con questi presupposti TU li stai trattando da diversi, e Io li sto trattando da eguali

Li chiamo esempi del menga perché lo sono e basta. Le cose vanno chiamate col loro nome.
Se il politico dà della escort alla Minetti sbaglia, perché quantomeno la prima ammette la mercificazione del proprio corpo.
Ed è inutile che mi citi l'amico tifoso che ha urgente bisogno di farsi una vita o i genitori benpensanti ancorati agli anni Cinquanta, quelli sono dei casi limite. Lo so io e lo sai bene anche tu.
Non è l'insulto in sé ad essere deprecabile (o se lo è, relativamente), ma lo diventa se a quello vengono associati abitualmente ostracismo e vessazione verso le categorie in questione.
Mi sa che sei tu che non capisci quello che sostengo, non viceversa.
 

juventino

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Francamente, dopo tutti gli interventi che ho letto, credo che la verità stia nel mezzo. Che nel nostro paese vi sia un eccesso di buonismo e ipocrisia spaventoso non ci piove. D'altronde concordo assolutamente con ciò che ha detto [MENTION=208]Morto che parla[/MENTION] che ha giustamente citato l'episodio di Cagliari-Inter ed Eto'o per fare un esempio e dal canto mio potrei anche aggiungere i cori "se saltelli muore Balotelli" di Juve-Inter, dove ci fu anche una squalifica del campo data sul nulla. Ritengo però che alcuni tipi di insulti siano comunque riconducibili al razzismo. Se ad un ***** gli dai della scimmia, vuoi per le varie ragioni storiche che ci sono dietro, lo stai insultando in quel modo perché sai perfettamente cosa ci sta dietro quel tipo di insulto, dai. Diciamo che sono d'accordo che qui si cerchi sempre di tutelare eccessivamente il diverso, ma semplicemente non mi sembra questo il caso.
 
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Livestrong

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Ci sono già le leggi a tutela della persona, non occorrono per forza leggi a tutela degli omosessuali o degli extracomunitari. Se uno prendi a pugni un gay che bacia un suo ragazzo, si becca la denuncia per lesioni con l'aggravante dei futili motivi. Sono leggi alla base di ogni società civile, non serve per forza mettere una legge pro gay, pro omosessuali, anti femminicidio, ecc ecc. Il fatto che poi non vengano applicate é tutta un'altra questione.
Prendo atto comunque che tu stia tentando di girare la frittata: io non ho mai detto che le minoranze di cui sopra siano trattate coi guanti di velluto, rispondevo alla tua idea di una società che dovrebbe favorire una categoria piuttosto che un'altra. Idea a mio giudizio negativa, perché come dicevano anche altri favorendo una persona discriminata non fai altro che aumentare la discriminazione nei suoi confronti.
 
L

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Francamente, dopo tutti gli interventi che ho letto, credo che la verità stia nel mezzo. Che nel nostro paese vi sia un eccesso di buonismo e ipocrisia spaventoso non ci piove. D'altronde concordo assolutamente con ciò che ha detto [MENTION=208]Morto che parla[/MENTION] che ha giustamente citato l'episodio di Cagliari-Inter ed Eto'o per fare un esempio e dal canto mio potrei anche aggiungere i cori "se saltelli muore Balotelli" di Juve-Inter, dove ci fu anche una squalifica del campo data sul nulla. Ritengo però che alcuni tipi di insulti siano comunque riconducibili al razzismo. Se ad un ***** gli dai della scimmia, vuoi per le varie ragioni storiche che ci sono dietro, lo stai insultando in quel modo perché sai perfettamente cosa ci sta dietro quel tipo di insulto, dai. Diciamo che sono d'accordo che qui si cerchi sempre di tutelare eccessivamente il diverso, ma semplicemente non mi sembra questo il caso.

Ma che Calderoli sia razzista non lo scopriamo oggi. Non ha detto nulla di nuovo.
 

SuperMilan

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Ci sono già le leggi a tutela della persona, non occorrono per forza leggi a tutela degli omosessuali o degli extracomunitari. Se uno prendi a pugni un gay che bacia un suo ragazzo, si becca la denuncia per lesioni con l'aggravante dei futili motivi. Sono leggi alla base di ogni società civile, non serve per forza mettere una legge pro gay, pro omosessuali, anti femminicidio, ecc ecc. Il fatto che poi non vengano applicate é tutta un'altra questione.
Prendo atto comunque che tu stia tentando di girare la frittata: io non ho mai detto che le minoranze di cui sopra siano trattate coi guanti di velluto, rispondevo alla tua idea di una società che dovrebbe favorire una categoria piuttosto che un'altra. Idea a mio giudizio negativa, perché come dicevano anche altri favorendo una persona discriminata non fai altro che aumentare la discriminazione nei suoi confronti.

Perfetto.
 

Doctore

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Ci sono già le leggi a tutela della persona, non occorrono per forza leggi a tutela degli omosessuali o degli extracomunitari. Se uno prendi a pugni un gay che bacia un suo ragazzo, si becca la denuncia per lesioni con l'aggravante dei futili motivi. Sono leggi alla base di ogni società civile, non serve per forza mettere una legge pro gay, pro omosessuali, anti femminicidio, ecc ecc. Il fatto che poi non vengano applicate é tutta un'altra questione.
Prendo atto comunque che tu stia tentando di girare la frittata: io non ho mai detto che le minoranze di cui sopra siano trattate coi guanti di velluto, rispondevo alla tua idea di una società che dovrebbe favorire una categoria piuttosto che un'altra. Idea a mio giudizio negativa, perché come dicevano anche altri favorendo una persona discriminata non fai altro che aumentare la discriminazione nei suoi confronti.
Poesia.:ok:
 
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peccato che non vengano trattati come uomini normali.
i genitori di un mio conoscente gli proibirono categoricamente di avere un'amicizia con un ragazzo del nostro quartiere perché tacciato di omosessualità.
sarebbe accaduto lo stesso se questi fosse stato basso o avesse avuto gli occhiali?

ma piantatela su, che a 'sti esempi del menga dietro cui vi trincerate non ci credete manco voi.

- - - Aggiornato - - -



sei fortunato, allora. se gli altri la pensassero tutti come te parleresti sempre da solo.


:;):
 

Emanuele

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Ma che alcuni leghisti siano xenofobi e ignoranti, non ci piove.
Io ne sto facendo un discorso generico, con basi ben diverse. Non tanto per chi ha detto, quanto per chi ha "subito" l'insulto.
Torniamo al discorso di cui qualche pagina fa: i tifosi del Cagliari sono razzisti perché fanno buu ad eto'o. Allora, delle due l'una: o e' l'insulto ad essere razzista (e quindi nessun puo' insultare una persona di colore) oppure è l'intenzione ad essere razzista, e allora dovresti analizzare tutti i comportamenti della vita di un insultante al momento dell'insulto (il che nel caso di Calderoli e' superfluo, ma ripeto, io ne sto facendo un discorso generale). Inoltre, questa idea andrebbe applicata a tutti i tipi di differenze tra individuo e individuo. Pure a quelli coi capelli ricci, visto che è un esempio che piace.

Cioè, e' inutile girarci intorno, o si cresce, si va oltre i colori, gli attributi, le nazionalità, e si riesce a capire che tutti siamo uguali, oppure no. A me pare abbastanza chiaro da che parte sto io è da che parte stanno quelli che si indignano.

La discussione era specifica, sull'insulto di Calderoli, non generale, tu qualche pagina fa hai scritto: L'uscita di Calderoli è PESSIMA, ma non diversa da quella di un politico "X" che insulta il politico "Y".. Di fatto hai detto che la sua non era un'affermazione razzista, e mi pare che ci voglia abbastanza ingenuità per affermarlo. Parlando in generale non mi sembra di aver mai detto che non si possa insultare un nero, il fatto è che "testa di c...", "str..." etc. sono insulti, mentre "orango" è qualcosa di moooolto diverso e sottende abbastanza chiaramente idee razziste.
 
M

Morto che parla

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La discussione era specifica, sull'insulto di Calderoli, non generale, tu qualche pagina fa hai scritto: L'uscita di Calderoli è PESSIMA, ma non diversa da quella di un politico "X" che insulta il politico "Y".. Di fatto hai detto che la sua non era un'affermazione razzista, e mi pare che ci voglia abbastanza ingenuità per affermarlo. Parlando in generale non mi sembra di aver mai detto che non si possa insultare un nero, il fatto è che "testa di c...", "str..." etc. sono insulti, mentre "orango" è qualcosa di moooolto diverso e sottende abbastanza chiaramente idee razziste.

Penso di aver sbagliato io, la mia idea era su un piano diverso, ossia, estrapolando la frase di Calderoli e andando oltre. Io posso dire che la frase di Calderoli e' stata assolutamente razzista, perché il personaggio lo conosciamo tutti. Però non possiamo escludere che la discriminazione ci sia anche da parte di altri, che, semplicemente, sono meno sempliciotti del Calderoli e riescono a non far trapelare determinate idee. Quando il politico X insulta il politico Y, a mio avviso, non c'e' quasi mai una critica nei confronti del comportamento, ma contro la persona, il partito che rappresenta. E questa, per me, e' una discriminazione alla pari di quella razziale. Solo che lo fanno in maniera intelligente. Calderoli rispetto agli altri e' solo più grullo.

In secondo luogo, e questo e' quello che meno mi sconfinfera, e' la questione insulto.
Possiamo avere il "coraggio" di dire che la keynge ha dei tratti simili ad un primate? Si può dire, senza dover mettere tremila mani avanti?

Perché, diavolo, se siamo tutti uguali uno dovrebbe avere la stessa libertà di dire che Calderoli assomiglia ad un cinghiale e la Kyenge ad una scimmia, perché è così, i tratti quelli sono.

Quanti direbbero che sono razzista se dicessi che il tizio nelle foto qui sotto e' uno scimmione?
Ducks & hats: aprile 2012

Ripeto ancora quello che dico dal primo post. SIAMO TUTTI UGUALI. Se partiamo da questo assunto, dare dell'orango alla Kyenge e' uguale a dare del Cinghiale a Calderoli.

Poi oh, io più di così non riesco a spiegarmi, chi ha voluto capirmi ha capito.

- - - Aggiornato - - -

Li chiamo esempi del menga perché lo sono e basta. Le cose vanno chiamate col loro nome.
Se il politico dà della escort alla Minetti sbaglia, perché quantomeno la prima ammette la mercificazione del proprio corpo.
Ed è inutile che mi citi l'amico tifoso che ha urgente bisogno di farsi una vita o i genitori benpensanti ancorati agli anni Cinquanta, quelli sono dei casi limite. Lo so io e lo sai bene anche tu.
Non è l'insulto in sé ad essere deprecabile (o se lo è, relativamente), ma lo diventa se a quello vengono associati abitualmente ostracismo e vessazione verso le categorie in questione.
Mi sa che sei tu che non capisci quello che sostengo, non viceversa.

Errore mio.
 

Emanuele

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Penso di aver sbagliato io, la mia idea era su un piano diverso, ossia, estrapolando la frase di Calderoli e andando oltre. Io posso dire che la frase di Calderoli e' stata assolutamente razzista, perché il personaggio lo conosciamo tutti. Però non possiamo escludere che la discriminazione ci sia anche da parte di altri, che, semplicemente, sono meno sempliciotti del Calderoli e riescono a non far trapelare determinate idee. Quando il politico X insulta il politico Y, a mio avviso, non c'e' quasi mai una critica nei confronti del comportamento, ma contro la persona, il partito che rappresenta. E questa, per me, e' una discriminazione alla pari di quella razziale. Solo che lo fanno in maniera intelligente. Calderoli rispetto agli altri e' solo più grullo.

In secondo luogo, e questo e' quello che meno mi sconfinfera, e' la questione insulto.
Possiamo avere il "coraggio" di dire che la keynge ha dei tratti simili ad un primate? Si può dire, senza dover mettere tremila mani avanti?

Perché, diavolo, se siamo tutti uguali uno dovrebbe avere la stessa libertà di dire che Calderoli assomiglia ad un cinghiale e la Kyenge ad una scimmia, perché è così, i tratti quelli sono.

Quanti direbbero che sono razzista se dicessi che il tizio nelle foto qui sotto e' uno scimmione?
Ducks & hats: aprile 2012

Ripeto ancora quello che dico dal primo post. SIAMO TUTTI UGUALI. Se partiamo da questo assunto, dare dell'orango alla Kyenge e' uguale a dare del Cinghiale a Calderoli.

Poi oh, io più di così non riesco a spiegarmi, chi ha voluto capirmi ha capito.

Mah la tua assimilazione per me è totalmente errata. Dare dello psiconano a Berlusconi sarà sempre diverso dal dare dell'orango alla Kyenge, perchè il secondo insulto, essendo razzista, non colpisce solo l'individuo singolo che lo riceve ma un'intera etnia ed ha implicazioni politico-culturali ben più gravi, soprattutto se viene da un membro che appartiene alle istituzioni.
 
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