Nuova offerta del Milan per Romagnoli. La Roma però...

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Djerry

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Viene descritta una prassi di mercato compatibile con le strategie dell'Udinese, ma in fondo estranea al Milan come a qualsiasi top club europeo, che acquista giocatori pronti ad assumere posizioni in certi tipi di contesti agonistici. Nessuno in queste ore muove un rilievo ai 35 spesi dal Barcellona per Arda Turan, giocatore che solo due anni fa sarebbe costato meno della metà, ma se ne apprezza l'inerenza o meno al progetto tattico della squadra di Luis Enrique.

Però mi domando: Thiago Silva e Kakà non erano "giocatori pronti ad assumere posizioni in certi tipi di contesti agonistici"? Perché in due sommati (10+8) ci sono costati qualcosa in meno di quanto ci è costato il solo Bertolacci e di quanto ci costerà il solo Romagnoli.

E questo solo per dire che Thiago Silva, Kakà e mettiamoci pure Pato (che è stato comunque un crack prima che qualcosa o qualcuno a Milano lo rovinasse in quel modo) hanno rappresentato gli unici episodi di scouting vero degli ultimi 15 anni di Milan (si potrebbe azzardare anche Gourcuff), grazie alla decisiva figura di Leonardo che conosceva non solo i giocatori ma pure gli uomini, andando a casa loro per convincerli e togliendosi le scarpe per rispetto di casa Izecson Leite, presso la quale si usava così.

Noi non abbiamo una strategia da top club europeo, così come non abbiamo una strategia da Udinese, perché semplicemente non abbiamo una strategia.
Navighiamo a vista pensando all'oggi e mai al domani, cavalcando gli sfizi e gli sbalzi di umore del proprietario, accentrando il potere sulla sola figura di Galliani e quindi, essendo questi incompetente nella comprensione del giocatore, delegando ai procuratori o allo sciacallaggio il nostro mercato, sempre con un occhio ai contratti in scadenza su transfermarkt.

L'altro ieri era Damiani, ieri è stato Bronzetti, oggi ancora Raiola, domani forse Doyen.
Ma sempre meno Braida, finché non è dovuto andarsene; sempre meno Leonardo, perché la figura del direttore sportivo o qualcosa che le si avvicini è vietata accanto al condor antennista; e sempre meno Seedorf, che è stato cacciato per aver chiesto di rifare la squadra e che oggi paghiamo 5 milioni per assistere a quello che lui chiedeva 10 mesi fa.

L'altro ieri avevamo soldi? Ibra ad otto milioni netti. Poi non ci stiamo più coi conti? Via Thiago Silva perché non possiamo più permetterci Ibra.
Ieri non abbiamo soldi? Matri ed altri zombie a fondo perso. Oggi abbiamo soldi? 30 milioni per Bacca, 20 per Bertolacci, 25 per Romagnoli. Alè, chi più ne ha più ne metta.
Domani non avremo soldi? Brrr...

Dove sta la bravura in tutto questo? Ed è strategia da Barcellona o da Udinese? Boh. :)

P.S.: ovviamente d'accordo sul discorso del settore giovanile. Il problema è che Galliani o il responsabile di turno pensa che prendere il 13enne che fa più gol nell'alta lodigiana equivalga a predisporre un forte settore giovanile.
 

Casnop

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Il paragone con il Barca non regge: hanno tutti i soldi che vogliono (relativamente) e una squadra che è la migliore delle migliori, possono permettersi di spendere quanto vogliono per chiunque.
Noi, no.

Viene prima l'uovo o la gallina? Il Barcellona fino a dieci anni fa aveva un livello di fatturato inferiore al nostro, che ha potuto pressoché raddoppiare per gli effetti moltiplicatori di innumerevoli vittorie sul campo generate da una squadra in taluni momenti formata per sette-otto undicesimi da elementi costruiti nel vivaio interno, senza ammortamenti finanziari da cartellino gravanti sul bilancio, e per il resto rafforzata da giocatori acquisiti ad altissimi costi ma senza impatti negativi sui bilanci. È piu facile prendere i Neymar ed i Suarez a 80 milioni se per vincere disponi dei Messi, Iniesta, Xavi, Sergi, Piquè, Pedro, Thiago Alcantara, Puyol, che non ti sono costati nulla o la cui cessione ha generato plusvalenze di bilancio importanti. Trent'anni fa non dovette essere difficile per il nostro club acquisire Gullit a 16 miliardi o i successivi fuoriclasse per vincere con una squadra che portava dalle giovanili Baresi, Maldini, Galli, Costacurta, Albertini, un Tassotti di fatto cresciuto a Milanello e persino un Mannari rivelatosi decisivo in una squadra che girava di suo alla perfezione. Costi di costruzione per vittorie, quelli dei due esempi virtuosi appena citati, neanche lontanamente paragonabili a quelli sostenuti in questi anni da Chelsea o Psg per raggiungere i livelli noti, e ciononostante ritenuti inderogabili da club programmati per vincere nel breve termine. Una coperta troppo corta, purtroppo, che è figlia della esasperata competitività dei nostri tempi. :)
 

Casnop

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Però mi domando: Thiago Silva e Kakà non erano "giocatori pronti ad assumere posizioni in certi tipi di contesti agonistici"? Perché in due sommati (10+8) ci sono costati qualcosa in meno di quanto ci è costato il solo Bertolacci e di quanto ci costerà il solo Romagnoli.

E questo solo per dire che Thiago Silva, Kakà e mettiamoci pure Pato (che è stato comunque un crack prima che qualcosa o qualcuno a Milano lo rovinasse in quel modo) hanno rappresentato gli unici episodi di scouting vero degli ultimi 15 anni di Milan (si potrebbe azzardare anche Gourcuff), grazie alla decisiva figura di Leonardo che conosceva non solo i giocatori ma pure gli uomini, andando a casa loro per convincerli e togliendosi le scarpe per rispetto di casa Izecson Leite, presso la quale si usava così.

Noi non abbiamo una strategia da top club europeo, così come non abbiamo una strategia da Udinese, perché semplicemente non abbiamo una strategia.
Navighiamo a vista pensando all'oggi e mai al domani, cavalcando gli sfizi e gli sbalzi di umore del proprietario, accentrando il potere sulla sola figura di Galliani e quindi, essendo questi incompetente nella comprensione del giocatore, delegando ai procuratori o allo sciacallaggio il nostro mercato, sempre con un occhio ai contratti in scadenza su transfermarkt.

L'altro ieri era Damiani, ieri è stato Bronzetti, oggi ancora Raiola, domani forse Doyen.
Ma sempre meno Braida, finché non è dovuto andarsene; sempre meno Leonardo, perché la figura del direttore sportivo o qualcosa che le si avvicini è vietata accanto al condor antennista; e sempre meno Seedorf, che è stato cacciato per aver chiesto di rifare la squadra e che oggi paghiamo 5 milioni per assistere a quello che lui chiedeva 10 mesi fa.

L'altro ieri avevamo soldi? Ibra ad otto milioni netti. Poi non ci stiamo più coi conti? Via Thiago Silva perché non possiamo più permetterci Ibra.
Ieri non abbiamo soldi? Matri ed altri zombie a fondo perso. Oggi abbiamo soldi? 30 milioni per Bacca, 20 per Bertolacci, 25 per Romagnoli. Alè, chi più ne ha più ne metta.
Domani non avremo soldi? Brrr...

Dove sta la bravura in tutto questo? Ed è strategia da Barcellona o da Udinese? Boh. :)

P.S.: ovviamente d'accordo sul discorso del settore giovanile. Il problema è che Galliani o il responsabile di turno pensa che prendere il 13enne che fa più gol nell'alta lodigiana equivalga a predisporre un forte settore giovanile.

Da tempo auspichiamo che Galliani sia affiancato da un direttore sportivo che lo sostenga in quelle funzioni esercitate per decenni mirabilmente da Braida. È un controsenso che l'Adriano faccia ora da solo, ed a 71 anni che suonano a fine mese, quello che ha condiviso con un altro quando aveva trenta anni di meno. Detto questo, e premessa la opinabilita' dei prezzi di cartellino, figli di innumerevoli contingenze che giocano sulla volatilità dei valori (la situazione contrattuale del giocatore, la sua reputazione a livello mediatico, la preferenza specifica dell'allenatore, la concorrenza di terzi, i tempi richiesti per l'operazione, le politiche di budget del club), il parametro su cui valutare le operazioni è l'impatto sul bilancio in termini di ammortamento finanziario del prezzo del cartellino e dell'ingaggio, ed in considerazione dell'età del giocatore e del tempo prevedibile di carico di questi valori. Romagnoli a 20 può sembrare tanto, non lo è se si considera la giivanissima età, la prevedibile proiezione di almeno dieci-dodici anni di carico del suo prezzo a bilancio, ampiamente sufficienti a neutralizzare l'ammortamento finanziario del cartellino, e l'ingaggio non particolarmente oneroso. Stessa valutazione per Bertolacci, sul cui prezzo peraltro influiscono fattori come la preferenza specifica dell'allenatore e gli stringenti tempi dell'operazione correlati alla disponibilità di un giocatore ritenuto importante per una squadra in totale ricostruzione. Questi aspetti riflettono maggiormente in una contingenza di squadra in rifacimento come la nostra, ove operazioni di tale genere sono molteplici, obiettivamente meno in una squadra già competitiva in cui tali operazioni sono singolari e di evidente segno di completamento di un quadro tecnico delineato. Mi chiedo infine una cosa: quanto potranno valere Bonaventura, Bertolacci e Mauri tra un anno, dopo una stagione positiva nel club ed un Europeo disputato ad alto livello per gli effetti di una coesione data dalla comune appartenenza al club? Risposte che sarebbe allora appagante dare, ma che non è difficile immaginare in prospettiva ora. Come sempre è questione di intuito e stima, e di risultati, per il cui raggiungimento si investe, e forte, ora. :)
 

numero 3

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Viene descritta una prassi di mercato compatibile con le strategie dell'Udinese, ma in fondo estranea al Milan come a qualsiasi top club europeo, che acquista giocatori pronti ad assumere posizioni in certi tipi di contesti agonistici. Nessuno in queste ore muove un rilievo ai 35 spesi dal Barcellona per Arda Turan, giocatore che solo due anni fa sarebbe costato meno della metà, ma se ne apprezza l'inerenza o meno al progetto tattico della squadra di Luis Enrique. Molto più appropriato è piuttosto valutare l'utilità in un top club di investire per l'allestimento di un settore giovanile ove funzionalizzare il talento alle misure e responsabilità dell'essere eleggibile alla dignità della prima squadra. Proprio il Barcellona offre un luminoso esempio, sportivo ed economico: non è facile quantificare il vantaggio di aver potuto affrontare in questi anni l'acquisto di pochi, costosissimi fuoriclasse, senza stravolgere il bilancio, avendo di base una struttura di squadra fondata su talenti allevati in casa, non diversamente dal Milan dell'epopea sacchiana, che non ebbe difficoltà ad inserire i campioni olandesi sul telaio dei Baresi e C. :)

Quoto....tutti credono di essere intenditori di calciatori consigliano giocatori visti per 10 minuti in campionati improponibili.. non è così semplice Il Bacca del bruges andava testato in un campionato di livello superiore e così è stato. ..i giocatori che citate oggi come strafenomeni fra tre anni non esisteranno già più. .mi ricordo come tanti in questo forum citavano Zapata Merkel Boateng come giocatori da acquistare subito..i fatti poi hanno dimostrato che non sono da Milan. Sicuri che de vrej sarà il nuovo Nesta?
 

Milanforever26

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Alla ine si chiuderà perché alla Roma serve la grana..non hanno ancora fatto nulla di fatto sul mercato perché come sempre prima devono vendere bene e monetizzare quello che hanno..

Secondo me con questo processo l'anno prossimo non saranno neanche da primi 3 posti se non indovinano tutti i colpi..Dzeko ad esempio non so quanto possa fare in Italia, lo vedo in calo netto..
 

Djerry

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Su ammortamento e prospettive dell'acquisto, sfondi una porta aperta. Ed è il motivo per cui trovo sempre preferibile Romagnoli a 25 o Bertolacci a 20 rispetto a Bacca a 30 o Luiz Adriano a 8 lordi di ingaggio.

Resta però il fatto che Romagnoli a 25 sono 5 milioni annui di ammortamento, mentre Manolas+De Vrij sono 4 milioni annui in due. Senza contare il discorso liquidità, visto che prima o poi questi soldi finiscono ed a me va di traverso la linea "tanto ce li abbiamo, quindi spendiamoli come ci pare", che è esattamente ciò che ci può portare ad un nuovo tracollo se qualcosa non funziona.

E se infine tornassimo indietro nel tempo a solo 10 mesi fa, 45 milioni per Romagnoli+Bertolacci sono tanti, ma davvero tanti. Cosa abbiamo dovuto testare in questi mesi per scoprire che meritano di essere presi a 20-25 milioni in più di quello che spendevi 10 mesi fa? E' la debolezza di qualsiasi risposta a questa domanda che mi sconsola.

Non arriviamo mai un anno prima, lasciandolo fare agli altri, ma sempre un anno dopo, spennati dal venditore. Per le ragioni che sappiamo. Tutto qui.
 
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Alla ine si chiuderà perché alla Roma serve la grana..non hanno ancora fatto nulla di fatto sul mercato perché come sempre prima devono vendere bene e monetizzare quello che hanno..

Secondo me con questo processo l'anno prossimo non saranno neanche da primi 3 posti se non indovinano tutti i colpi..Dzeko ad esempio non so quanto possa fare in Italia, lo vedo in calo netto..

La Roma ha problemi con il fair play finanziario deve restare entro i 30 mln di passivo, ma ogni anno chiude il mercato in rosso spende sempre di più di quello che incassa, bertolacci è stato messo a bilancio a giugno quindi in quello vecchio, sul bilancio nuovo per ora non risultano entrate tranne i 3mln di holebas e altre sciocchezze per alcuni giovani ,se la roma riesce a dare via almeno 2 tra Destro doumbia gervinho e ljaijc, romagnoli da roma non si muove perché comunque dovrebbero comprare un suo sostituto che peserebbe più di romagnoli sul bilancio per via degli ammortamenti , se invece la roma non riesce a liberarsi degli attaccanti in esubero allora l'operazione romagnoli al milan diventa molto più probabile.
 

MaggieCloun

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Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, il Milan ha formulato una nuova offerta alla Roma per Romagnoli. I rossoneri vogliono fortemente il difensore. E' obiettivo numero uno. La nuova offerta è di 18 milioni di euro più bonus. Quasi 20 milioni totali. La Roma continua a dire no. Ne vuole 30. Vedremo se il Milan ci riproverà o se deciderà di cambiare obiettivo.

SE non accettano quella proposta tanti saluti,a me piace il giocatore ma 30 milioni è follia.
 
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