Ben venga il ragazzo, a prescindere.
Ma è logorante essere continuamente spennati su fattispecie che andiamo a cercare nel momento di massima esplosione e conseguentemente a prendere nel momento di massimo costo.
Tanto per fare un esempio, coi soldi che potremmo spendere per Romagnoli, la Lazio e la stessa Roma presero solo 10 mesi fa De Vrij e Manolas messi insieme (8+13), che avevano (ed hanno) una reputazione superiore all'italiano.
Siamo sempre rigorosamente assenti nel mercato del sottobosco dei comunitari, non prendiamo mai quelli che sicuramente sono forti ma ancora non tutti l'hanno capito.
E soprattutto non arriviamo mai l'anno prima, ma regolarmente l'anno dopo.
Non scopriamo Bacca al Bruges, ma quando esplode in finale di Europa League. Non ci fiondiamo sul Bertolacci in crescita evidente nel 2014, ma su quello esploso definitivamente nel 2015. Non andiamo a chiedere Romagnoli nel 2014 fiutando il futuro fuoriclasse mancino, ma dobbiamo aspettare che giochi nella Samp e lo richieda l'allenatore.
E si potrebbe andare avanti con vagonate di altri esempi simili.
Questo modo di operare è triste, pigro, castrante. Solo che quando non hai i soldi diventa pure straziante (Matri), mentre quando ce li hai anche in caso di acquisto di buon giocatore ti resta sempre quella sensazione agrodolce di aver speso una cifra eccessiva e di essere stato scorticato dal venditore, cosa evitabile senza le tue croniche carenze di scouting.
Peccato.