Niang promette:"Basta cavolate. Volerò alto col Milan".

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 31 luglio 2016, pubblica un'intervista esclusiva a Niang. Ecco, di seguito, i passaggi più importanti:


Per quanto riguarda l’incidente stradale, mi è servito di lezione. Sono rimasto fuori tre mesi, so che la squadra aveva bisogno di me e mi è spiaciuto molto. Quando sono uscito dalla macchina e ho visto com’era conciata mi sono detto: “Sei stato fortunato, tifa male solo la caviglia, e questa è una cosa che si può curare”. Mi sono spaventato molto, con la velocità non si scherza. Il lancio dal tetto della piscina? E’ stato un gioco in cui non vedevo nulla di male. Non ho pensato alle conseguenze. Quando ero lassù non percepivo il pericolo. Insomma, ero in alto ma non così in alto... Poi ho visto il video e mi sono reso conto. Capisco che, dopo un infortunio come il mio, la gente possa pensare che sono scemo. So di aver fatto una cavolata e non ho cancellato il video appositamente: ormai era in Rete, sarebbe stato peggio. Ho sentito dire che ho fatto quella sciocchezza per farmi cacciare, ma non è vero. Se sono qui è perché voglio restare qui. Mi sento in fase di maturazione. L'importante è aver capito gli errori. Ora voglio chiudere tutte queste storie e ricominciare. Non ho mai pensato di andare via. Ho la testa qui. In tutta umiltà, credo di essere uno di quei giocatori da cui ripartire. Ho molta personalità, posso
essere importante per questa squadra. Mi sento pronto a sopportare tutte le pressioni e ad avere responsabilità. Sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio tornare in Europa, avere una stagione senza infortuni e fare tanti gol. Il Leicester? Ho ascoltato la proposta poi abbiamo deciso di non fare nulla. La stima di Montella? Mi ha fatto piacere. Io ho bisogno di sentirmi importante. Il mio ruolo preferito è il centravanti o la seconda punta, ma se devo giocare esterno lo faccio senza problemi. La prima volta fu con Allegri, a destra. Cosa non mi piace di me? Il gioco di testa. Sbaglio sempre il timing. Se mi metti davanti a una porta vuota, la butto fuori. Meno male che ci sono i piedi... Mi piacciono invece la mia personalità e la mia velocità. Il gol sbagliato contro il Barça? Dopo quell’episodio avrei potuto crollare, invece ho pensato solo a lavorare e ora sono migliorato molto nella freddezza davanti al portiere. Avete visto col Bayern l’altra sera, no? Ci ho lavorato su molto e adesso so dove tirare, guardo il portiere e non la porta, sono più lucido. Il presidente, quando lo incontro, mi dice sempre che devo continuare a lavorare duro. E io quando so che viene a Milanello, mi tolgo gli orecchini prima di vederlo... Cosa sarei disposto a fare per rivedere il Milan in alto? Semplice, non fare più ****..."
 

walter 22

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 31 luglio 2016, pubblica un'intervista esclusiva a Niang. Ecco, di seguito, i passaggi più importanti:


Cosa non mi piace di me? Il gioco di testa. Sbaglio sempre il timing. Se mi metti davanti a una porta vuota, la butto fuori. Meno male che ci sono i piedi... "


E si con i piedi la musica cambia:pat:
 

Luca_Taz

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ma nooooooooo volevo anche la domanda sul come mai si spacciasse per Traorè!
 
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