Nel Milan di Mr Bee c'è anche il fondo Doyen

Louis Gara

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 13 Marzo 2015, rilancia con insistenza il nome di Bee Taechaubol per il futuro del Milan. Ed aggiunge che il thailandese guida una cordata di investitori all'interno della quale ci sarebbe anche il proprietario del fondo Doyen.

Il fondo Doyen (amici di Galliani) non si occupa solamente di calcio e di cartellini di calciatori. E' attivo in vari settori: dai carburanti all'edilizia.

Nelle prossime ore riporteremo i dettagli

Come riporta la Gazzetta dello Sport, il nome di Doyen Sports entra prepotentemente a far parte delle cronache Milan per quanto riguarda il controllo delle quote societarie rossonere e il quotidiano spiega appunto cos’è la Doyen Sports. Società araba, con sede a Malta e guidata da un manager portoghese, Doyen Sports è una costola nata dalla holding di Dubai arricchitasi grazie alla crescita nel settore minerario ed energetico, assolutamente florido soprattutto nelle zone tropicali del Medio Oriente. L’idea di Doyen è quella di acquisire la proprietà dei cartellini di alcuni calciatori e rivenderla guadagnando sempre sulle percentuali. Nella scuderia attuale sono presenti fenomeni come Falcao, Marcos Rojo, Yacine Brahimi e Geoffrey Kondogbia. Ma non solo percentuali sui talenti: Doyen Sports ha recentemente aiutato anche alcuni club importanti come l'Atletico Madrid, il Benfica, il Porto, prestando a loro fondi per uscire dalle varie crisi, divenendo una società di finanziamento ad alto raggio. Ma la Fifa è contraria ai metodi del fondo arabo e Joseph Blatter ha iniziato una crociata contro queste presunte speculazioni, ma le risorse di Doyen al momento sono al centro del calcio che conta.

Ho un bruttissimo presentimento: Galliani sta spingendo i suoi amici a rilevare il Milan e sta convincendo Berlusconi ad accettare queste offerte. In questo modo resterà sulla poltrona PER SEMPRE.
Ma basta, è uno strazio!! Il pelato è peggio di Frank Underwood
 

admin

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Galliani sta tessendo la sua tela, ma era scontato che accadesse. Ne sa una più del diavolo. Speriamo solo che non ci conduca nella bocca del lupo. Ma conoscendo i personaggi, diffidate è il minimo
 

Milanforever26

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Ho un bruttissimo presentimento: Galliani sta spingendo i suoi amici a rilevare il Milan e sta convincendo Berlusconi ad accettare queste offerte. In questo modo resterà sulla poltrona PER SEMPRE.
Ma basta, è uno strazio!! Il pelato è peggio di Frank Underwood

Temo che questo scenario sia quanto mai verosimile..
 

hiei87

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Questo, il geometra, usa il milan solo per i suoi interessi personali e per restare attaccato alla poltrona. Scommetto quello che volete che sta intrallazzando per restare anche con i nuovi proprietari. Non lo smuovono neanche le bombe. Più va avanti e più mi fa schifo questo personaggio squallido.

Non a caso già si parla di speculazioni e metodi poco chiari. A tutto questo aggiungiamo il quadro non proprio lusinghiero che è emerso finora del signor Bee.
Ok che peggio di così non si può andare, ma anche vendendo al primo che passa non si risolve molto. Ora come ora le acque sembrano essersi smosse e pare che gli acquirenti non manchino, per cui penso che un minimo di selezione anche noi tifosi la si possa fare.
E la scomparsa, o quantomeno il ridimensionamento, del geometra è una condizione impescindibile del nuovo corso.
 

Il Re dell'Est

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Galliani sta tessendo la sua tela, ma era scontato che accadesse. Ne sa una più del diavolo. Speriamo solo che non ci conduca nella bocca del lupo. Ma conoscendo i personaggi, diffidate è il minimo

Si, l'importante è che la sua tela sia intessuta con personaggi danarosi. E per il momento è così (Wanda-Doyen).
Se poi questo vuol dire tenerselo fino al momento in cui madre natura farà il suo corso, non mi strapperò i capelli. Quando al Milan circolavano i soldi per i giocatori importanti non mi sembra che in campo scendevano i Muntari, i De Jong e i Poli.
 

Dumbaghi

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Come riporta la Gazzetta dello Sport, il nome di Doyen Sports entra prepotentemente a far parte delle cronache Milan per quanto riguarda il controllo delle quote societarie rossonere e il quotidiano spiega appunto cos’è la Doyen Sports. Società araba, con sede a Malta e guidata da un manager portoghese, Doyen Sports è una costola nata dalla holding di Dubai arricchitasi grazie alla crescita nel settore minerario ed energetico, assolutamente florido soprattutto nelle zone tropicali del Medio Oriente. L’idea di Doyen è quella di acquisire la proprietà dei cartellini di alcuni calciatori e rivenderla guadagnando sempre sulle percentuali. Nella scuderia attuale sono presenti fenomeni come Falcao, Marcos Rojo, Yacine Brahimi e Geoffrey Kondogbia. Ma non solo percentuali sui talenti: Doyen Sports ha recentemente aiutato anche alcuni club importanti come l'Atletico Madrid, il Benfica, il Porto, prestando a loro fondi per uscire dalle varie crisi, divenendo una società di finanziamento ad alto raggio. Ma la Fifa è contraria ai metodi del fondo arabo e Joseph Blatter ha iniziato una crociata contro queste presunte speculazioni, ma le risorse di Doyen al momento sono al centro del calcio che conta.

Mah, c'è una voce nuova ogni giorno, non si capisce
 

Jino

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Come riporta la Gazzetta dello Sport, il nome di Doyen Sports entra prepotentemente a far parte delle cronache Milan per quanto riguarda il controllo delle quote societarie rossonere e il quotidiano spiega appunto cos’è la Doyen Sports. Società araba, con sede a Malta e guidata da un manager portoghese, Doyen Sports è una costola nata dalla holding di Dubai arricchitasi grazie alla crescita nel settore minerario ed energetico, assolutamente florido soprattutto nelle zone tropicali del Medio Oriente. L’idea di Doyen è quella di acquisire la proprietà dei cartellini di alcuni calciatori e rivenderla guadagnando sempre sulle percentuali. Nella scuderia attuale sono presenti fenomeni come Falcao, Marcos Rojo, Yacine Brahimi e Geoffrey Kondogbia. Ma non solo percentuali sui talenti: Doyen Sports ha recentemente aiutato anche alcuni club importanti come l'Atletico Madrid, il Benfica, il Porto, prestando a loro fondi per uscire dalle varie crisi, divenendo una società di finanziamento ad alto raggio. Ma la Fifa è contraria ai metodi del fondo arabo e Joseph Blatter ha iniziato una crociata contro queste presunte speculazioni, ma le risorse di Doyen al momento sono al centro del calcio che conta.

Mah, non ci resta che sperare di andare in buone mani.
 

Basileuon

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Si, l'importante è che la sua tela sia intessuta con personaggi danarosi. E per il momento è così (Wanda-Doyen).
Se poi questo vuol dire tenerselo fino al momento in cui madre natura farà il suo corso, non mi strapperò i capelli. Quando al Milan circolavano i soldi per i giocatori importanti non mi sembra che in campo scendevano i Muntari, i De Jong e i Poli.

C'è anche da dire che all'epoca avevamo un struttura in cui Galliani faceva solo l'AD.... pian piano ha fatto fuori tutti: osservatori, DS, DT, bandiere etc etc...
 

Il Re dell'Est

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Come riporta la Gazzetta dello Sport, il nome di Doyen Sports entra prepotentemente a far parte delle cronache Milan per quanto riguarda il controllo delle quote societarie rossonere e il quotidiano spiega appunto cos’è la Doyen Sports. Società araba, con sede a Malta e guidata da un manager portoghese, Doyen Sports è una costola nata dalla holding di Dubai arricchitasi grazie alla crescita nel settore minerario ed energetico, assolutamente florido soprattutto nelle zone tropicali del Medio Oriente. L’idea di Doyen è quella di acquisire la proprietà dei cartellini di alcuni calciatori e rivenderla guadagnando sempre sulle percentuali. Nella scuderia attuale sono presenti fenomeni come Falcao, Marcos Rojo, Yacine Brahimi e Geoffrey Kondogbia. Ma non solo percentuali sui talenti: Doyen Sports ha recentemente aiutato anche alcuni club importanti come l'Atletico Madrid, il Benfica, il Porto, prestando a loro fondi per uscire dalle varie crisi, divenendo una società di finanziamento ad alto raggio. Ma la Fifa è contraria ai metodi del fondo arabo e Joseph Blatter ha iniziato una crociata contro queste presunte speculazioni, ma le risorse di Doyen al momento sono al centro del calcio che conta.

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