Ormai il Milan, o parte di esso, è in vendita. Se così non fosse, non avrebbe avuto alcun significato l'esborso compiuto la scorsa estate per l'acquisto di giocatori, che ha obiettivamente aggravato una situazione economico-finanziaria obiettivamente insostenibile a lungo da Fininvest. Improbabile che quest'ultima rilanci (occorrerebbero non meno di 400-500 milioni di euro di liquidità per ulteriori investimenti), probabile che apra a soci veri e seri nel prossimo futuro, che richiederanno almeno due condizioni: possibilità di acquisizione del controllo nel medio termine, e seria disponibilità dell'attuale azionista a riaprire il discorso stadio di proprietà, colpevolmente accantonato negli ultimi mesi nell'attesa della epifania thailandese. Si riparte dalle cose serie, altrimenti è notte fonda.
Io quando ci sono di mezzo B & G non credo a nulla e mi aspetto di tutto (tendenzialmente il peggio), in teoria hai ragione ma nella pratica abbiamo preso tante ma tante facciate contro i muri.