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Ecco le parole di Vincenzo Montella intervistato da La Repubblica in edicola oggi:"La cessione del club? Ci penserò e se quando accadrà. Ora non spreco energie. Berlusconi? Ha il diritto di esternare quello che pensa. Ma io mi sono sempre sentito libero. Si è esagerato.Il futuro? Devo lavorare per ottenere risultati. Ma sono felice di stare qui e vorrei restare a lungo. 130 milioni? Con i soldi è più facile sbagliare. Ma non bisogna sbagliare, a prescindere dal budget. Donnarumma? E' stata un'intuizione di Mihajlovic. Bacca? Non mi hai mancato di rispetto. Se resta? Io e la società abbiamo massima fiducia in lui. La Champions? La squadra è già competitiva. Ha una base ed un'anima giovane e può crescere. Gli italiani? A me piace allenare i giocatori forti. Ed anche gli stranieri ci danno una mano. La storia dice che un blocco italiano può dare di più. Donnarumma? Il futuro dipende da lui. La dieta? Precisiamo. Non è vegana. Mangiamo la paillard di vitello. Io credo nel riposo e nell'alimentazione. "Un calciatore si può allenare due ore e poi pensare al telefonino. Io no: mi documento, per dare ai ragazzi tutti gli strumenti possibili.Ma i cambiamenti spaventano. Bisogna eliminare le credenze sull'aumento della massa muscolare. E non servono nemmeno i 5mila metri. Il lavoro con il pallone è allenante. Il serbatoio? Se devi rifare il pieno vuol dire che hai perso la benzina. Da chi ho imparato di più? Da Spalletti il campo. Da Ancelotti il modo di allenare. Non credo nei moduli vincenti ma in una base per i concetti, da adeguare ai giocatori. I tifosi del Milan? Avverto la loro vicinanza. Mi fermano per strada. I tifosi sentono che questa squadra dà tutto. E poi hanno visto la Supercoppa".