Montella: intervista al Corriere della Sera, 12 ottobre 2016.

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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 12 ottobre 2016, pubblica un'intervista esclusiva a Vincenzo Montella. Ecco di seguito i passaggi più importanti:"Se sento responsabilità in più? La responsabilità c’è a prescindere se alleni il Milan, però fa piacere ci sia tanta fiducia. E dire che io non sono uno che coltiva molto le relazioni, non sono un ruffiano. Come mi trovo a Milano? Intanto mi trovo bene sul posto di lavoro. Ho capito che è una città che offre molto, soprattutto alla sera, da allenatore dico ahimé! Vivo a San Siro, mi piace Brera. L'esperienza alla Samp la più difficile? È stata l’esperienza più difficile ma anche la più formativa. Qualcosa di buono c’è stato, per esempio abbiamo valorizzato i calciatori in rosa. Chi me l’ha fatto fare? Un allenatore ha sempre voglia di nuove sfide. Poi c’era il cuore, con la Samp c’è un legame particolare. La parte più divertente del mio mestiere? Il ritiro pre-campionato, perché puoi allenare senza l’assillo del risultato. Montolivo? Credo sia quasi insostituibile, garantisce le due fasi, ha un peso in squadra e nello spogliato- io. Sarà una perdita anche maggiore di quanto si possa pensare. Locatelli? Nelle ultime partite è entrato sempre in mo- menti decisivi, quindi ha la mia massima fiducia. Nel contempo bisogna ricordare che ha 5-6 spezzoni di partite in serie A. Mi sarebbe piaciuto farlo crescere più lentamente. Montolivo contestato? Essendo il capitano, uno dei giocatori più rappresentativi, presente in questi ultimi anni di risultati inferiori alle aspettative è stato il più preso di mira. Giocare per il Milan comporta anche farsi scivolare tutto addosso. Se potevo essere il CT ideale? Intanto quello dei giovani italiani è un progetto di Berlusconi, lui ne avrebbe voluti 11 titolari. Io credo che il c.t. debba avere i capelli bianchi. È vero che da quando sono a Milano qualche capello bianco mi è venuto. L'Inter nostro competitor? Uno dei competitor, avevo citato anche il Sassuolo, ma solo alla fine del girone di andata si capirà meglio. Poi a gennaio c’è il mercato di mezzo. A che punto siamo? Abbiamo raggiunto risultati medio-alti rispetto alle nostre aspettative, con possibilità di crescita. Bisogna essere positivi per migliorare. Ci vuole ottimismo. Il mio autocontrollo durante il mercato estivo? Sono abituato a controllarmi! Ogni tanto mi scappa qualche battuta, perché l’indole è quella. Le frasi di Raiola su Donnarumma? Raiola fa il suo mestiere, poi ci penserà la società. Chi vorrei per gennaio? Ci servirebbe un giocatore con le caratteristiche di Montolivo, che sappia giocare anche in un centrocampo a due. Fabregas? Non ha proprio quelle caratteristiche. Quando sento Berlusconi la prima cosa che mi chiede è: chi sono i due attaccanti? E io gli rispondo: quindi non possiamo giocare a tre?.
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Casnop

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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 12 ottobre 2016, pubblica un'intervista esclusiva a Vincenzo Montella. Ecco di seguito i passaggi più importanti:"Se sento responsabilità in più? La responsabilità c’è a prescindere se alleni il Milan, però fa piacere ci sia tanta fiducia. E dire che io non sono uno che coltiva molto le relazioni, non sono un ruffiano. Come mi trovo a Milano? Intanto mi trovo bene sul posto di lavoro. Ho capito che è una città che offre molto, soprattutto alla sera, da allenatore dico ahimé! Vivo a San Siro, mi piace Brera. L'esperienza alla Samp la più difficile? È stata l’esperienza più difficile ma anche la più formativa. Qualcosa di buono c’è stato, per esempio abbiamo valorizzato i calciatori in rosa. Chi me l’ha fatto fare? Un allenatore ha sempre voglia di nuove sfide. Poi c’era il cuore, con la Samp c’è un legame particolare. La parte più divertente del mio mestiere? Il ritiro pre-campionato, perché puoi allenare senza l’assillo del risultato. Montolivo? Credo sia quasi insostituibile, garantisce le due fasi, ha un peso in squadra e nello spogliato- io. Sarà una perdita anche maggiore di quanto si possa pensare. Locatelli? Nelle ultime partite è entrato sempre in mo- menti decisivi, quindi ha la mia massima fiducia. Nel contempo bisogna ricordare che ha 5-6 spezzoni di partite in serie A. Mi sarebbe piaciuto farlo crescere più lentamente. Montolivo contestato? Essendo il capitano, uno dei giocatori più rappresentativi, presente in questi ultimi anni di risultati inferiori alle aspettative è stato il più preso di mira. Giocare per il Milan comporta anche farsi scivolare tutto addosso. Se potevo essere il CT ideale? Intanto quello dei giovani italiani è un progetto di Berlusconi, lui ne avrebbe voluti 11 titolari. Io credo che il c.t. debba avere i capelli bianchi. È vero che da quando sono a Milano qualche capello bianco mi è venuto. L'Inter nostro competitor? Uno dei competitor, avevo citato anche il Sassuolo, ma solo alla fine del girone di andata si capirà meglio. Poi a gennaio c’è il mercato di mezzo. A che punto siamo? Abbiamo raggiunto risultati medio-alti rispetto alle nostre aspettative, con possibilità di crescita. Bisogna essere positivi per migliorare. Ci vuole ottimismo. Il mio autocontrollo durante il mercato estivo? Sono abituato a controllarmi! Ogni tanto mi scappa qualche battuta, perché l’indole è quella. Le frasi di Raiola su Donnarumma? Raiola fa il suo mestiere, poi ci penserà la società. Chi vorrei per gennaio? Ci servirebbe un giocatore con le caratteristiche di Montolivo, che sappia giocare anche in un centrocampo a due. Fabregas? Non ha proprio quelle caratteristiche. Quando sento Berlusconi la prima cosa che mi chiede è: chi sono i due attaccanti? E io gli rispondo: quindi non possiamo giocare a tre?.
Intervista detta con un tono noncurante e falsamente preoccupato: Vincenzino sa di avere una squadra migliore di quanto si pensasse, sta avendo buone risposte dai giovani, e soprattutto ha grandi aspettative dal mercato di gennaio per far salire di livello la squadra. Ma la sua sicurezza è un'altra, ed è la nostra: il Milan sta per diventare una potenza economica, i segnali ci sono tutti, e le prospettive professionali per lui sono del tutto favorevoli. Deve resistere un altro pò, ma ormai la fine del tunnel è vicina. :)
 
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Se non altro tatticamente ha idea del tipo di giocatore che vorrebbe, è già un passo avanti. Speriamo che i cinesi sappiano dargli i giocatori giusti.
 

wfiesso

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Non mi piaceva prima e non mi fa impazzire ora, ma devo dire di essere piacevolmente sorpreso dalla classifica e dalla sua idea di calcio (quello che riesce a fare con sti giocatori)... bella la risposta su raiola, della serie "lui non decide nulla, comamderanno i cinesi"
 

Jino

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Se non altro tatticamente ha idea del tipo di giocatore che vorrebbe, è già un passo avanti. Speriamo che i cinesi sappiano dargli i giocatori giusti.

Anche i precedenti allenatori avevano le idee piuttosto chiare, ma la precedente dirigenza non è quasi mai stata in grado di accontentarli, quasi sempre sono stati fatti acquisti totalmente a caso con il tecnico di turno che s'è dovuto adattare.

Come dici tu confidiamo la nuova proprietà si sappia muovere ed accontentare il tecnico.
 
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è palese che Montella stia cercando di far giocare a calcio questa squadra, purtroppo gli interpreti sono quelli che sono, ma quantomeno ci prova e già questa per me è una cosa positiva..per adesso gli imputo solo qualche cambio e qualche formazione iniziale, ma il giudizio è più che sufficiente..
 
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Anche i precedenti allenatori avevano le idee piuttosto chiare, ma la precedente dirigenza non è quasi mai stata in grado di accontentarli, quasi sempre sono stati fatti acquisti totalmente a caso con il tecnico di turno che s'è dovuto adattare.

Come dici tu confidiamo la nuova proprietà si sappia muovere ed accontentare il tecnico.

Non era un confronto con i precedenti allenatori, dicevo che è un passo avanti per Montella, che tatticamente non mi è mai piaciuto. Per il resto sì, ci siamo capiti.
 
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