È solo un problema di compatibilità con i parametri del Fair Play Finanziario, non altro. Un mercato, come quello, cinese, capace di concepire una offerta da cinquanta milioni di euro netti di ingaggio a Diego Costa o Pierre Emerick Aubameyang per giocare nel giardinetto domestico, è ben pronto ad organizzare il contesto economico per sostenere, e valorizzare, un investimento su Cristiano Ronaldo. Si potranno avere dubbi sulla attuale proprietà cinese del Milan, non sulla relazione al mercato di riferimento, di dimensioni inconcepibili per le misure europee. Si vedrà, forse una boutade, quella di Mirabelli, ma quando si tratta di denaro i cinesi sono molto seri. Quanto al giocatore, gli si chiederebbe di dare il meglio per un paio di stagioni, giusto il tempo di arrivare ad una certa partita, che il Milan, e Cristiano Ronaldo, sono generalmente abituati a vincere.