Caro Ronie, non abbiamo mai disprezzato la tecnica giornalistica della Gabanelli, da sempre improntata ad un solido ancoraggio ai fatti. Su queste premesse, non comprendiamo stavolta l'obiettivo delle sue indagini, o piuttosto la rilevanza rispetto ad esso di circostanze e fatti del tutto estemporanei e poco concludenti, come il fallimento di una società che non ha collegamenti o interessenze con il Milan o le sue controllanti, o il rapporto tra un suo consigliere e l'ex proprietario. Eppure, a supporto di queste illazioni potrebbe servire lo scioglimento del nodo gordiano della acquisizione di dati sensibili sulla Rossoneri Advanced Limited, la capogruppo della catena societaria di controllo del nostro Milan, con sede a Tortola. Perchè i cronisti non indagano, ad esempio, sullo studio legale che ha curato la apertura di quella società, su quali advisors abbiano gestito operazioni o svolto servizi per essa, o sulla natura di soggetti manifesti che hanno stabile organizzazione lì, e di cui possano trarsi collegamenti o interessenze con soggetti, persone fisiche o giuridiche, in qualche modo riconducibili alla operazione Milan? Può sempre darsi un buco nell'acqua, ma può darsi che si trovi una gola profonda in grado di offrire informazioni interessanti. Tentar non nuocerebbe, e Gabanelli sul tentar ha ottenuto talvolta risultati giornalisticamente di tutto rispetto. Con le suggestioni si fa poca strada, putroppo.
