Ho assistito a una scena a Venezia davanti a un kebbabaro, dove il proprietario del locale (iraniano) prendeva per le orecchie, non in senso figurativo, uno straniero che stava urlando palesemente ubriaco ad alcuni turisti fuori dal locale, cacciandolo e forse anche menandolo, urlandogli contro "per colpa tua e dei tuoi amici mi faranno chiudere!".
Questa invasione non controllata crea un disagio impossibile per tutti, soprattutto per chi vive qui da sempre o per chi è qui per cambiare davvero la propria vita. Alleno due ragazze nate non Italia, una in Costa d'Avorio e una viene dall'Est. Genitori tutti lavoratori, che non possono essere messi in mezzo al marasma generale, ma se non si interviene purtroppo diventerà inevitabile.
Bisogna agire e far qualcosa, c'è poco da fare