Milan venduto a Sino-Europe Investment Management Changxing.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Gekyn

Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
4,071
Reaction score
414
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.

:fap: :fap: :fap:
 

danjr

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
11,445
Reaction score
3,173
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.

Ci andrei cauto, perché ho sentito dire che in caso di crisi globale in Cina dovranno vendere Bacca e De Sciglio per autofinanziare il partito 😜
 
M

martinmilan

Guest
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.

Mamma mia...E'talmente grossa la cosa che mi spaventa ed elettricizza allo stesso modo...non son più abituato a queste cose nel Milan..
 

Coripra

Bannato
Registrato
27 Aprile 2016
Messaggi
2,603
Reaction score
18
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.

A conferma (ennesima?) che le prime "voci", che giravano già ad aprile erano vere... se sarà così è roba da cardiopalma (un termine desueto... come "desueto" del resto :rolleyes: )
 

malos

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2014
Messaggi
7,353
Reaction score
1,690
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.

Vabbè non so che dire, se è vero è da infarto.
 
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
30,229
Reaction score
1,535
Il comunicato di Fininvest

CpGAVxOWgAUWJ6c.jpg






E' praticamente fatta. Il Milan, da oggi, passerà nelle mani di del gruppo statale cinese Sino-Europe Investment Management Changxing. E' stato firmato il preliminare di cessione del 99% del club. Ed è un grande colpo di scena, perchè Galatioto e Gancikoff sono stati fatti fuori da Fininvest. All'interno della societò veicolo ci sono Yonghong Li ed Haxia.

I nuovi proprietari, come da accordi sottoscritti, si impegneranno a versare 350 milioni per i prossimi tre anni. 100 al momento del closing.

Si continua da questa mega discussione -) http://www.milanworld.net/il-milan-...-certosa-vt39152-25.html?posted=1#post1030838

Fininvest ha completamente rotto i rapporti con Galatioto e Gancikoff dopo che negli ultimi tempi la GSR di Wu era entrata in competizione con la cordata originaria composta dagli attuali firmatari del preliminare che avevano diffidato Galatioto dal proseguire a rappresentare delle persone che non facevano parte dell'originario fondo. Da qui la rottura e la firma del preliminare senza gli advisor originari che quindi concludono questa vicenda nella maniera peggiore.


Dario Donato (Studiosport): Entro 90 giorni a partire da oggi i cinesi verseranno 400 milioni di euro a Fininvest.


Fabio Ravezzani: "Fassone dovrebbe essere il manager che affiancherebbe Galliani."

Festa (Sole 24 Ore): in Sardegna sono stati firmati i contratti fra la cordata cinese e Fininvest.
- Questa cordata è più o meno la stessa che c'era negli scorsi mesi di trattative. Si sono aggiunti però alcuni soggetti importanti che prima non c'erano: Li c'era già, mentre Haixia si è aggiunta.
- Per quanto riguarda i "lead investors", questi sono stati comunicati. L'investitore principale è proprio Mr. Li. Altro lead investor è appunto Haixia (entrata nel consorzio solo nelle ultime settimane).
- Nel consorzio potrebbero entrare altri soggetti nelle prossime settimane: ad esempio la GRS e l'imprenditore Steven Zhen, di cui si è parlato molto. Non sono ad oggi presenti, ma potrebbero entrare nella società veicolo.
- Galatioto e Gancikoff hanno avuto il merito di intavolare la trattativa e di far iniziare in modo concreto le discussioni, hanno mantenuto ruoli da advisor, ma a loro sono subentrati "Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners" e "Rothschild". Ancora non si sa il motivo di questa staffetta.
- Il contratto firmato è un preliminare, ma vista la lunghezza delle trattative ha quasi validità di contratto definitivo. Si può parlare di closing, in quanto lo stesso fra qualche mese è ormai una formalità. Quindi i soldi per il calciomercato dovrebbero essere disponibili subito.

Bellinnazzo: " La situazione è ormai chiara, non si tratta più di capire quali nomi saranno dietro il fondo, perché a comprare il Milan è stato IL GOVERNO CINESE, a conferma di ciò la presenza di un fondo di investimento come Haixia che è totalmente controllata dallo stato cinese. A questo punto non si tratta più di speculazione di un fondo, non c'è intenzione di guadagnarci, ma è una mossa d'immagine del governo. A tal proposito la tipologia di acquisizione è anomala dal solito standard cinese, dove in genere società private acquistano in parte o totalmente diverse società, previa assenso del governo. In questo caso ci saranno tante società che avranno parte delle quote del Milan sotto il controllo dello stato. Nell'ottica FFP il Milan è oltre i parametri, quindi ci dovrà essere un piano straordinario a lungo termine che dimostri il miglioramento delle finanze rossonere. Avrà quindi, a differenza dell'inter, un margine di manovra più ampio, non avendo discusso ancora con i rappresentanti della Uefa. La vera forza economica si vedrà in inverno, ma già da ora mi aspetto qualche colpo, nell'interesse dei cinesi stessi a voler risollevare dal punto di vista tecnico la squadra."

Bellinazzo a Sky: è successo di tutto in questa trattativa. L'anno scorso, di questi tempi, Mr Bee andava a villa Certosa per firmare un'esclusiva. La cordata di Galatioto ora non esiste più. Stiamo lavorando per conoscere le aziende che facciano parte della nuova cordata. Ma è irrilevante, perchè si parla di un fondo che fa riferimento al governo di Pechino. Nel Milan ha investito una realtà che fa capo al governo di Pechino, che ha deciso di rompere gli indugi ed ha deciso di scendere in campo personalmente. I 100 milioni di caparra non serviranno per il mercato estivo, che è abbastanza bloccato. Il mercato molto probabilmente dovrà essere fatto da Fininvest perchè fino al closing la stessa Fininvest sarà proprietaria del Milan. Poi entreranno i cinesi che andranno a Nyon per parlare del fair play finanziario. I grandi colpi, probabilmente, arriveranno a gennaio e nell'estate prossima. Ma i tifosi del Milan devono stare tranquilli perchè dietro questa operazione c'è lo Stato cinese, che vuole fare del Milan l'emblema del calcio in Cina.



CpGnldhXYAAANbY.jpg:large


Si ritorna a fare il Milan. Direi la normalità.
 

Casnop

Senior Member
Registrato
27 Aprile 2015
Messaggi
10,451
Reaction score
172
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.
I nomi degli investitori privati non escono probabilmente perché sono quotati in Borsa e per il rispetto dovuto alla parte statale del consorzio, che, nella logica descritta da Repubblica, deve apparire come la protagonista assoluta della operazione. Doveri istituzionali che in Cina, Paese non libero, sono tutto. Comunque scenario davvero stupefacente, il Milan viene descritto come il primo club al mondo a controllo statale, roba che a malapena nel campionato nazionale nordcoreano si trova. Una cosa è sicura: Xi starebbe attraendo su di sé i riflettori del mondo, non può permettersi di fallire, che per un cinese è non vincere. Glielo auguriamo senza alcun interesse specifico. :fuma:
 

beleno

Junior Member
Registrato
12 Luglio 2013
Messaggi
698
Reaction score
6
Incredibile Milan: secondo Repubblica (che inserisce la notizia a pagina 6, tra la cronaca economica e non sportiva...) afferma che la penale esiste ed è consistente: i 100M della caparra, infatti, qualora dovesse saltare tutto si trasformeranno in penale che rimarrà nelle casse Fininvest. Ma il vero scoop è nei retroscena: l'operazione è stata effettuata su input di Xi Jinping, presidente del partito comunista cinese. Parliamo di un affare istituzionale senza precedenti.
Il comunicato ufficiale Fininvest cita l’Haixia Capital di Bo Lu, società di investimenti con sede a Fuzhou specializzata in autostrade e ferrovie ad alta velocità. I nomi chiave sono però quelli del fondo sovrano di Stato per lo sviluppo e per gli investimenti e la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, delegata a rappresentare almeno altri tre gruppi industriali e finanziari privati.
Dietro il sorprendente mistero, mantenuto anche nel giorno della firma, gli ambienti economici cinesi suggeriscono la presenza di colossi come l’immobiliare Evergrande di Guizhou, proprietaria del plurivincente club guidato in passato da Marcello Lippi, il motore di ricerca Baidu di Robin Li e il gigante dei distillati tradizionali Kweichow Moutai.
Pronto a partecipare all’operazione ci sarebbe anche Wang Jianlin, patron di Wanda, il miliardario più ricco della Cina, già azionista dell’Atletico Madrid. In sostanza dietro l'operazione si nasconderebbe lo Stato insieme alla crema della economia cinese, che su ordine del presidente Jinping è riuscita ad esportare il capitale necessario. Da Pechino sintetizzano che è stato proprio lui, il successore di Mao, a ordinare di conquistare il club dell'unico leader occidentale che da presidente del consiglio non gli ha mai fatto visita. E lo strumento scelto è il fondo di stato sovrano.

Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia. I cugini infatti sono stati acquistati da una società privata. Il Milan invece, nonostante l'impegno della crema imprenditoriale cinese, sarà il volto del partito comunista cinese, una sua creatura che sarà utilizzata per proiettare l'immagine della Cina in Europa. L'imperatore Xi infatti ha deciso di conquistare l'enterteinement principale europeo e consegnarlo agli sponsor cines, trasformandolo nel grande show che assicurerà alla Cina eventi quali i mondiali e a CL.
Il privato? Pochissimo e di facciata. Anche la finanziaria Haixia è partecipata dallo Stato, il fondo sovrano ne è il portafoglio estero, mentre Sino-Europe Investment, rappresentata dal fiduciario presidenziale Yonghong Li, è il contenitore operativo autorizzato ad esportare i miliardi di yuan dei grandi finanziatori dell’ala vincente del partito, che la propaganda definisce «riformista». Uno schema collaudato: sostegno dagli oligarchi al leader, in cambio di agibilità imprenditoriale interna e non belligeranza nella «guerra alla corruzione» scatenata dallo stesso Xi. Il Milan, con i suoi vecchi successi e i giovani debiti, diventa un pezzo dello Stato cinese in Italia e nella Ue per spostare sempre più a Oriente il baricentro del pallone. Da Berlusconi, via principi rossi, a Xi Jinping: i cinesi, non solo a Milano, da ieri ingaggiano campioni.

Esticavoli :D
Aspettiamo conferme e comunicati ufficiali, ma se fosse così sarebbe in pratica lo scenario più roseo tra quelli descritti negli ultimi mesi, con Baidu, Evergrande e Kweichow Moutai sotto la regia del governo cinese. In pratica mancherebbe solo Jack Ma, rispetto a quello che si "sognava".

Ah, la parte più interessante è la seguente: "Rispetto all'Inter, insomma, è un'altra galassia" :D
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto
head>