Milan: un mese al closing. Sede ad Hong Kong. No al presidente.

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 3 febbraio 2017, manca esattamente un mese (3 marzo 2017) al closing per la cessione del Milan a Sino. Ora è tutto fermo perchè in Cina si sta festeggiando il capodanno ma da lunedì arriverà l'accelerata decisiva. Entro il prossimo venerdì, Sino vuole fornire tutte le garanzie riguardanti il il versamento dei 420 milioni di euro. 320 per il closing, 100 per la gestione (in corso) del club. Se tutto sarà ok, Fininvest convocherà l'assemblea. Gli advisor fanno trapelare che dopo il pagamento conosceremo i nomi degli azionisti che hanno acquistato quote superiori al 10%. La base, con Rossoneri Hong Kong, sarà proprio ad Hong Kong. La società sarà il salvadanaio del club. A livello tecnico, il fondo farà sponda in Lussemburgo con Rossoneri Lussemburgo. L'asse principale, ad Hong Kong, sarà tra Yonghong Li, Huarong ed altri alleati. Ed il Milan sarà quotato proprio nella borsa di Hong Kong. La nuova governance rossonera sarà composta, a maggioranza, da italiani. Berlusconi resterà presidente onorario (novità: non ha preteso alcuna responsabilità). Non verrà nominato un vero presidente. Yonghong Li sarà il vice presidente esecutivo.

Il Corriere dello Sport in edicola, in prima pagina, azzarda addirittura:"Milan, il closing entro il 10 febbraio".

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Aron

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Le ultime righe sono bellissime. :asd:

Berlusconi è un genio, altro che prenderlo per i fondelli.
 

corvorossonero

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 3 febbraio 2017, manca esattamente un mese (3 marzo 2017) al closing per la cessione del Milan a Sino. Ora è tutto fermo perchè in Cina si sta festeggiando il capodanno ma da lunedì arriverà l'accelerata decisiva. Entro il prossimo venerdì, Sino vuole fornire tutte le garanzie riguardanti il il versamento dei 420 milioni di euro. 320 per il closing, 100 per la gestione (in corso) del club. Se tutto sarà ok, Fininvest convocherà l'assemblea. Gli advisor fanno trapelare che dopo il pagamento conosceremo i nomi degli azionisti che hanno acquistato quote superiori al 10%. La base, con Rossoneri Hong Kong, sarà proprio ad Hong Kong. La società sarà il salvadanaio del club. A livello tecnico, il fondo farà sponda in Lussemburgo con Rossoneri Lussemburgo. L'asse principale, ad Hong Kong, sarà tra Yonghong Li, Huarong ed altri alleati. Ed il Milan sarà quotato proprio nella borsa di Hong Kong. La nuova governance rossonera sarà composta, a maggioranza, da italiani. Berlusconi resterà presidente onorario (novità: non ha preteso alcuna responsabilità). Non verrà nominato un vero presidente. Yonghong Li sarà il vice presidente esecutivo.

Società cinese ma CDA italiano? bah....
Alla fine niente quotazione in Cina, come andavo dicendo, sarà Hong Kong, ma qui ci vuole un bel lavoro per farla rendere, non sarà affatto facile.
Curioso di sapere i nomi, se saranno tutte banche oppure no.
 

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Il Corriere dello Sport in edicola, in prima pagina, azzarda addirittura:"Milan, il closing entro il 10 febbraio".
 

DeviLInsideMe

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Senza un vero presidente ??
Con solo Berlusconi onorario?
Queste due cose non mi piacciono...
 

MarcoUnico

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In prima Pag si legge solo "entro il 10". Spero che il mese e l'anno siano quelli giusti... :D
 

Casnop

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 3 febbraio 2017, manca esattamente un mese (3 marzo 2017) al closing per la cessione del Milan a Sino. Ora è tutto fermo perchè in Cina si sta festeggiando il capodanno ma da lunedì arriverà l'accelerata decisiva. Entro il prossimo venerdì, Sino vuole fornire tutte le garanzie riguardanti il il versamento dei 420 milioni di euro. 320 per il closing, 100 per la gestione (in corso) del club. Se tutto sarà ok, Fininvest convocherà l'assemblea. Gli advisor fanno trapelare che dopo il pagamento conosceremo i nomi degli azionisti che hanno acquistato quote superiori al 10%. La base, con Rossoneri Hong Kong, sarà proprio ad Hong Kong. La società sarà il salvadanaio del club. A livello tecnico, il fondo farà sponda in Lussemburgo con Rossoneri Lussemburgo. L'asse principale, ad Hong Kong, sarà tra Yonghong Li, Huarong ed altri alleati. Ed il Milan sarà quotato proprio nella borsa di Hong Kong. La nuova governance rossonera sarà composta, a maggioranza, da italiani. Berlusconi resterà presidente onorario (novità: non ha preteso alcuna responsabilità). Non verrà nominato un vero presidente. Yonghong Li sarà il vice presidente esecutivo.

Il Corriere dello Sport in edicola, in prima pagina, azzarda addirittura:"Milan, il closing entro il 10 febbraio".
Operazione completamente smontata e rimontata, trasformandola in una transazione estero su estero. Avrebbe dovuto essere una direttrice Cina-Lussemburgo-Lussemburgo, con un appoggio tecnico di banche internazionali di stanza ad Hong Kong (molte banche cinesi non hanno infatti convenzioni di servizi finanziari con advisors internazionali, specie se americani, ed allora aprono conti in garanzia su Hong Kong, territorio cinese ma finanziariamente soggetto ad ordinamento autonomo e con valuta quotata sul dollaro USA) prima di lanciarli fuori patria. Ora, invece, i capitali sono nativi ad Hong Kong, fuori regime autorizzativo, raccolti un po' ovunque (la provincia ex colonia di Sua Maestà non ha mai avuto limitazioni di scambi finanziari con Paesi finiti in black lists in Europa, ha flussi persino dalla Corea del Nord), e canalizzati in fondi che hanno regime fiscale del Governatorato. Vedremo se nella riprogettazione del modello qualcosa sarà stato perduto, o acquistato, a livello di soggetti e dotazione finanziaria. Plurisoggettivita' e acquisto totalitario di quote, apparentemente senza innesti di liquidità tramite aumenti nominali di capitale, a parte, l'operazione ricorda quella di Suning per l'Inter, e va dato atto a Zhang di aver capito l'antifona prima dei nostri sulle recenti restrizioni di investimenti cinesi all'estero (restrizioni che aumenteranno, se, come sembra, si è alla vigilia di una guerra di dazi tra Pechino e Washington), evitando accuratamente di toccare capitali parcheggiati in patria. Certo, per Suning la dotazione era di molto inferiore, ed a questi livelli le quantità fanno la differenza e misurano i problemi di raccolta da risolvere, ma tant'è. Attendiamo che questo percorso si chiuda, e soprattutto che si palesi il piano industriale e di investimenti della nuova proprietà. Qui nasce un nuovo business, con apporto di capitali finanziari, di gestione di assets, ma finalizzato a creare uno strumento che produca ricavi e generi nel medio periodo profitti a costi sostenibili, l'unica strada possibile per renderlo vendibile all'investitore che non sia solo un appassionato e cieco tifoso. Capitale finanziario, certamente, ma in un disegno industriale che lasci per terra patrimonio, legato al valore immateriale sociale diffuso di un club di calcio globale ad altissima affezione del pubblico, come il nostro, ed a quello del marchio commerciale, che è sopravvissuto indenne negli anni della lunga notte della squadra. Alla prossima alba, dunque. :)
 
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