Valeri, lui sì che è uno che se la sente - Sin da sabato sera, quando si era avuta notizia del cambiamento di designazione del direttore di gara per Milan-Udinese, e si era appreso che l'indisposto Massa era stato sostituito da Paolo Valeri, si era intuito che un brivido stesse senz'altro correndo lungo la schiena di Pozzo e dei dirigenti dell'Udinese. Noi stessi avevamo riportato parole espresse mesi fa dal patron dei friulani, Giampaolo Pozzo, parole che parlavano di un arbitro 'tecnicamente inadeguato', uno che 'rovina le partite': Le premesse quindi erano quel che erano, c'era solo da sperare che tutto filasse liscio. E quasi pareva che così fosse, senonché, al 92', improvvisamente Paolo Valeri ha deciso di dimostrare che lui era 'uno che se la sentiva', e s'è inventato un rigore a favore del Milan, per un intervento del friulano Heurtaux su El Shaarawy lanciato in profondità da Balotelli; il giocatore dell'Udinese aveva preso nettamente il pallone, le proteste degli uomini di Guidolin sono state vibranti, ma Valeri è stato inflessibile e così Balotelli ha potuto realizzare il suo secondo goal di giornata.
Naturalmente in casa Udinese non l'hanno presa bene. Il più mite è stato Guidolin che, pur dicendo di non voler occuparsi di momenti arbitrali, ha chiarito: "Ero in linea dalla panchina ed ero in posizione perfetta per vedere il fallo: non c'era rigore, assolutamente". Ma il direttore sportivo Larini e il presidente Pozzo sono letteralmente imbufaliti. Così Larini, ai microfoni di Sky Sport: "Sicuramente siamo molto contrariati, abbiamo deciso di non far parlare i giocatori per evitare che possano prendere sanzioni. Ci sentiamo defraudati di un punto che avevamo meritatamente portato a casa, tutti hanno visto che non era rigore. C'erano già stati dei segnali premonitori quando c'è stato il cambio dell'arbitro, purtroppo quando c'è Valeri non è mai fortunato con noi. E' successo anche contro la Juventus, l'espulsione di Brkic in quel caso non c'era affatto; due anni fa il 4-4 al 93' a San Siro a causa di un fallo di Ibrahimovic su Benatia; ma anche l'espulsione di Inler in Udinese-Parma. In quel caso contro il Parma Pozzo contestò la designazione di Valeri, che è di Roma, perché in quel momento ci stavamo giocando la Champions contro una squadra romana". Concludendo: "Sappiamo che il cambio è stato dovuto a cause di forza maggiore, visto che è stato indisposto l'arbitro Massa. Ma tutti noi quando abbiamo visto la designazione di Valeri non eravamo affatto contenti. Tutti coloro che erano allo stadio son rimasti increduli quando l'arbitro ha fischiato il calcio di rigore". E su Mediaset Premium ha ricalcato il concetto, preannunciando un comunicato di Pozzo: "Ci sarà un comunicato del presidente che comunque già in precedenza si era espresso purtroppo negativamente su questo arbitro. Già con la Juventus ci è stato un episodio eclatante, con l'espulsione di Brkic, così come due anni fa c'è stato un altro episodio sempre qui a Milano, quando abbiam fatto 4-4 e abbiamo preso un goal 93'. Col Parma c'era stato un altro episodio in cui era andato petto contro petto contro Inler e c'era stata una squalifica molto pesante per Inler che è un giocatore molto corretto. E' un arbitro che non è fortunato con noi e noi non siamo fortunati con lui. Purtroppo ci son state le avvisaglie quando c'è stato il cambio di designazione e l'arbitro designato Massa per indisposizione è stato cambiato con Valeri. La sua designazione non ha fatto contento nessuno in casa dell'Udinese. Quindi ci sentiamo sicuramente defraudati perché il rigore tutto lo stadio ha visto che non c'era rigore, sono rimasti increduli quando l'arbitro ha fischiato il calcio di rigore; infatti stasera abbiam preferito non far parlare la squadra, perché c'era molto nervosismo e uscire sconfitti in maniera così beffarda avrebbe potiuto portare conseguenze disciplinari. Chiediamo solamente più serenità e che anche quando si viene ad arbitrare in uno stadio importante come San Siro ci vuole la personalità di fischiare in maniera serena fino al 95', senza farsi condizionare mai, invece il condizionamento c'è stato".
E il comunicato di Pozzo è arrivato: "Siamo sfortunati, inizialmente avevano designato un altro arbitro per questo incontro. Questo fischietto fa parte di quei due-tre arbitri che sono tecnicamente inadeguati a fare i direttori di gara. Già in passato mi ero espresso sul suo operato: Valeri non ha equilibrio per arbitrare in Serie A. Con lui è sempre una lotteria e in questa lotteria noi siamo sempre perdenti. Ricordo, a memoria, gli episodi negli anni precedenti con Parma, lo stesso Milan e all'andata nella gara con la Juventus. E' stata una sciagura, non ha equilibrio nelle decisioni fondamentali. Anche oggi ha fatto un regalo alla squadra avversaria decisivo per le sorti dell'incontro. Se la classe arbitrale escludesse fischietti come questo sicuramente migliorerebbe la situazione di tutta la categoria perché i nostri arbitri, tranne in alcuni casi, sono i migliori al mondo".
In casa Milan si va da un Galliani che liquida la faccenda con "Io non ho visto il fallo che ha subito El Shaarawy né il rigore, sono andato negli spogliatoi e non ho visto la televisione", ad un Berlusconi che, col solito stile che va di moda nelle milanesi, ha chiosato: "Che ****!".
Serafico Allegri a Sky Sport: "Nell'occasione del rigore siamo stati fortunati. El Shaarawy tocca la palla, poi la tocca anche il difensore dell'Udinese e Stephan viene travolto. Ci può stare come non ci può stare: fa più clamore perché è a 30 secondi dalla fine. Dispiace perché l'Udinese ha fatto una buona gara, ma noi pure nel singolo episodio siamo stati fortunati e ce lo prendiamo". Peccato che quando le cose non girano come piace a lui, passi mesi (vedi 'goal di Muntari) a rinfacciare la 'fortuna', visto che così ora si chiama, agli altri.
E' comunque questo l'ennesimo episodio in cui gli arbitri influiscono pesantemente sull'andamento del campionato. E c'è poco da sperare se ci si trova davanti ad un presidente dell'Aia che per decidere se un fallo di mano a braccia larghe vada sanzionato con un rigore afferma che andrà a chiedere la risposta alla Fifa e all'Uefa. Ed è una risposta che ancora ci deve.
Ed è anche un fatto che, senza fantasticare di complotti e cupole, c'è comunque un vento che spira... e magari va ancora di moda lo 'spinga spinga'.