Milan, spuntano altri dubbi su Mr.Bee. Forbes indaga a riguardo.

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La possibile acquisizione di quote del Milan da parte di Bee Taechaubol ha sollevato l'inerteresse di Mike Ozanian di Forbes, che ha voluto approfondire la vicenda. Il giornalista in particolare ha sollevato dubbi sulle capacità economiche del tycoon thailandese: Mr. Bee non ha la liquidità necessaria e starebbe cercando altri investitori che possano supportarlo in questa operazione. Viene citato come esempio un virgolettato di Taechaubol a The Wordfolio del 2013. Interrogato sui propri investimenti a fronte di un fatturato aziendale di 100 milioni di euro, l'imprenditore disse: "Non è come se avessi 310 milioni di dollari cash, ma so dove prenderli".
 
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Questo fa capire che non investirà mai niente sul mercato e che saremmo in un nuovo circolo vizioso. Un Manenti asiatico, quindi. Immagino già le interviste: ''I soldi non ci sono al momento, ma tranquilli, arriveranno, so come trovarli per comprare grandi calciatori sul mercato!''

Mira solo alla speculazione e a rivendere la minoranza a cifre più alte in caso d'acquisto. Gli basta semplicemente la costruzione dello Stadio, non deve valorizzare l'organico tecnico del Milan. Con uno stadio nuovo, la valutazione della sua quota salirebbe e lui la rivenderebbe guadagnandoci. Ecco tutto.
 
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Mike Ozianan (Forbes): Sono convinto che Bee stia cavalcando l’onda mediatica di questo presunto accordo con Berlusconi per farsi chiamare da altri investitori e racimolare altro denaro. Il problema, però, è che coloro che sono veramente interessati a comprare il Milan non vogliono spendere la cifra voluta da Berlusconi o, comunque, non abbiano bisogno di appoggiarsi al thailandese''.
 
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Mike Ozianan (Forbes): Sono convinto che Bee stia cavalcando l’onda mediatica di questo presunto accordo con Berlusconi per farsi chiamare da altri investitori e racimolare altro denaro. Il problema, però, è che coloro che sono veramente interessati a comprare il Milan non vogliono spendere la cifra voluta da Berlusconi o, comunque, non abbiano bisogno di appoggiarsi al thailandese''.

Questa è la verità.

O foto false...
 

Il Re dell'Est

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La possibile acquisizione di quote del Milan da parte di Bee Taechaubol ha sollevato l'inerteresse di Mike Ozanian di Forbes, che ha voluto approfondire la vicenda. Il giornalista in particolare ha sollevato dubbi sulle capacità economiche del tycoon thailandese: Mr. Bee non ha la liquidità necessaria e starebbe cercando altri investitori che possano supportarlo in questa operazione. Viene citato come esempio un virgolettato di Taechaubol a The Wordfolio del 2013. Interrogato sui propri investimenti a fronte di un fatturato aziendale di 100 milioni di euro, l'imprenditore disse: "Non è come se avessi 310 milioni di dollari cash, ma so dove prenderli".

Questo fa capire che non investirà mai niente sul mercato e che saremmo in un nuovo circolo vizioso. Un Manenti asiatico, quindi. Immagino già le interviste: ''I soldi non ci sono al momento, ma tranquilli, arriveranno, so come trovarli per comprare grandi calciatori sul mercato!''

Mira solo alla speculazione e a rivendere la minoranza a cifre più alte in caso d'acquisto. Gli basta semplicemente la costruzione dello Stadio, non deve valorizzare l'organico tecnico del Milan. Con uno stadio nuovo, la valutazione della sua quota salirebbe e lui la rivenderebbe guadagnandoci. Ecco tutto.

La tua previsione non è affatto campata per aria, ma ci sono alcune riflessioni da fare. Innanzitutto avere uno stadio di proprietà è un grande passo avanti a prescindere. In secondo luogo Berlusconi potrebbe costringere chi prende la minoranza ad acquistare anche la maggioranza e quindi a sganciare tutto il miliardo. In quest'ottica per Bee sarebbe complicato prendersi la minoranza e cederla subito. Nella eventualità, invece, in cui Silvio gli conceda solo la minoranza (cosa plausibile secondo molti) senza alcuna option call, allora Bee avrebbe tra le mani una minoranza che con lo stadio avrebbe molto più valore. Quindi può specularci sopra. A vantaggio di chi? Ma del Milan! Se infatti serve un pesce piccolo per attirarne uno grosso, dov'è il problema?

In conclusione, se Bee prende la minoranza può:

- rivenderla ad un colosso (ottimo per noi)
- tenersela e dividere le spese (buon per noi)
- svenderla al primo fesso che passa (improbabile)

Nessuna di queste 3 opzioni danneggia in alcun modo il Milan, in quanto anche nel caso in cui svenda la sua minoranza, Fininvest avrebbe comunque il controllo e paradossalmente potrebbe anche riacquistarla (nei patti parasociali può essere previsto pure questo... ci sono mille tutele a garanzia di ambo le parti).

Se invece Bee prende la maggioranza non può che tenersela a prescindere per tanto tempo. Nessuno infatti spende 1 miliardo per specularci nel breve periodo... di talché sarà costretto ad investire in giocatori e renderci una potenza mondiale. Soltanto in seguito può pensare di venderci.

Quindi, animo gente! Comunque vada caschiamo in piedi. E il Milan ne uscirà rinforzato. Poi capisco che tutti, me compreso, aspettano Babbo Natale che spunta dal camino e svuota il sacco con i regali, ma la pazienza è una virtù che viene sempre ricompensata. E stavolta non sarà diverso.
 

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