Milan: Robin Li, Evergrande sono dentro. 100M all'anno per 5 anni.

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Reblanck

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Facciamo un attimo di chiarezza , Berlusconi sulla menzogna ci ha costruito una carriera ed è veramente il capo a raccontarle .
Da qui a dire che TUTTO sulla cessione sia falsità ce ne passa .

La trattativa c'è e cinesi sono seri , tutto il resto no.

Se ci fosse una penale in cui Berlusconi non dovesse cedere il Milan in cui deve pagare tot soldi o altre cose avrei un atteggiamento diverso ma siccome non c'è questa penale,Berlusconi dopo le elezioni può venire qua e dire che i cinesi non sono seri o che non hanno trovato l'accordo.
La discussione dovrebbe essere sul fatto che Berlusconi possa fingere o meno e non sui soldi del monopoli il mercato o altre cose.
 

Casnop

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Si continua da qui: http://www.milanworld.net/berluscon...ese-lo-ha-convinto-vt37171-35.html#post969088

Festa (Sole24Ore di Oggi): Il possibile riassetto azionario del Milan è a un punto di svolta: dipenderà dall’ultima parola di Silvio Berlusconi ma ormai tutte le carte sono scoperte e il piano ben in vista sul tavolo del fondatore di Mediaset.
Il progetto di acquisto e rilancio (sportivo) del club rossonero è stato presentato negli ultimi giorni. Nel progetto c’è la creazione di un grande fondo d’investimento, che presto avrà un nome, sottoscritto da 7-8 grandi investitori cinesi, tra cui società come Evergrande, il magnate Robin Li, cofondatore del motore di ricerca più popolare in Cina Baidu, e altri gruppi di Pechino: fondo gestito da un team professionale con competenze nella gestione delle società di calcio internazionali.
Il piano, arrivato sul tavolo di Silvio Berlusconi, è stato discusso a Villa San Martino con la presenza dei manager di Fininvest. Il piano prevede che la Fininvest resti nell’azionariato in minoranza per un certo numero di anni. A Silvio Berlusconi è stato offerto il ruolo di presidente onorario, su richiesta degli stessi investitori cinesi.
Proprio in questi giorni, se Berlusconi darà il suo via libera all’operazione, il fondo d’investimento nascerà come entità giuridica e sarà registrato in Cina. Presto verrà anche scelto il nome del nuovo veicolo
. I legali sarebbero già al lavoro su questo fronte. Gli impegni per il fondo da parte dei sottoscrittori arriverebbero, secondo le indiscrezioni, a circa un miliardo di euro.
Nel dossier, consegnato qualche giorno fa agli advisor legali di Fininvest (lo studio Chiomenti) e a quelli finanziari (Lazard), dopo essere stato studiato nei minimi dettaglia dai consulenti della Galatioto Sports Partners, è previsto anche il piano d’investimento per il rafforzamento della squadra. E, se i numeri saranno confermati, dal fondo non confluiranno soltanto capitali per acquistare il controllo del club (circa 600 milioni per il 70% esclusi i debiti che verranno rifinanziati dalle banche) ma anche somme consistenti per riportare il Milan a livelli di vertice.
Secondo le indiscrezioni sarebbe previsto un piano di investimenti della durata di cinque anni: nel primo anno sarebbe previsto un investimento dell’entità di circa un centinaio di milioni. Anche per gli altri anni sarebbe stato definito un ammontare di spesa di entità importante. Il rilancio della squadra assume infatti un ruolo cruciale nel piano complessivo di rafforzamento patrimoniale.


L’obiettivo dei compratori è riportare il Milan ad essere un club di primo piano a livello internazionale.

Capitolo a parte sarà quello del management. Il fondo d’investimento in via di definizione avrà un suo team di gestione, che sarà differente da quello del Milan. Sicuramente nell’organigramma (del fondo e del club) entreranno come manager alcuni esponenti della Galatioto Sport, a cominciare da Nicholas Gangikoff, rappresentante in Europa delle attività della società di consulenza americana. Facile ipotizzare che tra le condizioni dei nuovi azionisti di maggioranza ci sarà quella di cambiare l’attuale assetto gestionale del club, oggi guidato da Barbara Berlusconi (con deleghe commerciali) e Adriano Galliani (focalizzato sulla squadra). Ma questo aspetto non sarebbe ancora stato affrontato.
C’è infine un ultimo punto di tipo finanziario. Il fondo dovrebbe avere una dote di almeno un miliardo di euro. Almeno 600 milioni dovrebbero finire nelle casse di Fininvest, mentre la parte restante dovrebbe servire per la campagna acquisiti dei giocatori nel quinquennio. Tra le ipotesi contemplate c’è anche la quotazione in una Borsa asiatica del Milan, ma non viene posta come condizione proprio per evitare scenari di tipo speculativo.
Questo dunque il piano. Silvio Berlusconi, che attende le carte definitive, darà una risposta in tempi brevi, probabilmente già nel giro di una decina di giorni si saprà se il Milan finirà in mani cinesi.
Sarà dunque un fondo speculativo ad acquistare il Milan per conto del consorzio cinese, dice Carlo Festa. La scelta è legata ad un principio di stabilità del nucleo di investitori e del piano di investimenti. Questi hedge funds prevedono limiti temporali molto rigorosi all'uscita dal fondo, valorizzazioni solo all'uscita da esso, una gestione pluriennale delle risorse su obiettivi ben precisi, individuati preventivamente e non modificabili in corso d'opera se non al prezzo di una imprevedibile rinegoziazione del patto sociale. E se, come dice Festa, Fininvest è dentro sia pure in posizione di minoranza, è prevedibile che essa vi aderirà per pari tempo: quindi, uscita non immediata dal Milan, sia pure senza responsabilità di gestione. Le risorse sono senz'altro più ampie di quelle indicate, perché includono quelle, non indifferenti, relative all'avvio del progetto stadio, che saranno implementate da operazioni finanziarie collegate per reperire ulteriori mezzi per il completamento delle opere. Questo scenario esclude al momento, in linea di principio, la collocazione in Borsa, che sarebbe pregiudicata da patti sociali che escludono possibilità di scalate che in genere invogliano gli speculatori sul mercato. Si intende, evidentemente, lanciare il prodotto prima di farlo fruttare con le cessioni di piccole pezzature di capitale. Il management qui avrà un ruolo semplicemente decisivo nel piano, e c'è da immaginare che il supporto di Galatioto e dei suoi sarà soverchiante. I mezzi disponibili per il mercato giocatori saranno tanti, ma agli investitori conta in questa fase la stabilità e durevolezza del progetto, che difficilmente sarà compromesso da politiche su cartellini ed ingaggi che siano meno che razionali. L'augurio è che il tutto sia stato pensato da menti sapienti, e che raggiunga gli obiettivi: tra questi, far rispandere il fatturato su importi di eccellenza, per consegnare domani il meglio del Milan a sé stesso. :)
 

Super_Lollo

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La trattativa c'è e cinesi sono seri , tutto il resto no.

Se ci fosse una penale in cui Berlusconi non dovesse cedere il Milan in cui deve pagare tot soldi o altre cose avrei un atteggiamento diverso ma siccome non c'è questa penale,Berlusconi dopo le elezioni può venire qua e dire che i cinesi non sono seri o che non hanno trovato l'accordo.
La discussione dovrebbe essere sul fatto che Berlusconi possa fingere o meno e non sui soldi del monopoli il mercato o altre cose.
come no ? da dopodomani cioè 2 giorni dopo la presentazione della lista degli acquirenti il nano non può più tornare indietro SENZA PAGARE UNA PENALE .

Domani ultimo vero giorno di sofferenza perchè non ce lo vedo proprio il nano a pagare 20/30 milioni di penale per tenersi un milan in perdita di 90 milioni .
 

Super_Lollo

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Sarà dunque un fondo speculativo ad acquistare il Milan per conto del consorzio cinese, dice Carlo Festa. La scelta è legata ad un principio di stabilità del nucleo di investitori e del piano di investimenti. Questi hedge funds prevedono limiti temporali molto rigorosi all'uscita dal fondo, valorizzazioni solo all'uscita da esso, una gestione pluriennale delle risorse su obiettivi ben precisi, individuati preventivamente e non modificabili in corso d'opera se non al prezzo di una imprevedibile rinegoziazione del patto sociale. E se, come dice Festa, Fininvest è dentro sia pure in posizione di minoranza, è prevedibile che essa vi aderirà per pari tempo: quindi, uscita non immediata dal Milan, sia pure senza responsabilità di gestione. Le risorse sono senz'altro più ampie di quelle indicate, perché includono quelle, non indifferenti, relative all'avvio del progetto stadio, che saranno implementate da operazioni finanziarie collegate per reperire ulteriori mezzi per il completamento delle opere. Questo scenario esclude al momento, in linea di principio, la collocazione in Borsa, che sarebbe pregiudicata da patti sociali che escludono possibilità di scalate che in genere invogliano gli speculatori sul mercato. Si intende, evidentemente, lanciare il prodotto prima di farlo fruttare con le cessioni di piccole pezzature di capitale. Il management qui avrà un ruolo semplicemente decisivo nel progetto, e c'è da immaginare che il supporto di Galatioto e dei suoi sarà soverchiante. I mezzi disponibili per il mercato giocatori saranno tanti, ma agli investitori conta in questa fase la stabilità e durevolezza del progetto, che difficilmente sarà compromesso da politiche su cartellini ed ingaggi che siano meno che razionali. L'augurio è che il tutto sia stato pensato da menti sapienti, e che raggiunga gli obiettivi: tra questi, far rispandere il fatturato su importi di eccellenza, per consegnare domani il meglio del Milan a sé stesso. :)

tutto giusto , non ci resta che aspettare .
 

666psycho

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Vi siete ripresi? -)

4-500M di investimenti in un lustro sbaglio o sono quelli investiti recentemente da PSG e compagnia cantante? Qualcuno può verificare? Grazie.

PS ovviamente questi soldi saranno gestiti dai cinesi e dai loro uomini, inizialmente Galliani andrà solo a trattare i giocatori scelti dai cinesi.

PSS e adesso di capisce anche perché Silvio batteva sugli investimenti annuali nei prossimi anni. È tutto scritto #nerosurosso


dal 2011 fino adesso il psg ha speso sul mercato circa 558 milioni... Il primo anno con il petroliere il psg ha speso circa 107 milioni, il primo grande acquisto è stato Pastore, per 42 milioni. L'anno prima il Psg aveva speso 9 milioni :D
 

Il Re dell'Est

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Sarà dunque un fondo speculativo ad acquistare il Milan per conto del consorzio cinese, dice Carlo Festa. La scelta è legata ad un principio di stabilità del nucleo di investitori e del piano di investimenti. Questi hedge funds prevedono limiti temporali molto rigorosi all'uscita dal fondo, valorizzazioni solo all'uscita da esso, una gestione pluriennale delle risorse su obiettivi ben precisi, individuati preventivamente e non modificabili in corso d'opera se non al prezzo di una imprevedibile rinegoziazione del patto sociale. E se, come dice Festa, Fininvest è dentro sia pure in posizione di minoranza, è prevedibile che essa vi aderirà per pari tempo: quindi, uscita non immediata dal Milan, sia pure senza responsabilità di gestione. Le risorse sono senz'altro più ampie di quelle indicate, perché includono quelle, non indifferenti, relative all'avvio del progetto stadio, che saranno implementate da operazioni finanziarie collegate per reperire ulteriori mezzi per il completamento delle opere. Questo scenario esclude al momento, in linea di principio, la collocazione in Borsa, che sarebbe pregiudicata da patti sociali che escludono possibilità di scalate che in genere invogliano gli speculatori sul mercato. Si intende, evidentemente, lanciare il prodotto prima di farlo fruttare con le cessioni di piccole pezzature di capitale. Il management qui avrà un ruolo semplicemente decisivo nel piano, e c'è da immaginare che il supporto di Galatioto e dei suoi sarà soverchiante. I mezzi disponibili per il mercato giocatori saranno tanti, ma agli investitori conta in questa fase la stabilità e durevolezza del progetto, che difficilmente sarà compromesso da politiche su cartellini ed ingaggi che siano meno che razionali. L'augurio è che il tutto sia stato pensato da menti sapienti, e che raggiunga gli obiettivi: tra questi, far rispandere il fatturato su importi di eccellenza, per consegnare domani il meglio del Milan a sé stesso. :)

Concordo, il management rivestirà un ruolo decisivo in questa fase iniziale. Bisognerà sbagliare il meno possibile per evitare ulteriori handicap con la concorrenza. A te quella letterina di Monchi alla dirigenza del Siviglia non ha fatto drizzare le antenne?
Pare fosse una proposta di rescissione consensuale, gentilmente respinta dagli spagnoli. A questo punto converrebbe usare altri metodi più persuasivi, magari degli indennizzi da versare agli spagnoli, per indorargli la pillola :)
 

markjordan

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se S tiene il 30% e chi ha il 70% ne mette 100 direi che intanto sarebbero 133
tutto aleatorio x ora , oc-pacencia-e busdecul
 

Milanforever26

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Quali fatti concreti ? Berlusconi in campagna elettorale come ogni politico dice quello che la gente vuole sentire dire.
Ti aspettavi che dopo tutte le contestazioni diceva che non cedeva il Milan ?
Per fare un esempio del personaggio di cui parliamo "Non c'è nessuno che può venire da me e portarmi via Kaka " 10 giorno dopo è andato al Real.
Qua la discussione dovrebbe essere sul fatto che Berlusconi finga o non finga di voler cedere il Milan e basta.

L'intervista, o meglio, la conferenza stampa in cui Berlusconi disse quella frase era di gennaio e Kakà fu ceduto in Giugno..semmai fu vergognoso che a cose fatte disse intervistato da Pellegatti che avrebbe chiamato kakà il Lunedì dopo le elezioni per convincerlo a restare..
 

Il Re dell'Est

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Casnop

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Concordo, il management rivestirà un ruolo decisivo in questa fase iniziale. Bisognerà sbagliare il meno possibile per evitare ulteriori handicap con la concorrenza. A te quella letterina di Monchi alla dirigenza del Siviglia non ha fatto drizzare le antenne?
Pare fosse una proposta di rescissione consensuale, gentilmente respinta dagli spagnoli. A questo punto converrebbe usare altri metodi più persuasivi, magari degli indennizzi da versare agli spagnoli, per indorargli la pillola :)
Immagino che le selezioni di personale saranno molto accurate nelle prossime settimane, e quella del direttore sportivo, del responsabile del mercato, sarà una scelta cruciale. Monchi ha ricevuto qualche offerta, e ci ha pensato sul serio. Piuttosto, lo scenario descritto da Festa spiega l'attenzione di Berlusconi e di Fininvest sugli aspetti del piano industriale e del futuro management. Berlusconi non alludeva solo a quello del Milan quando parlava di "americani", ma proprio al fondo, di cui probabilmente Fininvest potrebbe fare parte, magari per una quota minore, inferiore al 30 per cento del capitale del club, quota acquistata con un concambio con le azioni del Milan. Scenario molto interessante, ovviamente da riscontrare. :)
 
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