Milan: ricomposizione impossibile. Elliott tace. Boban in Fifa?

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 1 marzo, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Boban la spaccatura all'interno del Milan è netta. E la ricomposizione appare impossibile. Nulla sarà più come prima. Da Elliott silenzio assoluto. Nemmeno una parola. Un silenzio che fa rumore. Un'intervista così aggressiva e non cordata avrà delle conseguenze, forse anche prima della fine della stagione. Elliott sicuramente non gradisce che un dirigente chieda un incontro pubblicamente, attraverso un giornale. Ciò vuol dire che non esiste, o non si vuole perseguire, un canale diretto tra le parti.

Il Milan si prepara ad ammainare altre due bandiere. Boban potrebbe tornare in Fifa. E con il croato può lasciare anche Maldini.

I due ex rossoneri vengono considerati troppo rigidi, e pagano l'errore commesso con Giampaolo. E vengono considerati rigidi anche riguardo la bocciatura di Rangnick. I contatti tra il tedesco e Gazidis sono frequenti, ed anche Pioli lo ha capito

E Gazidis? L'AD gode della piena fiducia da parte della proprietà, ed il contratto a lunga scadenza lo dimostra. Ma ci si aspetta uno scatto anche da lui. L'immagine di Gazidis, che aveva raccontato di un'unità che non c'è, esce macchiata da questa storia, nonostante la fiducia di Singer.

La GDS in edicola: dopo le parole di ieri di Boban non ci sono stati chiarimenti. Solo silenzio da parte di Elliott. L'ipotesi più probabile, al momento, è l'addio di Boban e di Maldini. Il DT andrà via quasi sicuramente. Boban forse potrebbe anche restare con rassicurazioni di poter svolgere senza ostacoli il proprio lavoro. Servirà un incontro con la proprietà per stabilire compiti e budget. Ma difficilmente arriverà a breve.

E Gazdis? Un suo eventuale addio è improbabile. L'AD ha un contratto blindatissimo e poco importano i commenti dei milanisti sul web. La freddezza è l'anima della finanza. L'estate prossima il Milan ripartirà da zero o quasi e non si sa con quali risorse a disposizione.

Il Giornale (Ordine): l'intervista di Boban ha provocato sconcerto all'interno del Milan. Fonti ben informate fanno sapere che Elliott avrebbe gradito una replica meno appuntita di Boban a Gazidis. E chi conosce il modus operandi di Singer segnala che si tratta di una avvocato non abituato a prendere provvedimenti di pancia ma a concordagli con gli avvocati.

Sky: il fondo Elliott deluso dalla situazione e dalla spaccatura che si è creata tra Gazidis ed i dirigenti. La situazione è difficilmente ricomponibile".
News precedenti

Come riportato da Luca Pagni, il pessimo secondo tempo del derby ha cambiato la storia del Milan. Vincendo, ci sarebbero state speranze per un posto in Champions. Così non è stato e cambierà tutto, di nuovo. Gazidis ha la fiducia di Elliott e si è imposto così: l'AD si è presentato dai Singer dicendo che il progetto di Maldini e Boban, che hanno scelto Giampaolo, non ha dato i frutti sperati. Quindi adesso è ora di di fidarsi del suo progetto. Il nuovo allenatore e capo dell'area tecnica sarà Rangnick. Gazidis è convinto che così il Milan potrà arrivare in Champions.

Come riportato da Mediaset, dopo le parole di Boban (QUI Boban attacca Gazidis:"Milan unito? Ci credevo..." ) ora la palla passa a Elliot: se non verrà trovato un punto d'incontro tra le linee di Gazidis (che è in una posizione di forza, in quanto uomo Elliott) e dei dirigenti, Boban e Maldini potrebbero dimettersi a giugno.

Sky: c'è una guerra in atto all'interno del Milan. Vedremo quali saranno le decisioni che verranno prese e cosa verrà fuori.
 

gabri65

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 1 marzo, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Boban la spaccatura all'interno del Milan è netta. E la ricomposizione appare impossibile. Nulla sarà più come prima. Da Elliott silenzio assoluto. Nemmeno una parola. Un silenzio che fa rumore. Un'intervista così aggressiva e non cordata avrà delle conseguenze, forse anche prima della fine della stagione. Elliott sicuramente non gradisce che un dirigente chieda un incontro pubblicamente, attraverso un giornale. Ciò vuol dire che non esiste, o non si vuole perseguire, un canale diretto tra le parti.

Il Milan si prepara ad ammainare altre due bandiere. Boban potrebbe tornare in Fifa. E con il croato può lasciare anche Maldini.

I due ex rossoneri vengono considerati troppo rigidi, e pagano l'errore commesso con Giampaolo. E vengono considerati rigidi anche riguardo la bocciatura di Rangnick. I contatti tra il tedesco e Gazidis sono frequenti, ed anche Pioli lo ha capito

E Gazidis? L'AD gode della piena fiducia da parte della proprietà, ed il contratto a lunga scadenza lo dimostra. Ma ci si aspetta uno scatto anche da lui. L'immagine di Gazidis, che aveva raccontato di un'unità che non c'è, esce macchiata da questa storia, nonostante la fiducia di Singer.

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Come riportato da Luca Pagni, il pessimo secondo tempo del derby ha cambiato la storia del Milan. Vincendo, ci sarebbero state speranze per un posto in Champions. Così non è stato e cambierà tutto, di nuovo. Gazidis ha la fiducia di Elliott e si è imposto così: l'AD si è presentato dai Singer dicendo che il progetto di Maldini e Boban, che hanno scelto Giampaolo, non ha dato i frutti sperati. Quindi adesso è ora di di fidarsi del suo progetto. Il nuovo allenatore e capo dell'area tecnica sarà Rangnick. Gazidis è convinto che così il Milan potrà arrivare in Champions.

Come riportato da Mediaset, dopo le parole di Boban (QUI Boban attacca Gazidis:"Milan unito? Ci credevo..." ) ora la palla passa a Elliot: se non verrà trovato un punto d'incontro tra le linee di Gazidis (che è in una posizione di forza, in quanto uomo Elliott) e dei dirigenti, Boban e Maldini potrebbero dimettersi a giugno.

Sky: c'è una guerra in atto all'interno del Milan. Vedremo quali saranno le decisioni che verranno prese e cosa verrà fuori.

Perché ci succede tutto questo? Cosa abbiamo fatto di male? Stiamo forse pagando quello che non ci siamo meritati?

Tutte le volte crediamo di aver toccato il fondo, e invece dobbiamo ancora varcare la porta dell'inferno. Io prego che non ci attenda il peggio, prego che quello a cui assistiamo non sia solo l'inizio di una atroce agonia che ancora non ha avuto luogo.

E' necessario che i tifosi, i veri tifosi, si mobilitino. In maniera forte e chiara. Ci vuole una presa di posizione ferma e condivisa. Dobbiamo assolutamente costringere questa pseudoproprietà a desistere, chiunque ci sia dietro. Con tutte le armi possibili, nei limiti della legalità.

Siamo soli, e non possiamo continuare a sperare invano. Se lo scopo è distruggerci, allora facciamoci distruggere, abbandonando la nave. A questo punto è meglio chiudere con questo falso accanimento terapeutico. Che le cose facciano il loro corso velocemente, sperando di rinascere dalle ceneri come è già successo altre volte.

L'unica cosa che ci rimane è il progetto dello stadio. E per una volta, dobbiamo essere felici di essere in compagnia dei nostri acerrimi nemici. Forse, paradossalmente, saranno come una garanzia, perché in questo momento il nostro più grosso nemico ce lo abbiamo dentro di noi.
 
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E Gazidis? L'AD gode della piena fiducia da parte della proprietà, ed il contratto a lunga scadenza lo dimostra. Ma ci si aspetta uno scatto anche da lui. L'immagine di Gazidis, che aveva raccontato di un'unità che non c'è, esce macchiata da questa storia, nonostante la fiducia di Singer.

Quale contratto a lunga scadenza che è in scadenza 2020...? O lo hanno rinnovato ma si sono dimenticati di darci la notizia....

"Il CR7 della scrivania" ma porc.....
 

FiglioDelDioOdino

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 1 marzo, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Boban la spaccatura all'interno del Milan è netta. E la ricomposizione appare impossibile. Nulla sarà più come prima. Da Elliott silenzio assoluto. Nemmeno una parola. Un silenzio che fa rumore. Un'intervista così aggressiva e non cordata avrà delle conseguenze, forse anche prima della fine della stagione. Elliott sicuramente non gradisce che un dirigente chieda un incontro pubblicamente, attraverso un giornale. Ciò vuol dire che non esiste, o non si vuole perseguire, un canale diretto tra le parti.

Il Milan si prepara ad ammainare altre due bandiere. Boban potrebbe tornare in Fifa. E con il croato può lasciare anche Maldini.

I due ex rossoneri vengono considerati troppo rigidi, e pagano l'errore commesso con Giampaolo. E vengono considerati rigidi anche riguardo la bocciatura di Rangnick. I contatti tra il tedesco e Gazidis sono frequenti, ed anche Pioli lo ha capito

E Gazidis? L'AD gode della piena fiducia da parte della proprietà, ed il contratto a lunga scadenza lo dimostra. Ma ci si aspetta uno scatto anche da lui. L'immagine di Gazidis, che aveva raccontato di un'unità che non c'è, esce macchiata da questa storia, nonostante la fiducia di Singer.

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Come riportato da Luca Pagni, il pessimo secondo tempo del derby ha cambiato la storia del Milan. Vincendo, ci sarebbero state speranze per un posto in Champions. Così non è stato e cambierà tutto, di nuovo. Gazidis ha la fiducia di Elliott e si è imposto così: l'AD si è presentato dai Singer dicendo che il progetto di Maldini e Boban, che hanno scelto Giampaolo, non ha dato i frutti sperati. Quindi adesso è ora di di fidarsi del suo progetto. Il nuovo allenatore e capo dell'area tecnica sarà Rangnick. Gazidis è convinto che così il Milan potrà arrivare in Champions.

Come riportato da Mediaset, dopo le parole di Boban (QUI Boban attacca Gazidis:"Milan unito? Ci credevo..." ) ora la palla passa a Elliot: se non verrà trovato un punto d'incontro tra le linee di Gazidis (che è in una posizione di forza, in quanto uomo Elliott) e dei dirigenti, Boban e Maldini potrebbero dimettersi a giugno.

Sky: c'è una guerra in atto all'interno del Milan. Vedremo quali saranno le decisioni che verranno prese e cosa verrà fuori.

Non si bocciano due dirigenti (due come Boban e Maldini poi) per mezza stagione andata male, che poi l'hanno abbastanza raddrizzata, ovvero oggi come oggi abbiamo una squadra che promette bene rispetto al passato, a quella che ha iniziato quest'anno che si pensava dovesse lottare per il 4° posto. Soprattutto non è una squadra in crisi ma in salute, promettente.
 

Davidoff

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Ma come ca*zo si fa a pensare di cambiare di continuo, per di più andando a destabilizzare l'ambiente proprio nel momento in cui la squadra sta migliorando e i giovani acquisendo certezze? Ma poi Rangnick veramente lo vorrebbe come allenatore? Gazidis o è un inetto totale o è in malafede.
 

A.C Milan 1899

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Perché ci succede tutto questo? Cosa abbiamo fatto di male? Stiamo forse pagando quello che non ci siamo meritati?

Sai che è la cosa che ho pensato pure io tante volte? Viene quasi da pensare ad una pena da pagare, ad un contrappasso. Ma per cosa? Mi risulta che ciò che abbiamo vinto ce lo siamo guadagnati. Quindi qual’è il problema? Boh.

L'unica cosa che ci rimane è il progetto dello stadio. E per una volta, dobbiamo essere felici di essere in compagnia dei nostri acerrimi nemici. Forse, paradossalmente, saranno come una garanzia, perché in questo momento il nostro più grosso nemico ce lo abbiamo dentro di noi.

Verissimo. Molti sottovalutano l’importanza dello stadio, ma ha davvero una importanza enorme, non solo per i ricavi (enormi: si calcolano circa 120 milioni annui a testa per Milan e Inter) che porterà, ma perché farà aumentare il valore del club esponenzialmente, tagliando fuori qualunque acquirente non veramente interessato e con disponibilità importanti. Quindi tagliando fuori qualsiasi nuova proprietà non ambiziosa.

Per intenderci, chi teme che finiremo in mano ad imprenditorucoli alla Pallotta o peggio a gente come Armani o in una qualche cordata Gangballianesca è fuori strada, per il semplice motivo che con lo Stadio questa gente non potrà permettersi il Milan.

Però va fatto. Si sbrighino con quel maledetto ok alla costruzione dello stadio. Perché se dovesse saltare sarebbe il nostro funerale vero, ci ucciderebbero davvero.
 

Zenos

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Perché ci succede tutto questo? Cosa abbiamo fatto di male? Stiamo forse pagando quello che non ci siamo meritati?

Tutte le volte crediamo di aver toccato il fondo, e invece dobbiamo ancora varcare la porta dell'inferno. Io prego che non ci attenda il peggio, prego che quello a cui assistiamo non sia solo l'inizio di una atroce agonia che ancora non ha avuto luogo.

E' necessario che i tifosi, i veri tifosi, si mobilitino. In maniera forte e chiara. Ci vuole una presa di posizione ferma e condivisa. Dobbiamo assolutamente costringere questa pseudoproprietà a desistere, chiunque ci sia dietro. Con tutte le armi possibili, nei limiti della legalità.

Siamo soli, e non possiamo continuare a sperare invano. Se lo scopo è distruggerci, allora facciamoci distruggere, abbandonando la nave. A questo punto è meglio chiudere con questo falso accanimento terapeutico. Che le cose facciano il loro corso velocemente, sperando di rinascere dalle ceneri come è già successo altre volte.

L'unica cosa che ci rimane è il progetto dello stadio. E per una volta, dobbiamo essere felici di essere in compagnia dei nostri acerrimi nemici. Forse, paradossalmente, saranno come una garanzia, perché in questo momento il nostro più grosso nemico ce lo abbiamo dentro di noi.

Se ci fosse una pena da espiare i gobbi sarebbero stati radiati 40 anni fa.
 

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La GDS in edicola: dopo le parole di ieri di Boban non ci sono stati chiarimenti. Solo silenzio da parte di Elliott. L'ipotesi più probabile, al momento, è l'addio di Boban e di Maldini. Il DT andrà via quasi sicuramente. Boban forse potrebbe anche restare con rassicurazioni di poter svolgere senza ostacoli il proprio lavoro. Servirà un incontro con la proprietà per stabilire compiti e budget. Ma difficilmente arriverà a breve.

E Gazdis? Un suo eventuale addio è improbabile. L'AD ha un contratto blindatissimo e poco importano i commenti dei milanisti sul web. La freddezza è l'anima della finanza. L'estate prossima il Milan ripartirà da zero o quasi e non si sa con quali risorse a disposizione.
 

James45

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Se ci fosse una pena da espiare i gobbi sarebbero stati radiati 40 anni fa.

Ma direi!

Manca giusto che ci mettiamo a piangerci addosso per presunte pene di contrappasso manco fossimo una succursale degli intertristi.
 
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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 1 marzo, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Boban la spaccatura all'interno del Milan è netta. E la ricomposizione appare impossibile. Nulla sarà più come prima. Da Elliott silenzio assoluto. Nemmeno una parola. Un silenzio che fa rumore. Un'intervista così aggressiva e non cordata avrà delle conseguenze, forse anche prima della fine della stagione. Elliott sicuramente non gradisce che un dirigente chieda un incontro pubblicamente, attraverso un giornale. Ciò vuol dire che non esiste, o non si vuole perseguire, un canale diretto tra le parti.

Il Milan si prepara ad ammainare altre due bandiere. Boban potrebbe tornare in Fifa. E con il croato può lasciare anche Maldini.

I due ex rossoneri vengono considerati troppo rigidi, e pagano l'errore commesso con Giampaolo. E vengono considerati rigidi anche riguardo la bocciatura di Rangnick. I contatti tra il tedesco e Gazidis sono frequenti, ed anche Pioli lo ha capito

E Gazidis? L'AD gode della piena fiducia da parte della proprietà, ed il contratto a lunga scadenza lo dimostra. Ma ci si aspetta uno scatto anche da lui. L'immagine di Gazidis, che aveva raccontato di un'unità che non c'è, esce macchiata da questa storia, nonostante la fiducia di Singer.

La GDS in edicola: dopo le parole di ieri di Boban non ci sono stati chiarimenti. Solo silenzio da parte di Elliott. L'ipotesi più probabile, al momento, è l'addio di Boban e di Maldini. Il DT andrà via quasi sicuramente. Boban forse potrebbe anche restare con rassicurazioni di poter svolgere senza ostacoli il proprio lavoro. Servirà un incontro con la proprietà per stabilire compiti e budget. Ma difficilmente arriverà a breve.

E Gazdis? Un suo eventuale addio è improbabile. L'AD ha un contratto blindatissimo e poco importano i commenti dei milanisti sul web. La freddezza è l'anima della finanza. L'estate prossima il Milan ripartirà da zero o quasi e non si sa con quali risorse a disposizione.

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Come riportato da Luca Pagni, il pessimo secondo tempo del derby ha cambiato la storia del Milan. Vincendo, ci sarebbero state speranze per un posto in Champions. Così non è stato e cambierà tutto, di nuovo. Gazidis ha la fiducia di Elliott e si è imposto così: l'AD si è presentato dai Singer dicendo che il progetto di Maldini e Boban, che hanno scelto Giampaolo, non ha dato i frutti sperati. Quindi adesso è ora di di fidarsi del suo progetto. Il nuovo allenatore e capo dell'area tecnica sarà Rangnick. Gazidis è convinto che così il Milan potrà arrivare in Champions.

Come riportato da Mediaset, dopo le parole di Boban (QUI Boban attacca Gazidis:"Milan unito? Ci credevo..." ) ora la palla passa a Elliot: se non verrà trovato un punto d'incontro tra le linee di Gazidis (che è in una posizione di forza, in quanto uomo Elliott) e dei dirigenti, Boban e Maldini potrebbero dimettersi a giugno.

Sky: c'è una guerra in atto all'interno del Milan. Vedremo quali saranno le decisioni che verranno prese e cosa verrà fuori.


Mi piacerebbe leggere commenti di gioia da parte di chi ritiene Maldini e Boban inadeguati...
Speriamo arrivino, per coerenza.
 
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