Milan: possibile ricorso Tas per tempo insufficiente

Aron

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Purtroppo la Uefa ha studiato tutto per bene, sarà difficile poter fare qualcosa, ma un ricorso io lo farei.

Neanche il Milan ha per il momento ben chiari i paletti di questa sentenza. Quando avrà chiarito di sicuro filtrerà ai media, ma per ora è inutile essere contenti o scontenti di questo verdetto.

A prescindere da tutto, che sia una sentenza pesante o leggera (con o senza Tas), se la proprietà ha intenzioni serie deve investire tanto già gennaio e ancora di più a giugno.
È fondamentale arrivare quarti e andare avanti il più possibile in Champions.

L'assenza di investimenti a gennaio, e la mancata qualificazione in Champions, comportebbe altrimenti lo smobilitamento della squadra a giugno. È impensabile approssimarsi al pareggio di bilancio senza la qualificazione Champions di quest'anno, quindi l'unica cosa che potrebbero fare per garantirselo sarebbe vendere a giugno i migliori della rosa e accantonare subito i soldi. Va da sé che in tal caso ci aspetterebbe mercati altamente low-cost fatti principalmente di prestiti e parametri zero.
 

Casnop

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Guarda... il ragionamento nn fa una piega ma... a conti fatti... si hanno 3 anni per sistemare i conti e i nostri conti sono già sistemati!! Siamo la squadra professionistica con meno indebitamento verso le banche di tutta la serie A e probabilmente anche di tutta europa! Perciò ok si potrebbe far ricorso, ok la uefa ha previsto la pena dell'esclusione per punirci un po' e vendicarsi dopo la legnata che gli abbiamo tirato a Losanna ma a conti fatti... ci basta fare le cose per bene e l'unica sanzione a cui andremo incontro saranno quegli 8 milioni già messi in bilancio e accantonati.
Caro Beppe, prima di esprimerci correttamente sul provvedimento della Uefa, e valutare l'opportunità ed utilità di una impugnazione, che ha certamente un costo politico per il Milan ed Elliott, perché alimenta inevitabilmente un clima di tensione con la Uefa che non sarebbe male allentare (gli arbitraggi di Londra ed Atene della Europa League di questo 2018 sono segnali inquietanti ed espliciti), vorremmo leggere il provvedimento. Sinora, abbiamo tutti formulato congetture su un comunicato stampa, che ha ambiguità terminologiche tali da autorizzare le più disparate interpretazioni. Ovvero, da quella, più morbida, che dice che questo provvedimento avrebbe comminato, grosso modo, un Voluntary Agreement su base triennale (quindi, no deficit aggregato triennale tollerabile a -30 milioni di euro, niente monitoraggio continuo, niente sanzioni intermedie durante il periodo di monitoraggio), ed è quella più coerente con una possibile impugnativa basata sulla mera insufficienza del periodo triennale assegnato, in luogo di quello quadriennale, previsto dal VA come da Regolamento; ad una interpretazione mediana, che sostanzialmente aggiunge la sanzione finale della squalifica dalle Coppe alla consueta prescrizione del deficit aggregato triennale tollerabile a -30 milioni, che quel provvedimento dunque non avrebbe escluso, ed allora varrebbero le sopra riportate doglianze sulla equità e proporzionalità di una sanzione finale, applicata automaticamente e senza contraddittorio ad una infrazione ad oggi non nota, ed anche ove essa fosse di tenue entità (il -31 dell'esempio precedente, estremo ma chiaro); ed infine, una interpretazione estremamente rigorosa, che dice che il detto provvedimento avrebbe confermato non solo la prescrizione del deficit aggregato triennale tollerabile a -30 milioni, ma anche la possibilità, per l'Organo requirente della Uefa, di sanzionare ulteriormente il club durante il percorso triennale (i famosi paletti intermedi), introducendo sanzioni sportive (limitazioni alla rosa) ed economiche (multe), in aggiunta a quelle originariamente comminate (a valere, come sappiamo, per il triennio 2014-2017), sicché, alla già grave sanzione finale della squalifica per il mancato break even nel 2021, si aggiungerebbero le sanzioni intermedie per una eccessiva deviazione rispetto al deficit aggregato triennale tollerabile, eventualmente registrata dopo ogni singolo esercizio del c.d. monitoring period. Una interpretazione draconiana, manco a dirlo, di questo provvedimento, quest'ultima, che renderebbe esso paradossalmente molto più afflittivo di quello annullato a luglio dal TAS-CAS. Come capirai, interpretazioni molto diverse tra loro di un provvedimento che non conosciamo. :)
 
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Caro Beppe, prima di esprimerci correttamente sul provvedimento della Uefa, e valutare l'opportunità ed utilità di una impugnazione, che ha certamente un costo politico per il Milan ed Elliott, perché alimenta inevitabilmente un clima di tensione con la Uefa che non sarebbe male allentare (gli arbitraggi di Londra ed Atene della Europa League di questo 2018 sono segnali inquietanti ed espliciti), vorremmo leggere il provvedimento. Sinora, abbiamo tutti formulato congetture su un comunicato stampa, che ha ambiguità terminologiche tali da autorizzare le più disparate interpretazioni. Ovvero, da quella, più morbida, che dice che questo provvedimento avrebbe comminato, grosso modo, un Voluntary Agreement su base triennale (quindi, no deficit aggregato triennale tollerabile a -30 milioni di euro, niente monitoraggio continuo, niente sanzioni intermedie durante il periodo di monitoraggio), ed è quella più coerente con una possibile impugnativa basata sulla mera insufficienza del periodo triennale assegnato, in luogo di quello quadriennale, previsto dal VA come da Regolamento; ad una interpretazione mediana, che sostanzialmente aggiunge la sanzione finale della squalifica dalle Coppe alla consueta prescrizione del deficit aggregato triennale tollerabile a -30 milioni, che quel provvedimento dunque non avrebbe escluso, ed allora varrebbero le sopra riportate doglianze sulla equità e proporzionalità di una sanzione finale, applicata automaticamente e senza contraddittorio ad una infrazione ad oggi non nota, ed anche ove essa fosse di tenue entità (il -31 dell'esempio precedente, estremo ma chiaro); ed infine, una interpretazione estremamente rigorosa, che dice che il detto provvedimento avrebbe confermato non solo la prescrizione del deficit aggregato triennale tollerabile a -30 milioni, ma anche la possibilità, per l'Organo requirente della Uefa, di sanzionare ulteriormente il club durante il percorso triennale (i famosi paletti intermedi), introducendo sanzioni sportive (limitazioni alla rosa) ed economiche (multe), in aggiunta a quelle originariamente comminate (a valere, come sappiamo, per il triennio 2014-2017), sicché, alla già grave sanzione finale della squalifica per il mancato break even nel 2021, si aggiungerebbero le sanzioni intermedie per una eccessiva deviazione rispetto al deficit aggregato triennale tollerabile, eventualmente registrata dopo ogni singolo esercizio del c.d. monitoring period. Una interpretazione draconiana, manco a dirlo, di questo provvedimento, quest'ultima, che renderebbe esso paradossalmente molto più afflittivo di quello annullato a luglio dal TAS-CAS. Come capirai, interpretazioni molto diverse tra loro di un provvedimento che non conosciamo. :)

Mah, ovviamente stiamo esprimendo tutti un giudizio senza aver letto il provvedimento! Però leggendo il comunicato (che è l unica comunicazione che abbiamo) mi sento di escludere l'interpretazione più rigorosa, che trovo più una invenzione di qualche giornalaio allarmista. Mentre giudico più sensata e ragionevole l'interpretazione che definisci mediana e che, ripeto, nn trovo essere realmente afflittiva.
Il -90 (30 ogni anno per 3 anni) si raggiungerebbe facilmente anche solo andando una volta in 3 anni in Champions ma ci sono metodi (in stile psg, inter o Roma) che ci consentirebbero di evitare ogni sanzione senza alcun problema! Basti pensare a quanto fatto dalla roma 2 estati fa... venduto salah prima della chiusura del bilancio (chiuso in pareggio se non ricordo male) e gli stessi soldi identici son stati investiti 20 giorni dopo per acquistare schick... insomma metodi ce ne sono e stavolta la uefa non è stata così malevola, si tratta solo di lavorare bene e di ragionare! Sperando anche in Gazidis.
 

Casnop

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Mah, ovviamente stiamo esprimendo tutti un giudizio senza aver letto il provvedimento! Però leggendo il comunicato (che è l unica comunicazione che abbiamo) mi sento di escludere l'interpretazione più rigorosa, che trovo più una invenzione di qualche giornalaio allarmista. Mentre giudico più sensata e ragionevole l'interpretazione che definisci mediana e che, ripeto, nn trovo essere realmente afflittiva.
Il -90 (30 ogni anno per 3 anni) si raggiungerebbe facilmente anche solo andando una volta in 3 anni in Champions ma ci sono metodi (in stile psg, inter o Roma) che ci consentirebbero di evitare ogni sanzione senza alcun problema! Basti pensare a quanto fatto dalla roma 2 estati fa... venduto salah prima della chiusura del bilancio (chiuso in pareggio se non ricordo male) e gli stessi soldi identici son stati investiti 20 giorni dopo per acquistare schick... insomma metodi ce ne sono e stavolta la uefa non è stata così malevola, si tratta solo di lavorare bene e di ragionare! Sperando anche in Gazidis.
Devo purtroppo contraddirti, il -30 milioni è il deficit aggregato tollerato nell'intero triennio, non in un solo esercizio: la somma algebrica dei saldi di gestione non può, cioè, eccedere i 30 milioni di passivo nel corso di tre esercizi, pena l'apertura di un procedimento sanzionatorio per violazione della c.d. break even rule. :)
 

MarcoG

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Ho la sensazione che qui si stia ricadendo nell'errore che si fece a suo tempo quando sostenevo che non si sarebbe fatta alcuna asta ma si dava per assodato che si doveva passare per il tribunale per prendersi il Milan. Il tutto sulla base di carte che nessuno ha visionato e in una situazione in cui nessuno ha il quadro completo.

Il diritto qui non c'entra niente, è solo una questione politica. Anche le sanzioni sono una questione politica, dalla loro scelta alla loro applicazione.

Dal punto di vista legale condivido l'opinione di Consop, non vedo gli estremi di un'utilità interna ed esterna al procedimento, ma... e c'è un ma grande quanto una casa... non conosciamo i piani di Elliott, non sappiamo che carte abbiano in mano e quale sia il loro scopo ultimo tanto nei confronti della UEFA quanto nei confronti del Milan stesso.
Di base sappiamo solo che il fondo opera come un avvoltoio in cerca di profitto e, ove serva, sappiamo che è capace di trasformasi in uno squalo che sfida nazioni. Da quel che ho potuto osservare negli anni passati, posso dire che Singer non va per tentativi, se fa una cosa ha una ragione, e spesso questa ragione esula dai ragionamenti più semplici.
 
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