Milan peggior difesa della Serie A. Ed eguaglia i rossi del 15/16

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Statistiche di inizio stagione. Dopo due giornate il Milan di Montella ha incassato ben 6 reti, peggior difesa del campionato in coabitazione con l'Atalanta che è a zero punti.
Preoccupante il dato delle espulsioni. In 2 gare sono 3 cartellini rossi (Paletta, Kucka e Niang), gli stessi che i rossoneri hanno ricevuto nell'intera stagione scorsa (uno a testa per Ely, De Jong e Romagnoli). Il record negativo di 13 espulsioni appartiene attualmente al Milan allenato da Inzaghi nel 2014/15.
 

Ragnet_7

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Le statistiche dopo due giornate lasciano il tempo che trovano specie se contro hai incontrato un Torino che gioca un calcio propositivo superoffensivo che in due partite ha fatto 7 goal e il Napoli in casa. Inoltre ricordo che è calcio d'Agosto e le gambe spesso non reggono.

Per i rossi direi che è scelleratezza da parte dei nostri giocatori in tutti e tre i casi.
 

Mr. Canà

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Normale che giocatori con scarsa tecnica (Paletta, Kucka) o con scarsa tenuta mentale (Niang) vadano in affanno e finiscano per beccarsi cartellini. Ad oggi la squadra è ancora un cantiere aperto e sebbene Montella stia cercando per lo meno di offrire un'idea di gioco convincente in attacco, finiamo per essere troppo sbilanciati e non avendo gli interpreti per sostenere una tale pressione (la qualità è imbarazzante in mezzo e in difesa, tolto forse il solo Romagnoli che comunque sta patendo l'assenza di un compagno di reparto d'esperienza) è normale prendere delle imbarcate.

E i numeri avrebbero anche potuto essere più impietosi se Belotti non avesse sbagliato il rigore alla prima e se il tuffo di Alessio con il Napoli fosse stato punito diversamente.
 

Jino

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Statistiche di inizio stagione. Dopo due giornate il Milan di Montella ha incassato ben 6 reti, peggior difesa del campionato in coabitazione con l'Atalanta che è a zero punti.
Preoccupante il dato delle espulsioni. In 2 gare sono 3 cartellini rossi (Paletta, Kucka e Niang), gli stessi che i rossoneri hanno ricevuto nell'intera stagione scorsa (uno a testa per Ely, De Jong e Romagnoli). Il record negativo di 13 espulsioni appartiene attualmente al Milan allenato da Inzaghi nel 2014/15.

Come dico da giorni, il dato sulla fase difensiva a me preoccupa da morire, non capisco come ci possa essere gente tutto sommato soddisfatta dell'avvio di Montella, mah.
 

zlatan

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Come dico da giorni, il dato sulla fase difensiva a me preoccupa da morire, non capisco come ci possa essere gente tutto sommato soddisfatta dell'avvio di Montella, mah.

Siamo all'inizio e Montella ha messo in testa ai giocatori un'idea di gioco. Io adoravo Sinisa, ma l'anno scorso alle prime 2 siamo stati presi a pallate sia a Firenze che in casa con l'Empoli, ma siamo riusciti a fare 3 punti. Abbiamo fatto 3 punti anche quest'anno, la sconfitta a Napoli era prevedibilissima, la vittoria col Torino non eravamo troppo convinti. Certo adesso mi aspetto 7 punti nelle prossime 3, tuttavia è ancora presto per essere soddisfatti o arrabbiati, ad ogni modo l'unico incolpevole sicuro è Montella...
 

Jino

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Siamo all'inizio e Montella ha messo in testa ai giocatori un'idea di gioco. Io adoravo Sinisa, ma l'anno scorso alle prime 2 siamo stati presi a pallate sia a Firenze che in casa con l'Empoli, ma siamo riusciti a fare 3 punti. Abbiamo fatto 3 punti anche quest'anno, la sconfitta a Napoli era prevedibilissima, la vittoria col Torino non eravamo troppo convinti. Certo adesso mi aspetto 7 punti nelle prossime 3, tuttavia è ancora presto per essere soddisfatti o arrabbiati, ad ogni modo l'unico incolpevole sicuro è Montella...

Montella con un non mercato farà quello che può. Certo raddrizzi un minimo la fase difensiva, vorrei salvarmi prima di aprile.
 
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Statistiche di inizio stagione. Dopo due giornate il Milan di Montella ha incassato ben 6 reti, peggior difesa del campionato in coabitazione con l'Atalanta che è a zero punti.
Preoccupante il dato delle espulsioni. In 2 gare sono 3 cartellini rossi (Paletta, Kucka e Niang), gli stessi che i rossoneri hanno ricevuto nell'intera stagione scorsa (uno a testa per Ely, De Jong e Romagnoli). Il record negativo di 13 espulsioni appartiene attualmente al Milan allenato da Inzaghi nel 2014/15.

Le due giornate di campionato io credo che possano dire molto sul nostro potenziale, sulle nostre lacune, su ciò che abbiamo e su ciò che ci manca. Il calcio d'agosto lascia il tempo che trova ma il campionato e le due giornate disputate offrono spunti interessanti.
Il nuovo mister ha dato una sua impronta di gioco ,innanzitutto, e , pur tra i limiti di nostri alcuni interpreti, la squadra insegue un calcio propositivo e giocato palla a terra. Tatticamente abbiamo visto qualcosa di nuovo rispetto agli scorsi anni.
Il tanto decantato 4-3-3 è in realtà spesso un 4-3-2-1 con i due attaccanti esterni che vengono dentro al campo a creare densità e innumerevoli soluzioni di passaggio per i centrocampisti. Vedi il gol di niang a napoli : suso viene dentro al campo per 'dare luce al passaggio', stop orientato col destro e subito visione di gioco per poi servire in verticale niang. 1 vs 1 del francesino che porta al gol. Il gol di bacca invece col torino nasce da un movimento ad accentrarsi di niang che poi serve ottimamente sulla corsa abate dal cui assist nasce il gol del colombiano. I nostri attaccanti sono quindi 'dentro' la costruzione del gioco e non badano ad allargare il campo, compito che invece spetta ai terzini. Questa situazione però non è sistematica perchè molte volte i terzini si accentrano e lasciano che l'ampiezza sia creata dalle mezze ali ( bonaventura soprattutto) che si allarga per valorizzare la sua qualità nel dribbling e nell'assist. Queste due situazioni sono solo alcune delle innumerevoli variazioni che ha apportato il nuovo mister. Tutte soluzioni interessanti perchè valorizzano le peculiarità dei nostri giocatori non imprigionando la qualità in una gabbia sistematica e in uno spartito che limita la fantasia.
Dove siamo carenti? Un aspetto mi preoccupano soprattutto, uno su tutti. L'incapacità di leggere e gestire le situazioni. Il calcio è fatto di momenti di 'inerzia'. Ci sono frangenti nei quali non ti riesce di fare ciò che hai preparato o la manovra risulta difficoltosa per bravura degli avversari. Tali momenti vanno superati col carattere, l'esperienza, l'intelligenza . La partita è lunga e tali situazioni di gioco capitano a tutti. Ciò che è fondamentale fare è giocare da squadra per riprendere la 'bussola' della situazione. Questa squadra sembra troppe volte in balia degli avversari e degli eventi per una fragilità mentale che nasce da insicurezza nella gestione palla. Nel calcio a volte bisogna anche far sfuriare l'avversario senza deprimersi o incassare 'dritti' in pieno viso. La partenza ottima a napoli avrebbe potuto produrre un gol per noi ma non va sempre cosi e a volte, come è capitato a noi, sono gli avversari invece a realizzare. Questo non deve minare le certezze in campo perchè la partita è lunga e non mancheranno certo le situazioni per raddrizzare la gara. Ma nel nostro spogliatoio aleggiano troppi fantasmi e al primo spavento tornano a galla vecchie paure che ci fanno perdere convinzione. La reazione ha prodotto due gol infatti e poi , inspiegabilmente, altro black out!!! Le espulsioni sono figlie di tale limite perchè non si può lasciare in 10 e poi in 9 i compagni. In tal senso la mancanza di un leader emotivo in campo è fin troppo lampante. Il crollo nella prima partita è molto simile nella sua evoluzione : la paura attanagliava le menti e si era prigionieri delle sorti. Non eravamo noi a decidere gli eventi ma ci eravamo abbandonati alla sorte. Se la partita fosse durata poco in più l'avremmo persa. La forza mentale nasce anche dalla consapevolezza nei propri mezzi : evidentemente non si è abbastanza forti di testa. Questa squadra chiude gli occhi per non vedere il 'mostro' ma spera che sparisca da solo.
Sarebbe bastato in campo un ambrosini, per citare uno della vecchia guardia, per tenere sull'attenti tutti. E parlo di un leader carismatico , non tecnico. Con un pirlo in campo aumentano invece le garanzie di gioco.
Quando una squadra è perdente da troppi anni non si inverte la rotta con pochi innesti marginali perchè , per assurdo che possa sembrare, alla sconfitta ci si abitua come alla vittoria. Questa squadra è di una fragilità disarmante e non ha ambizioni perchè non conosce il culto della vittoria. Bisogna tornare ad essere padroni del proprio destino e a ciò si può arrivare solo con consapevolezza nei propri mezzi , voglia di vincere, qualità, umiltà.
La juve non schiaccia gli avversari nella propria metà campo e spesso non tira più di loro ma sa maledettamente ciò che vuole e ci arriva. Con una lucidità disarmante.
 
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