Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 11 gennaio, oggi in Uefa ci sarà il solo Gazidis. Non ci sarà Scaroni nè gli avvocati di Elliott. Si terrà un confronto tra le parti. Si parlerà di temi urgenti e l'AD cercherà di capire quelli che sono i margini di manovra sul mercato di gennaio. Gazidis poi ribadirà che il club rossonero vuole più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio.
Il MIlan non ha intenzione di fare guerre contro la Uefa. Ma andrà comunque al TAS, dove il ricorso potrebbe trasformarsi in nuove regole Uefa.
Gazidis non vuole la guerra alla Uefa e non cerca alleati per farla. Preferisce la diplomazia.
Anche Il Corriere della Sera conferma che il Milan non ha intenzione di fare nessuna guerra con la Uefa. Elliott vuole dialogare, restando all'interno delle regole vigenti. Il dialogo con l'Uefa proseguirà parallelamente al ricorso al TAS, che prenderà una decisione in 3-6 mesi. Il ricorso al TAS potrebbe portare ad uno sconto della multa.
Decisione saggia.
Si combattono le guerre che puoi vincere, non quelle che ti portano alla rovina.
Bisogna capire che il Milan é isolato nella sua battaglia.
Il 95% delle societá concorda con la uefa che con le sue regole le ha portate a fare utili. Chi é critico (gli sceicchi, i turchi...) vorrebbero solo poter spendere senza controlli, non investire per svilupparsi.
Insomma forse solo l’Inter (che peró ormai é giá sulla china della crescita) condivide le nostre istanze.
Fare causa alla UEFA violerebbe la clausola compromissoria con probabile bando dalle competizioni, violare le regole idem.
Insomma rischiamo la scomparsa. Inoltre siamo uno contro tutti. É necessario cercare un compromesso condiviso, cercare di allargare il periodo di rientro e permettere operativitá in questo arco dii tempo, ci vorrá, pazienza, diplomazia e benevolenza da parte della UEFA.