Milan: oggi Gazidis in Uefa. Niente guerre. Diplomazia.

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Zlatan87

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Margini di manovra? ma come? Leonardo ha già bloccato i super colpi della lista A...
ahhhh se non ci fosse il fpf...
c'è da ridere per non piangere ragazzi... :vaffa:
 

7AlePato7

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Anche Il Corriere della Sera conferma che il Milan non ha intenzione di fare nessuna guerra con la Uefa. Elliott vuole dialogare, restando all'interno delle regole vigenti. Il dialogo con l'Uefa proseguirà parallelamente al ricorso al TAS, che prenderà una decisione in 3-6 mesi. Il ricorso al TAS potrebbe portare ad uno sconto della multa.
Con calma eh, metteteci anche un anno se vi serve. Ma tanto sono tutte scuse per non comprare nessuno...
 

Aron

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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 11 gennaio, oggi in Uefa ci sarà il solo Gazidis. Non ci sarà Scaroni nè gli avvocati di Elliott. Si terrà un confronto tra le parti. Si parlerà di temi urgenti e l'AD cercherà di capire quelli che sono i margini di manovra sul mercato di gennaio. Gazidis poi ribadirà che il club rossonero vuole più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio.

Il MIlan non ha intenzione di fare guerre contro la Uefa. Ma andrà comunque al TAS, dove il ricorso potrebbe trasformarsi in nuove regole Uefa.

Gazidis non vuole la guerra alla Uefa e non cerca alleati per farla. Preferisce la diplomazia.

Anche Il Corriere della Sera conferma che il Milan non ha intenzione di fare nessuna guerra con la Uefa. Elliott vuole dialogare, restando all'interno delle regole vigenti. Il dialogo con l'Uefa proseguirà parallelamente al ricorso al TAS, che prenderà una decisione in 3-6 mesi. Il ricorso al TAS potrebbe portare ad uno sconto della multa.


Per me la presunta guerra all'UEFA non è che vada per forza di pari passo con la volontà di investire.
Può darsi di sì, può darsi di no.
Al Milan farebbe comodo un accordo meno stringente con l'UEFA (e perfino una guerra che porti allo scioglimento del FPF o alla Super Lega) sia prodigandosi in campagne acquiste dispendiose sia con un mercato a zero.

Il FPF amplifica i problemi, ma senza alterare più di tanto (al contrario dei luoghi comuni) le strategie di mercato.
 

iceman.

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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 11 gennaio, oggi in Uefa ci sarà il solo Gazidis. Non ci sarà Scaroni nè gli avvocati di Elliott. Si terrà un confronto tra le parti. Si parlerà di temi urgenti e l'AD cercherà di capire quelli che sono i margini di manovra sul mercato di gennaio. Gazidis poi ribadirà che il club rossonero vuole più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio.

Il MIlan non ha intenzione di fare guerre contro la Uefa. Ma andrà comunque al TAS, dove il ricorso potrebbe trasformarsi in nuove regole Uefa.

Gazidis non vuole la guerra alla Uefa e non cerca alleati per farla. Preferisce la diplomazia.

Anche Il Corriere della Sera conferma che il Milan non ha intenzione di fare nessuna guerra con la Uefa. Elliott vuole dialogare, restando all'interno delle regole vigenti. Il dialogo con l'Uefa proseguirà parallelamente al ricorso al TAS, che prenderà una decisione in 3-6 mesi. Il ricorso al TAS potrebbe portare ad uno sconto della multa.

Ma a che ora dovrebbe essere l'incontro?
Comunque avremo un assaggio delle capacità di Gazidis.
 

overlord

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Per me la presunta guerra all'UEFA non è che vada per forza di pari passo con la volontà di investire.
Può darsi di sì, può darsi di no.
Al Milan farebbe comodo un accordo meno stringente con l'UEFA (e perfino una guerra che porti allo scioglimento del FPF o alla Super Lega) sia prodigandosi in campagne acquiste dispendiose sia con un mercato a zero.

Il FPF amplifica i problemi, ma senza alterare più di tanto (al contrario dei luoghi comuni) le strategie di mercato.

Per me invece se non volessero investire basterebbe non fare ricorso alla sentenza propinando al tifoso qualche stupida scusa e poi ad ogni sessione di mercato trincerarsi dietro ai paletti del fpf.
Se porti avanti una battaglia al TAS, dispendiosa sia in termini economici che in termini di immagine del Milan e dei suoi rappresentanti attuali, lo fai perchè vuoi fare qualcosa di importante.
Oggi ovviamente non verrà deciso nulla formalmente ...ma secondo me ne uscirà qualche bozza di accordo ufficioso che consenta al milan qualche grado di libertà in più e alla uefa di non demolire subito il fpf. Incontrarsi per ribadire solamente quanto fatto finora mi sembra non abbia senso....
 
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Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 11 gennaio, oggi in Uefa ci sarà il solo Gazidis. Non ci sarà Scaroni nè gli avvocati di Elliott. Si terrà un confronto tra le parti. Si parlerà di temi urgenti e l'AD cercherà di capire quelli che sono i margini di manovra sul mercato di gennaio. Gazidis poi ribadirà che il club rossonero vuole più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio.

Il MIlan non ha intenzione di fare guerre contro la Uefa. Ma andrà comunque al TAS, dove il ricorso potrebbe trasformarsi in nuove regole Uefa.

Gazidis non vuole la guerra alla Uefa e non cerca alleati per farla. Preferisce la diplomazia.

Anche Il Corriere della Sera conferma che il Milan non ha intenzione di fare nessuna guerra con la Uefa. Elliott vuole dialogare, restando all'interno delle regole vigenti. Il dialogo con l'Uefa proseguirà parallelamente al ricorso al TAS, che prenderà una decisione in 3-6 mesi. Il ricorso al TAS potrebbe portare ad uno sconto della multa.

Decisione saggia.
Si combattono le guerre che puoi vincere, non quelle che ti portano alla rovina.
Bisogna capire che il Milan é isolato nella sua battaglia.
Il 95% delle societá concorda con la uefa che con le sue regole le ha portate a fare utili. Chi é critico (gli sceicchi, i turchi...) vorrebbero solo poter spendere senza controlli, non investire per svilupparsi.

Insomma forse solo l’Inter (che peró ormai é giá sulla china della crescita) condivide le nostre istanze.
Fare causa alla UEFA violerebbe la clausola compromissoria con probabile bando dalle competizioni, violare le regole idem.
Insomma rischiamo la scomparsa. Inoltre siamo uno contro tutti. É necessario cercare un compromesso condiviso, cercare di allargare il periodo di rientro e permettere operativitá in questo arco dii tempo, ci vorrá, pazienza, diplomazia e benevolenza da parte della UEFA.
 
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