Milan o Italia ?

Heaven

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L'emozione di vincere il mondiale non è paragonabile a nient'altro.

Tutta la vita l'Italia. Criticata e odiata da tutti fin quando le cose non vanno bene.
 

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L'emozione di vincere il mondiale non è paragonabile a nient'altro.

Tutta la vita l'Italia. Criticata e odiata da tutti fin quando le cose non vanno bene.

ne sei sicuro? la champions del 2003 sbattuta in faccia ai gobbi vale più di 10 titoli mondiali a mio parere
 

Heaven

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ne sei sicuro? la champions del 2003 sbattuta in faccia ai gobbi vale più di 10 titoli mondiali a mio parere


L'emozione del Mondiale è diversa, coinvolge tutta la nazione e tutto il mondo, viene disputata solo ogni 4 anni.
Io rivedendo le highlights del 2006 ancora mi emoziono tantissimo. Non posso dire la stessa cosa per altre competizioni
 
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L'emozione del Mondiale è diversa, coinvolge tutta la nazione e tutto il mondo, viene disputata solo ogni 4 anni.
Io rivedendo le highlights del 2006 ancora mi emoziono tantissimo. Non posso dire la stessa cosa per altre competizioni

Perfetto, anch'io la penso esattamente come te. Non per questo si intende sminuire la passione per il Milan e la gioia dovute alle sue vittorie però la Nazionale è un qualcosa che trascende l'ambito puramente sportivo!
 

ultràinside

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Il Milan è la MIA squadra del CUORE, mi è entrata dentro, ci penso, ci soffro , la vivo quotidianamente.
Sono italiano, tifo la nostra nazionale ma, no non riesco a provare le stesse emozioni che provo con il Milan.
Ognuno vive le proprie emozioni, ed è giusto così . :)
 

A.C Milan 1899

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Qua posso rispondere con cognizione di causa avendo, per motivi anagrafici, vissuto coscientemente tre finali mondiali della mia nazionale (1982, 1994 e 2006) con due vittorie e otto finali di Champions del Milan (1989,1990,1993,1994,1995,2003,2005,2007) con cinque vittorie.

E la risposta è che vincere un mondiale è incomparabile con qualsiasi altro tipo di vittoria. Non esiste confronto. Anche la sconfitta in finale nel ‘94 fu più dolorosa (anche per ciò che significava, visto che vincendo all’epoca saremmo diventati la nazionale più titolata in assoluto e ne ero consapevole) di qualsiasi sconfitta in finale di Champions, Istanbul inclusa.

Però questo vale solo per quanto riguarda il mondiale. Se dovessi scegliere tra vincere un europeo e una Champions avrei zero dubbi, tutta la vita la Champions del Milan.

Se devo fare una classifica delle varie competizioni sia per nazionali che per club, tenendo conto anche di manifestazioni che non esistono più, verrebbe fuori una cosa simile: mondiale>>>>Champions League>>>Europei>>>Coppa Intercontinentale (quella sì che era una roba seria, altroché la pagliacciata attuale, dovuta al progressivo impoverimento delle squadre di club sudamericane, un tempo non era così e anche le squadre di club brasiliane ed argentine avevano il potere economico di trattenere fior di talenti, il risultato erano squadre di club notevolissime e degne avversarie dei vincitori della Champions)>>>Scudetto>>>>Coppa UEFA/Coppa delle Coppe (la Coppa delle coppe era una manifestazione spesso snobbata ma che come livello competitivo non era inferiore alla UEFA)>>>Mondiale per club (che non vale un decimo della vecchia intercontinentale, visto il livello penoso delle squadre di club sudamericane odierne)>>>Supercoppa Europea>>>>Europa League (manifestazione che dovrebbe essere l’odierna versione della UEFA ma in realtà vale molto meno, essendoci quasi solo ciarpame in EL)>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Coppa Italia (non me ne è mai fregato nulla). Altro ciarpame come le supercoppe nazionali non merita nemmeno di essere menzionato.

Aggiungo poi che il mondiale e la Champions sono le uniche manifestazioni veramente globali, perché in entrambe ci giocano tutti i migliori giocatori del globo (visto che nelle migliori squadre di club europee ci sono anche tutti i migliori talenti extraeuropei), cosa che non si può dire degli europei. Il mondiale però ha una mistica superiore, è la manifestazione dove i grandi del calcio si consacrano per davvero anche perché essendoci meno amalgama di squadra conta molto di più l’estro individuale e le giocate del singolo di quanto conti un sistema ben oliato come può essere nei clubs, inoltre una vittoria della nazionale è veramente solo il frutto della competenza di un paese nel produrre talento, visto che in nazionale non puoi comprare i giocatori e quindi conta davvero solo l’essere in grado di sfornare grandi giocatori (anche perché se ci fossero dinamiche anche solo lontanamente paragonabili a quelle dei clubs odierni, una nazione di 4 milioni di abitanti come la Croazia non sarebbe mai e poi mai arrivata in finale nel 2018 e in semifinale nel ‘98 , e per la cronaca la Croazia ha raggiunto lo stesso numero di finali e semifinali mondiali della Spagna, con la differenza che la Spagna un mondiale l’ha vinto, però rende l’idea credo), e l’emozione di una vittoria mondiale non è paragonabile con altro.

Per queste ragioni una vittoria del mondiale è più importante ed epica di una vittoria in Champions, ma come dicevo altrettanto non si può dire dell’europeo, a mio giudizio, e anche le due sconfitte in finale ad Euro 2000 ed Euro 2012 le ho vissute decisamente meglio della terribile finale di Pasadena (che per me è stata la peggiore sconfitta che io abbia mai subito) e di quelle di Monaco di Baviera, Vienna e Istanbul.
 

Fabry_cekko

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Qua posso rispondere con cognizione di causa avendo, per motivi anagrafici, vissuto coscientemente tre finali mondiali della mia nazionale (1982, 1994 e 2006) con due vittorie e otto finali di Champions del Milan (1989,1990,1993,1994,1995,2003,2005,2007) con cinque vittorie.

E la risposta è che vincere un mondiale è incomparabile con qualsiasi altro tipo di vittoria. Non esiste confronto. Anche la sconfitta in finale nel ‘94 fu più dolorosa (anche per ciò che significava, visto che vincendo all’epoca saremmo diventati la nazionale più titolata in assoluto e ne ero consapevole) di qualsiasi sconfitta in finale di Champions, Istanbul inclusa.

Però questo vale solo per quanto riguarda il mondiale. Se dovessi scegliere tra vincere un europeo e una Champions avrei zero dubbi, tutta la vita la Champions del Milan.

Se devo fare una classifica delle varie competizioni sia per nazionali che per club, tenendo conto anche di manifestazioni che non esistono più, verrebbe fuori una cosa simile: mondiale>>>>Champions League>>>Europei>>>Coppa Intercontinentale (quella sì che era una roba seria, altroché la pagliacciata attuale, dovuta al progressivo impoverimento delle squadre di club sudamericane, un tempo non era così e anche le squadre di club brasiliane ed argentine avevano il potere economico di trattenere fior di talenti, il risultato erano squadre di club notevolissime e degne avversarie dei vincitori della Champions)>>>Scudetto>>>>Coppa UEFA/Coppa delle Coppe (la Coppa delle coppe era una manifestazione spesso snobbata ma che come livello competitivo non era inferiore alla UEFA)>>>Mondiale per club (che non vale un decimo della vecchia intercontinentale, visto il livello penoso delle squadre di club sudamericane odierne)>>>Supercoppa Europea>>>>Europa League (manifestazione che dovrebbe essere l’odierna versione della UEFA ma in realtà vale molto meno, essendoci quasi solo ciarpame in EL)>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Coppa Italia (non me ne è mai fregato nulla). Altro ciarpame come le supercoppe nazionali non merita nemmeno di essere menzionato.

Aggiungo poi che il mondiale e la Champions sono le uniche manifestazioni veramente globali, perché in entrambe ci giocano tutti i migliori giocatori del globo (visto che nelle migliori squadre di club europee ci sono anche tutti i migliori talenti extraeuropei), cosa che non si può dire degli europei. Il mondiale però ha una mistica superiore, è la manifestazione dove i grandi del calcio si consacrano per davvero anche perché essendoci meno amalgama di squadra conta molto di più l’estro individuale e le giocate del singolo di quanto conti un sistema ben oliato come può essere nei clubs, inoltre una vittoria della nazionale è veramente solo il frutto della competenza di un paese nel produrre talento, visto che in nazionale non puoi comprare i giocatori e quindi conta davvero solo l’essere in grado di sfornare grandi giocatori (anche perché se ci fossero dinamiche anche solo lontanamente paragonabili a quelle dei clubs odierni, una nazione di 4 milioni di abitanti come la Croazia non sarebbe mai e poi mai arrivata in finale nel 2018 e in semifinale nel ‘98 , e per la cronaca la Croazia ha raggiunto lo stesso numero di finali e semifinali mondiali della Spagna, con la differenza che la Spagna un mondiale l’ha vinto, però rende l’idea credo), e l’emozione di una vittoria mondiale non è paragonabile con altro.

Per queste ragioni una vittoria del mondiale è più importante ed epica di una vittoria in Champions, ma come dicevo altrettanto non si può dire dell’europeo, a mio giudizio, e anche le due sconfitte in finale ad Euro 2000 ed Euro 2012 le ho vissute decisamente meglio della terribile finale di Pasadena (che per me è stata la peggiore sconfitta che io abbia mai subito; e di quelle di Monaco di Baviera, Vienna e Istanbul.

Concordo. Il mondiale è la competizione per eccellenza, è sacro. Unisce per una volta tutta la nazione, i giocatori si trovano spesso con compagni diversi, la pressione è immensa. Dopo metto la Champions, poi gli Europei e infine lo scudetto.
 
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Qua posso rispondere con cognizione di causa avendo, per motivi anagrafici, vissuto coscientemente tre finali mondiali della mia nazionale (1982, 1994 e 2006) con due vittorie e otto finali di Champions del Milan (1989,1990,1993,1994,1995,2003,2005,2007) con cinque vittorie.

E la risposta è che vincere un mondiale è incomparabile con qualsiasi altro tipo di vittoria. Non esiste confronto. Anche la sconfitta in finale nel ‘94 fu più dolorosa (anche per ciò che significava, visto che vincendo all’epoca saremmo diventati la nazionale più titolata in assoluto e ne ero consapevole) di qualsiasi sconfitta in finale di Champions, Istanbul inclusa.

Però questo vale solo per quanto riguarda il mondiale. Se dovessi scegliere tra vincere un europeo e una Champions avrei zero dubbi, tutta la vita la Champions del Milan.

Se devo fare una classifica delle varie competizioni sia per nazionali che per club, tenendo conto anche di manifestazioni che non esistono più, verrebbe fuori una cosa simile: mondiale>>>>Champions League>>>Europei>>>Coppa Intercontinentale (quella sì che era una roba seria, altroché la pagliacciata attuale, dovuta al progressivo impoverimento delle squadre di club sudamericane, un tempo non era così e anche le squadre di club brasiliane ed argentine avevano il potere economico di trattenere fior di talenti, il risultato erano squadre di club notevolissime e degne avversarie dei vincitori della Champions)>>>Scudetto>>>>Coppa UEFA/Coppa delle Coppe (la Coppa delle coppe era una manifestazione spesso snobbata ma che come livello competitivo non era inferiore alla UEFA)>>>Mondiale per club (che non vale un decimo della vecchia intercontinentale, visto il livello penoso delle squadre di club sudamericane odierne)>>>Supercoppa Europea>>>>Europa League (manifestazione che dovrebbe essere l’odierna versione della UEFA ma in realtà vale molto meno, essendoci quasi solo ciarpame in EL)>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>Coppa Italia (non me ne è mai fregato nulla). Altro ciarpame come le supercoppe nazionali non merita nemmeno di essere menzionato.

Aggiungo poi che il mondiale e la Champions sono le uniche manifestazioni veramente globali, perché in entrambe ci giocano tutti i migliori giocatori del globo (visto che nelle migliori squadre di club europee ci sono anche tutti i migliori talenti extraeuropei), cosa che non si può dire degli europei. Il mondiale però ha una mistica superiore, è la manifestazione dove i grandi del calcio si consacrano per davvero anche perché essendoci meno amalgama di squadra conta molto di più l’estro individuale e le giocate del singolo di quanto conti un sistema ben oliato come può essere nei clubs, inoltre una vittoria della nazionale è veramente solo il frutto della competenza di un paese nel produrre talento, visto che in nazionale non puoi comprare i giocatori e quindi conta davvero solo l’essere in grado di sfornare grandi giocatori (anche perché se ci fossero dinamiche anche solo lontanamente paragonabili a quelle dei clubs odierni, una nazione di 4 milioni di abitanti come la Croazia non sarebbe mai e poi mai arrivata in finale nel 2018 e in semifinale nel ‘98 , e per la cronaca la Croazia ha raggiunto lo stesso numero di finali e semifinali mondiali della Spagna, con la differenza che la Spagna un mondiale l’ha vinto, però rende l’idea credo), e l’emozione di una vittoria mondiale non è paragonabile con altro.

Per queste ragioni una vittoria del mondiale è più importante ed epica di una vittoria in Champions, ma come dicevo altrettanto non si può dire dell’europeo, a mio giudizio, e anche le due sconfitte in finale ad Euro 2000 ed Euro 2012 le ho vissute decisamente meglio della terribile finale di Pasadena (che per me è stata la peggiore sconfitta che io abbia mai subito; e di quelle di Monaco di Baviera, Vienna e Istanbul.

Bellissimo post. Per me la Nazionale è qualcosa di unico, anche Malta-Italia è una partita che non vorrei mai perdermi: ho sempre preferito le competizioni internazionali a quelle in cui partecipano i club. Vero che i Mondiali hanno un fascino incredibile e da questo punto di vista superano gli Europei - anche la sensazione che ti danno è diversa, l’atmosfera è più elettrizzante: personalmente, però, preferisco gli Europei per qualità delle squadre che partecipano e per il fatto che sento più la rivalità con Francesi e Tedeschi che con Brasiliani e Argentini.
 

A.C Milan 1899

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Bellissimo post. Per me la Nazionale è qualcosa di unico, anche Malta-Italia è una partita che non vorrei mai perdermi: ho sempre preferito le competizioni internazionali a quelle in cui partecipano i club. Vero che i Mondiali hanno un fascino incredibile e da questo punto di vista superano gli Europei - anche la sensazione che ti danno è diversa, l’atmosfera è più elettrizzante: personalmente, però, preferisco gli Europei per qualità delle squadre che partecipano e per il fatto che sento più la rivalità con Francesi e Tedeschi che con Brasiliani e Argentini.

Ti ringrazio.

Beh ma pure ai mondiali ci sono francesi e tedeschi (e anzi, le sfide che hanno fatto la storia tra noi e i crucchi sono tutte ai mondiali) solo che oltre alle compagini europee ci sono anche Brasile e Argentina, capisco quello che dici e magari è vero che c’è meno rivalità con loro però sono le due big sudamericane sono due nazionali che hanno fatto la storia del calcio e per me un torneo dove oltre alle big europee sono presenti anche loro sarà sempre incomparabile con un torneo dove ci sono solo europee.

Il 1994 a Pasedena per me è stata la partita più terribile che io abbia mai vissuto, come tensione e tutto, perché ero consapevole che lì si stava scrivendo la storia e che si stava decidendo quale sarebbe stata (perlomeno per i successivi 30/40 anni, visto che non sappiamo cosa accadrà in futuro) LA nazionale. E infatti... se avessimo vinto quel mondiale saremmo andati a 4 in solitaria e pure ora saremmo a 5 coi brasiliani appaiati coi crucchi a 4 mondiali e noi a 5 in solitaria per l’appunto, insomma saremmo la nazionale più importante. Infatti perdere quel mondiale per me è stato terribile anche per questa ragione. Era un’occasione unica. Anche perché quel Brasile era battibilissimo (a differenza di quello del ‘70, che era la squadra più forte di tutti i tempi secondo me, e lo dico sia parlando di nazionali che di club), ed i più forti del mondiale eravamo noi senza dubbio, quel Brasile a parte Romario non era un granché.

Infatti col Brasile non c’è l’antipatia che c’è con francesi e crucchi ma a livello puramente sportivo (coi crucchi e mangiarane invece va oltre questo) la rivalità con loro la sento tantissimo, e darei non so cosa per superarli in mondiali vinti.

Comunque capisco anche quello che dici.

Concordo. Il mondiale è la competizione per eccellenza, è sacro. Unisce per una volta tutta la nazione, i giocatori si trovano spesso con compagni diversi, la pressione è immensa. Dopo metto la Champions, poi gli Europei e infine lo scudetto.

Esatto. Va detto che il discorso Champions>>>Europei vale soprattutto oggi, perché un tempo non c’era la concentrazione di tutti i migliori talenti sudamericani nelle squadre di club europee come nei tempi odierni (che di fatto hanno reso la Champions una competizione “mondiale”, essendoci tutti i migliori giocatori che partecipano ad essa, un tempo questa cosa, cioè la presenza di tutti i talenti in una sola competizione, era caratteristica solo dei mondiali, pensiamo a Pelè e Garrincha, ma potrei nominare molti altri giocatori leggendari che non hanno mai giocato in Europa). Infatti fino agli anni ‘90 se non sbaglio i club sudamericani erano addirittura in vantaggio su quelli europei per quanto riguarda le vittorie in intercontinentale, poi con l’abolizione della regola dei tre stranieri è stato distrutto tutto e i club europei hanno potuto dare sfogo a tutta la loro prepotenza economica, riducendo i club sudamericani ad essere delle squadrette che farebbero anche a meno di presentarsi contro le europee (infatti il “mondiale per club” è una farsa che vale poco più della Coppa Italia, per me), e la Libertadores, un torneo che un tempo come qualità era sullo stesso piano della Coppa Campioni, se non anche superiore in certe annate (e ripeto, i risultati delle coppe intercontinentali fino agli anni ‘90, con i club sudamericani in vantaggio, lo conferma), è stato ridotto ad essere un torneo poco più che parrocchiale per contenuti tecnici, anche se l’atmosfera rimane qualcosa di unico.

Quando dico che il denaro e la prepotenza del medesimo ha distrutto questo sport non faccio retorica da quattro soldi, ahimè, dico (purtroppo) una verità (ed è la ragione per la quale scrivo che spero che il Covid-19 dia una grande ridimensionata a tutto, perché questo, perlomeno a livello di club, non è più uno sport, è solo business ormai).

P.s: comunque per gli appassionati segnalo Footballia.net. Oltre ad esserci tantissime partite complete del Milan (sia italiane che europee, comprese le nostre prime due finali di Coppa) e di altri grandi club, ci sono anche tutte, e dico tutte, le partite dei mondiali dal 1966 in poi (e pure tante partite del ‘58 e del ‘62, per quelli prima invece tocca rifarsi agli highlights quando ci sono :asd:). Create l’account poi digitate su google “Footballia.net World Cup matches”, oppure se vi interessano solo partite dell’Italia “Footballia.net Italy” e “Footballia.net A.C Milan” e vi si apre un mondo.
 
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