Milan: nella cordata di Sonny Wu c'è anche Kweichow Moutai.

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robs91

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Ultime da Campopiano sul suo profilo FB: il Milan è ad un passo dalla storia. Però adesso devono raccontarci chi la farà. Sono passati tre mesi dal mio primo articolo. Da quel giorno sono accaduti tanti fatti, ma quella storia che sembrava una invenzione è tutta vera: Fininvest e Galatioto stanno trattando la cessione del Milan al consorzio cinese. Le ipotesi in ballo sono due: 80% subito + 20% nei prossimi due anni, oppure il 100% subito. E fin qui nulla quaestio. Adesso però che siamo ad un punto di svolta mi sento di raccogliere il pensiero e l'ansia di tutti i tifosi rossoneri. Provo a fare un riassunto di questa storia per chiarire le idee al popolo rossonero: Gancikoff fiuta l'affare dopo che Fininvest ha dato mandato alla banca Lazard di vendere il Milan. Tutto accade un anno e mezzo fa. Da quel giorno Gancikoff si attiva per cercare investitori nel terreno più fertile possibile: la Cina. E lo fa con l'aiuto del suo maestro e mentore, ossia Galatioto. Parte una operazione finanziaria molto ambiziosa stroncata però dall'arrivo di Mr Bee e da quello che i tifosi preferiscono dimenticare. Ma il duo Galatioto-Gancikoff rimane nell'ombra e torna alla carica nei primi mesi di questo 2016.
La voglia di scalare il Milan è tanta e viene quindi impostata una operazione nei minimi dettagli che ho avuto la fortuna di raccontare.
Gli advisor presentano quindi a Fininvest un piano industriale ambizioso: creare un fondo che raccolga investitori molto potenti e dedicarlo all'acquisto di una società veicolo da quotare in un secondo momento sulla borsa di Honk Kong. Fondo da 1 miliardo ma qualcuno dice anche 1,5. I tifosi quindi sobbalzano. Ma le scadenze diventano rinvii, ci si mette anche l'operazione al cuore di SB, e nel frattempo l'Inter viene acquistata senza tanti fronzoli dal Suning. Intanto spuntano fuori diversi nomi: Robin li, Jack Ma, Alibaba, Moutai, Tencent, Whampoa, Baidu diventano i miei compagni di viaggio immaginari. Le indiscrezioni si susseguono.
E veniamo quindi ai giorni nostri, con il nome di Sonny Wu uscito da pochissimo tempo. I dubbi che SB volesse cedere in questi mesi sono stati legittimi, ma Gancikoff gli ha presentato una lista di 8 soggetti di altissimo spessore. E lo stesso SB ha dichiarato di essere rimasto colpito da due di loro con patrimoni altissimi, nonché da partecipazioni statali.
Bene, i pezzi si incastrano ma il puzzle non è chiaro: siamo nel campo delle rinnovabili (prima indiscrezione); abbiamo il fondo, il GSR (anche se ultimamente è arrivata smentita anche su questo). E abbiamo due nomi: Wu e Zheng che non fanno sognare i tifosi del Milan. E che più che altro sembrano i gestori sponda cinese per l'acquisto del club. Che magari firmeranno il preliminare con Fininvest. Ma che di certo assomigliano molto di più a due advisor finanziari che a 2 tycoon dalle infinite risorse economiche. E si ha come la sensazione che Galatioto e Gancikoff abbiano in Wu l'aggancio giusto per trovare gli investitori cinesi.
Ma che la TV di Stato cinese urli il nome di Robin Li conta poco se lo stesso non conferma. Così come se si tira in mezzo Moutai.
Che qualche colosso possa far parte di questo affare conta poco se non è nelle carte. Anche perché anche io so benissimo che a Robin Li basterebbe uno schiocco di dita per comprarsi il Milan. Ormai non è più una questione di fiducia ma di chiarezza.
Se Fininvest e Galatioto chiuderanno questa operazione, dovranno dirci le cose come stanno. Anche perché sulla strada che porta al closing c'è l'antitrust. Le alternative per me sono due: o siamo di fronte alla più grande operazione finanziaria calcistica degli ultimi anni creata ad arte per poterne ricavare un margine in una futura cessione ad altri acquirenti; o siamo di fronte alla storia. Alla storia del Milan. Ma qualcuno ci dica chi è che la scriverà.
Come ho scritto ieri,tutto cio' che ruota attorno al Milan è sempre poco limpido.Non esiste trasparenza.Anche gli ottimisti sulla cessione devono accettare che i dubbi sono legittimi,a maggior ragione visti i numerosi precedenti negativi.
 

Chrissonero

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Pasquale ha compiuto un lavoro enorme e con questo articolo ha chiarito anche i retroscena dell'affare.
Quello che poteva fare lo ha fatto. Adesso tocca a Fininvest e Galatioto: devono dirci chi ci sta acquistando. Il segreto è durato fin troppo. E come dice qualcun altro, non stiamo parlando della sopravvivenza dell'umanità. Alle firme del preliminare devono dirci tutto, altrimenti anche loro rischiano una pessima figura.

Ecco! La pazienza è finita!!
 

Louis Gara

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Ultime da Campopiano sul suo profilo FB: il Milan è ad un passo dalla storia. Però adesso devono raccontarci chi la farà. Sono passati tre mesi dal mio primo articolo. Da quel giorno sono accaduti tanti fatti, ma quella storia che sembrava una invenzione è tutta vera: Fininvest e Galatioto stanno trattando la cessione del Milan al consorzio cinese. Le ipotesi in ballo sono due: 80% subito + 20% nei prossimi due anni, oppure il 100% subito. E fin qui nulla quaestio. Adesso però che siamo ad un punto di svolta mi sento di raccogliere il pensiero e l'ansia di tutti i tifosi rossoneri. Provo a fare un riassunto di questa storia per chiarire le idee al popolo rossonero: Gancikoff fiuta l'affare dopo che Fininvest ha dato mandato alla banca Lazard di vendere il Milan. Tutto accade un anno e mezzo fa. Da quel giorno Gancikoff si attiva per cercare investitori nel terreno più fertile possibile: la Cina. E lo fa con l'aiuto del suo maestro e mentore, ossia Galatioto. Parte una operazione finanziaria molto ambiziosa stroncata però dall'arrivo di Mr Bee e da quello che i tifosi preferiscono dimenticare. Ma il duo Galatioto-Gancikoff rimane nell'ombra e torna alla carica nei primi mesi di questo 2016.
La voglia di scalare il Milan è tanta e viene quindi impostata una operazione nei minimi dettagli che ho avuto la fortuna di raccontare.
Gli advisor presentano quindi a Fininvest un piano industriale ambizioso: creare un fondo che raccolga investitori molto potenti e dedicarlo all'acquisto di una società veicolo da quotare in un secondo momento sulla borsa di Honk Kong. Fondo da 1 miliardo ma qualcuno dice anche 1,5. I tifosi quindi sobbalzano. Ma le scadenze diventano rinvii, ci si mette anche l'operazione al cuore di SB, e nel frattempo l'Inter viene acquistata senza tanti fronzoli dal Suning. Intanto spuntano fuori diversi nomi: Robin li, Jack Ma, Alibaba, Moutai, Tencent, Whampoa, Baidu diventano i miei compagni di viaggio immaginari. Le indiscrezioni si susseguono.
E veniamo quindi ai giorni nostri, con il nome di Sonny Wu uscito da pochissimo tempo. I dubbi che SB volesse cedere in questi mesi sono stati legittimi, ma Gancikoff gli ha presentato una lista di 8 soggetti di altissimo spessore. E lo stesso SB ha dichiarato di essere rimasto colpito da due di loro con patrimoni altissimi, nonché da partecipazioni statali.
Bene, i pezzi si incastrano ma il puzzle non è chiaro: siamo nel campo delle rinnovabili (prima indiscrezione); abbiamo il fondo, il GSR (anche se ultimamente è arrivata smentita anche su questo). E abbiamo due nomi: Wu e Zheng che non fanno sognare i tifosi del Milan. E che più che altro sembrano i gestori sponda cinese per l'acquisto del club. Che magari firmeranno il preliminare con Fininvest. Ma che di certo assomigliano molto di più a due advisor finanziari che a 2 tycoon dalle infinite risorse economiche. E si ha come la sensazione che Galatioto e Gancikoff abbiano in Wu l'aggancio giusto per trovare gli investitori cinesi.
Ma che la TV di Stato cinese urli il nome di Robin Li conta poco se lo stesso non conferma. Così come se si tira in mezzo Moutai.
Che qualche colosso possa far parte di questo affare conta poco se non è nelle carte. Anche perché anche io so benissimo che a Robin Li basterebbe uno schiocco di dita per comprarsi il Milan. Ormai non è più una questione di fiducia ma di chiarezza.
Se Fininvest e Galatioto chiuderanno questa operazione, dovranno dirci le cose come stanno. Anche perché sulla strada che porta al closing c'è l'antitrust. Le alternative per me sono due: o siamo di fronte alla più grande operazione finanziaria calcistica degli ultimi anni creata ad arte per poterne ricavare un margine in una futura cessione ad altri acquirenti; o siamo di fronte alla storia. Alla storia del Milan. Ma qualcuno ci dica chi è che la scriverà.

Finalmente un pezzo che apprezzo... era ora che dicesse che pure lui ormai non sa chi ci sta dietro. Queste riscostruzioni che si fanno e si leggono da mesi hanno portato solo a voli pindarici. E soprattutto la finiamo con sta storia che l'anonimato è garanzia della bontà dell'affare, sta diventando grottesco. Bravo Pasquale.
 
C

Crox93

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Ultime da Campopiano sul suo profilo FB: il Milan è ad un passo dalla storia. Però adesso devono raccontarci chi la farà. Sono passati tre mesi dal mio primo articolo. Da quel giorno sono accaduti tanti fatti, ma quella storia che sembrava una invenzione è tutta vera: Fininvest e Galatioto stanno trattando la cessione del Milan al consorzio cinese. Le ipotesi in ballo sono due: 80% subito + 20% nei prossimi due anni, oppure il 100% subito. E fin qui nulla quaestio. Adesso però che siamo ad un punto di svolta mi sento di raccogliere il pensiero e l'ansia di tutti i tifosi rossoneri. Provo a fare un riassunto di questa storia per chiarire le idee al popolo rossonero: Gancikoff fiuta l'affare dopo che Fininvest ha dato mandato alla banca Lazard di vendere il Milan. Tutto accade un anno e mezzo fa. Da quel giorno Gancikoff si attiva per cercare investitori nel terreno più fertile possibile: la Cina. E lo fa con l'aiuto del suo maestro e mentore, ossia Galatioto. Parte una operazione finanziaria molto ambiziosa stroncata però dall'arrivo di Mr Bee e da quello che i tifosi preferiscono dimenticare. Ma il duo Galatioto-Gancikoff rimane nell'ombra e torna alla carica nei primi mesi di questo 2016.
La voglia di scalare il Milan è tanta e viene quindi impostata una operazione nei minimi dettagli che ho avuto la fortuna di raccontare.
Gli advisor presentano quindi a Fininvest un piano industriale ambizioso: creare un fondo che raccolga investitori molto potenti e dedicarlo all'acquisto di una società veicolo da quotare in un secondo momento sulla borsa di Honk Kong. Fondo da 1 miliardo ma qualcuno dice anche 1,5. I tifosi quindi sobbalzano. Ma le scadenze diventano rinvii, ci si mette anche l'operazione al cuore di SB, e nel frattempo l'Inter viene acquistata senza tanti fronzoli dal Suning. Intanto spuntano fuori diversi nomi: Robin li, Jack Ma, Alibaba, Moutai, Tencent, Whampoa, Baidu diventano i miei compagni di viaggio immaginari. Le indiscrezioni si susseguono.
E veniamo quindi ai giorni nostri, con il nome di Sonny Wu uscito da pochissimo tempo. I dubbi che SB volesse cedere in questi mesi sono stati legittimi, ma Gancikoff gli ha presentato una lista di 8 soggetti di altissimo spessore. E lo stesso SB ha dichiarato di essere rimasto colpito da due di loro con patrimoni altissimi, nonché da partecipazioni statali.
Bene, i pezzi si incastrano ma il puzzle non è chiaro: siamo nel campo delle rinnovabili (prima indiscrezione); abbiamo il fondo, il GSR (anche se ultimamente è arrivata smentita anche su questo). E abbiamo due nomi: Wu e Zheng che non fanno sognare i tifosi del Milan. E che più che altro sembrano i gestori sponda cinese per l'acquisto del club. Che magari firmeranno il preliminare con Fininvest. Ma che di certo assomigliano molto di più a due advisor finanziari che a 2 tycoon dalle infinite risorse economiche. E si ha come la sensazione che Galatioto e Gancikoff abbiano in Wu l'aggancio giusto per trovare gli investitori cinesi.
Ma che la TV di Stato cinese urli il nome di Robin Li conta poco se lo stesso non conferma. Così come se si tira in mezzo Moutai.
Che qualche colosso possa far parte di questo affare conta poco se non è nelle carte. Anche perché anche io so benissimo che a Robin Li basterebbe uno schiocco di dita per comprarsi il Milan. Ormai non è più una questione di fiducia ma di chiarezza.
Se Fininvest e Galatioto chiuderanno questa operazione, dovranno dirci le cose come stanno. Anche perché sulla strada che porta al closing c'è l'antitrust. Le alternative per me sono due: o siamo di fronte alla più grande operazione finanziaria calcistica degli ultimi anni creata ad arte per poterne ricavare un margine in una futura cessione ad altri acquirenti; o siamo di fronte alla storia. Alla storia del Milan. Ma qualcuno ci dica chi è che la scriverà.

Bel riassuntino e quindi? Ne sappiamo come prima, cioè che oggi ci compra lo Stato cinese ma domani no.
 
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Finalmente un pezzo che apprezzo... era ora che dicesse che pure lui ormai non sa chi ci sta dietro. Queste riscostruzioni che si fanno e si leggono da mesi hanno portato solo a voli pindarici. E soprattutto la finiamo con sta storia che l'anonimato è garanzia della bontà dell'affare, sta diventando grottesco. Bravo Pasquale.

tutti questi nomi li ha fatti lui spesso....ha giurato e spergiurato che c'era Evergrande ad esempio.....inoltre che non sa più nulla lo avevamo capito tutti da tempo ormai quindi questa "ammissione" non è cosi eroica......è un po come le dimissioni di Brocchi...2 giorni prima della fine del contratto!:D
 

Aron

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tutti questi nomi li ha fatti lui spesso....ha giurato e spergiurato che c'era Evergrande ad esempio.....inoltre che non sa più nulla lo avevamo capito tutti da tempo ormai quindi questa "ammissione" non è cosi eroica......è un po come le dimissioni di Brocchi...2 giorni prima della fine del contratto!:D

Evergrande risulta a diverse fonti (ad esempio Carlo Festa), con l'unico dubbio sul peso effettivo della loro compartecipazione.
 

Devil

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"o siamo di fronte alla più grande operazione finanziaria calcistica degli ultimi anni creata ad arte per poterne ricavare un margine in una futura cessione ad altri acquirenti"

In altre parole una cordata di Thoir :troll: per citare il vecchio Confalonieri: "piangiamo và"
 

Aron

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Come ho scritto ieri,tutto cio' che ruota attorno al Milan è sempre poco limpido.Non esiste trasparenza.Anche gli ottimisti sulla cessione devono accettare che i dubbi sono legittimi,a maggior ragione visti i numerosi precedenti negativi.

Si può discutere se il Milan sarà effettivamente ceduto oppure no.

Avere dubbi sugli acquirenti è una preoccupazione eccessiva. :)

A dissipare i dubbi ci sono sia Galatioto, una persona affidabilissima, e lo stesso Stato cinese. Il governo cinese non ha mai smentito ufficialmente la sua partecipazione all'acquisto del club. Considerando che parliamo di uno Stato, sarebbe stato doveroso smentire in assenza di contratti ufficiali.
 

robs91

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Si può discutere se il Milan sarà effettivamente ceduto oppure no.

Avere dubbi sugli acquirenti è una preoccupazione eccessiva. :)

A dissipare i dubbi ci sono sia Galatioto, una persona affidabilissima, e lo stesso Stato cinese. Il governo cinese non ha mai smentito ufficialmente la sua partecipazione all'acquisto del club. Considerando che parliamo di uno Stato, sarebbe stato doveroso smentire in assenza di contratti ufficiali.
Maddai uno Stato non puo' acquistare una squadra di calcio,basta con questa suggestione.Il governo cinese non deve smentire assolutamente nulla.
 
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