Totalmente condivisibile. L'unico argomento che attribuirei alla scelta di Montella di insistere su un modulo sofisticato ed impegnativo come il "suo" 433 è quello di voler continuare ad inculcare a determinati giocatori i principi base di questo modello di gioco, che pensa di migliorare dopo il mercato di gennaio con l'inserimento dei giocatori che egli ritiene ancora mancanti alle sue esigenze, così che essi al proprio arrivo trovino già pronto e collaudato un sistema nel quale esaltare al meglio le proprie caratteristiche. E' un scelta ardita e rischiosa, che costerà con ogni probabilità qualche punto in più rispetto ad una opzione più conservativa, ma non priva di senso: lo abbiamo sempre detto, la squadra che ha iniziato la stagione non sarà quella che la terminerà. Strano, ma normale, in questa età di passaggio, in tutti i sensi.
E secondo me Montella dovrebbe proseguire per la sua strada a mo' di rullo compressore.
Il gioco che predilige è quello, con gli interpreti adatti è pure un bel gioco (senza la "u"), se (e sottolineo se come faceva Mina) a gennaio gli arriveranno i giocatori con le caratteristiche essenziali, come fai notare giustamente tu, si inserirebbero in spazi preparati ad hoc...
a quel punto dovrebbe diventare un piacere (finalmente!) veder giocare il Milan...
Certo, lo scotto da pagare è l'inevitabile perdita per strada di punti e posizioni in classifica.
E sappiamo bene quanto la maggior parte dei tifosi sia poco paziente, complici giornali, giornalisti e giornalai, tifosi di altre squadre, annate disastrose pregresse, e quant'altro.
Una strada disseminata di mine ci attende, alcune nascoste, altre ben in evidenza, che purtroppo con i giocatori che ci ritroviamo, saremo costretti spesso a percorrere ad occhi bendati