Menez mi pare sia stato il più grande equivoco della scorsa stagione, perché la massimizzazione del suo rendimento e del suo protagonismo è andata di pari passo con la minimizzazione del gioco di squadra e soprattutto della valorizzazione dei giocatori attorno a lui.
Nessuno mi toglie dalla mente, e la sua carriera parla chiarissimo in merito, che Menez poteva apparire così fondamentale solo in una squadra destrutturata senza schemi offensivi che non a caso ha vissuto nella mediocrità più cupa ed ha raggiunto una posizione mediocre di classifica.
Se tutti i giocatori che facevano parte del reparto offensivo facevano schifo a prescindere, più che pensare che fossero realmente schifosi mi viene il dubbio che non fosse facile interagire col francese.
Senza contare l'assoluto ridimensionamento che andrebbe fatto sui suoi 16 gol stagionali, perché intanto la metà è arrivata su calci di rigore (bisogna metterli, per carità, ma sempre di rigori si parla) e quindi 8 gol su azione giocando per buona parte della stagione come unico riferimento offensivo ed in funzione del suo attacco agli spazi palla al piede o in ripartenza, è tutt'altro che una cifra eclatante.
Mettiamoci che ha 28 anni, un carattere sospetto, un linguaggio del corpo indolente, un ruolo indecifrabile nel nuovo scacchiere ed una fase difensiva che solo Balotelli era in grado di rendere più irritante, condiamo il tutto con la più meravigliosa plusvalenza degli ultimi anni di Milan dopo i tre tenori, ed ecco che fosse per me accetterei senza nemmeno entrare in trattativa anche un'offerta da 10 milioni.
Con 15 passo direttamente alla commozione.