Se il dirigente di riferimento per l'allenatore in questione propone un operato "passivo" allora l'allenatore in questione viene lasciato "comandare", quindi parlo di conferenze stampa ridicole, gestione dello spogliatoio pessima, solite cose viste peraltro già quest'anno.
E il dirigente in questione viene messo in secondo piano dall'AD in questione che passa come il boia di turno, quest'anno abbiamo avuto Gattuso in cui Leo non ha mai creduto, Maldini messo a fare da spalla che nel momento più buio se n'è andato in vacanza (in generale la sua presenza non si è mai "toccata con mano") e poi Aivan che ha una visione del calcio molto british, visione del calcio che in Italia in generale non porta mai a niente soprattutto se hai un dirigente "latino" come Leo e lo stagista Paolo, a me è sempre parsa una squadra per niente compatta, quasi senza senso, il tutto devastato da una gestione da parte di Gattuso molto provinciale e ridicola, perchè alla fine della fiera quando lo hanno bacchettato gli hanno fatto la formazione e lui se l'è presa perché ha capito di aver sbagliato lavoro e la sua immagine era appunto solo immagine.
Qualcuno dovrà saltare, vi dirò, io se devo far fuori qualcuno non farei fuori Leo ma Paolo, altro che, alla fine cosa ha imparato? non ha il piglio di Leo e Leo dovrebbe avere più potere decisionale in tutto ciò che riguarda il mercato, il campo, giocatori, allenatore, cose che Gazidis si deve guardare bene dal decidere.
La base deve essere l'allenatore, il prossimo allenatore dovrà avere una presenza talmente forte da non permettere che la sua immagine venga oscurata da quelli che sono i poteri dei dirigenti a lui superiori, è un giochino difficile da comprendere ma al Milan funziona così, o ce la fai o vieni mangiato vivo come Gattuso.