Milan: la cessione del club si avvicina sempre di più.

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Il Re dell'Est

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La GdS dello Sport, a firma Pasotto e Laudisa, conferma le notizie uscite nella giornata di ieri: la cessione del Milan avanza spedita. Sarà la volta buona? Non sembra ma è passato un anno da quando spuntò Bee. Oggi con lui è finito tutto in alto mare. L'economia e la borsa cinese hanno tirato diversi colpi bassi al broker thailandese. La dead line che Fininvest gli ha concesso scade a fine maggio.
Ecco perché in un contesto simile ha avuto gioco facile chi ha provato a inserirsi in corsa. D'altronde qualche mese fa era stato lo stesso Berlusconi a confermare l'interesse di altri soggetti. Ed effettivamente adesso uno di questi si trova in pole position. E' la famigerata cordata cino-americana, dove l'investitore è cinese e l'advisor scelto dal Milan è americano (la banca Lazard).
Si sta entrando nella fase calda, ed entrambe le parti sono legate da un patto di riservatezza, cosa di cui il mangate cinese deve rispondere direttamente al governo di Pechino che su queste cose non scherza (ricordiamo la sparizione di un alto dirigente qualche mese fa, ndr). I primi contatti risalgono proprio ad un anno fa, quando vi furono i primi abboccamenti. Ma all'epoca la pista Bee era molto più affascinante. Negli ultimi mesi a Fininvest sono arrivate diverse manifestazioni di interesse, ma questa appare la più solida.
Ed ora, finalmente, con il benestare di Berlusconi in persona, l'interesse si è trasformato in una vera e propria trattativa.
Ma in che fase stiamo? La proposta è al vaglio dei tecnici e lo stesso Berlusconi ancora non l’ha approfondita nei dettagli, ma di base è considerata da Fininvest affidabile e interessante. Per questo motivo è imminente la firma di un preliminare d’esclusiva, a cui seguirebbe poi la necessaria due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri.
I più ottimisti parlano quindi di «settimane» per la chiusura dell’operazione, anche perché in questo caso la disponibilità di capitali è assolutamente immediata.
I lavori dunque procedono a passo serrato, sebbene da Fininvest filtri molta cautela, anche perché come al solito la decisione finale sarà del presidente rossonero.
Rispetto a Taechaubol, questa volta il punto di forza della trattativa è la proprietà unica e non una galassia di investitori. Fininvest quindi sta trattando con un unico, grande magnate.

Ci sono però un paio di differenze molto importanti rispetto alla situazione con Bee. In primis la valutazione del Milan si aggirerebbe intorno ai 700M (contro il miliardo) e inoltre chi compra vorrebbe immediatamente la maggioranza.
Due tasti dolenti che Berlusconi sin qui non ha mai voluto prendere in considerazione, ma che tuttavia questa volta pare disposto a considerare. Ed ovviamente intorno a questi scenari ruota anche il discorso di governance: nel caso, infatti, in cui l’affare dovesse prendere corpo, quale sarà il destino di Galliani?
Al momento non si profilano novità, nonostante in queste ore si sia parlato parecchio delle divergenze di opinioni fra l’a.d. e Silvio
sulla questione allenatore.
La differenza è che stavolta è stato tutto più esplicito. Ad ogni modo Galliani è legato al Milan da un contratto fino al 2019 (Galliani invece afferma che il mandato gli viene rinnovato dal CDA anno per anno, ndr), e fino ad ora i fatti hanno dimostrato che l’a.d. è e sarà legato a Berlusconi, e quindi al suo destino.
 
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Milanforever26

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Raga, non voglio andare contro le regole del forum augurando del male a nessuno ma va detto chiaramente: finché il nano per qualche motivo non viene interdetto dai figli noi rimarremo messi così
 

Il Re dell'Est

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La GdS dello Sport, a firma Pasotto e Laudisa, conferma le notizie uscite nella giornata di ieri: la cessione del Milan avanza spedita. Sarà la volta buona? Non sembra ma è passato un anno da quando spuntò Bee. Oggi con lui è finito tutto in alto mare. L'economia e la borsa cinese hanno tirato diversi colpi bassi al broker thailandese. La dead line che Fininvest gli ha concesso scade a fine maggio.
Ecco perché in un contesto simile ha avuto gioco facile chi ha provato a inserirsi in corsa. D'altronde qualche mese fa era stato lo stesso Berlusconi a confermare l'interesse di altri soggetti. Ed effettivamente adesso uno di questi si trova in pole position. E' la famigerata cordata cino-americana, dove l'investitore è cinese e l'advisor scelto dal Milan è americano (la banca Lazard).
Si sta entrando nella fase calda, ed entrambe le parti sono legate da un patto di riservatezza, cosa di cui il mangate cinese deve rispondere direttamente al governo di Pechino che su queste cose non scherza (ricordiamo la sparizione di un alto dirigente qualche mese fa, ndr). I primi contatti risalgono proprio ad un anno fa, quando vi furono i primi abboccamenti. Ma all'epoca la pista Bee era molto più affascinante. Negli ultimi mesi a Fininvest sono arrivate diverse manifestazioni di interesse, ma questa appare la più solida.
Ed ora, finalmente, con il benestare di Berlusconi in persona, l'interesse si è trasformato in una vera e propria trattativa.
Ma in che fase stiamo? La proposta è al vaglio dei tecnici e lo stesso Berlusconi ancora non l’ha approfondita nei dettagli, ma di base è considerata da Fininvest affidabile e interessante. Per questo motivo è imminente la firma di un preliminare d’esclusiva, a cui seguirebbe poi la necessaria due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri.
I più ottimisti parlano quindi di «settimane» per la chiusura dell’operazione, anche perché in questo caso la disponibilità di capitali è assolutamente immediata.
I lavori dunque procedono a passo serrato, sebbene da Fininvest filtri molta cautela, anche perché come al solito la decisione finale sarà del presidente rossonero.
Rispetto a Taechaubol, questa volta il punto di forza della trattativa è la proprietà unica e non una galassia di investitori. Fininvest quindi sta trattando con un unico, grande magnate.

Ci sono però un paio di differenze molto importanti rispetto alla situazione con Bee. In primis la valutazione del Milan si aggirerebbe intorno ai 700M (contro il miliardo) e inoltre chi compra vorrebbe immediatamente la maggioranza.
Due tasti dolenti che Berlusconi sin qui non ha mai voluto prendere in considerazione, ma che tuttavia questa volta pare disposto a considerare. Ed ovviamente intorno a questi scenari ruota anche il discorso di governance: nel caso, infatti, in cui l’affare dovesse prendere corpo, quale sarà il destino di Galliani?
Al momento non si profilano novità, nonostante in queste ore si sia parlato parecchio delle divergenze di opinioni fra l’a.d. e Silvio
sulla questione allenatore.
La differenza è che stavolta è stato tutto più esplicito. Ad ogni modo Galliani è legato al Milan da un contratto fino al 2019 (Galliani invece afferma che il mandato gli viene rinnovato dal CDA anno per anno, ndr), e fino ad ora i fatti hanno dimostrato che l’a.d. è e sarà legato a Berlusconi, e quindi al suo destino.

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Underhill84

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La GdS dello Sport, a firma Pasotto e Laudisa, conferma le notizie uscite nella giornata di ieri: la cessione del Milan avanza spedita. Sarà la volta buona? Non sembra ma è passato un anno da quando spuntò Bee. Oggi con lui è finito tutto in alto mare. L'economia e la borsa cinese hanno tirato diversi colpi bassi al broker thailandese. La dead line che Fininvest gli ha concesso scade a fine maggio.
Ecco perché in un contesto simile ha avuto gioco facile chi ha provato a inserirsi in corsa. D'altronde qualche mese fa era stato lo stesso Berlusconi a confermare l'interesse di altri soggetti. Ed effettivamente adesso uno di questi si trova in pole position. E' la famigerata cordata cino-americana, dove l'investitore è cinese e l'advisor scelto dal Milan è americano (la banca Lazard).
Si sta entrando nella fase calda, ed entrambe le parti sono legate da un patto di riservatezza, cosa di cui il mangate cinese deve rispondere direttamente al governo di Pechino che su queste cose non scherza (ricordiamo la sparizione di un alto dirigente qualche mese fa, ndr). I primi contatti risalgono proprio ad un anno fa, quando vi furono i primi abboccamenti. Ma all'epoca la pista Bee era molto più affascinante. Negli ultimi mesi a Fininvest sono arrivate diverse manifestazioni di interesse, ma questa appare la più solida.
Ed ora, finalmente, con il benestare di Berlusconi in persona, l'interesse si è trasformato in una vera e propria trattativa.
Ma in che fase stiamo? La proposta è al vaglio dei tecnici e lo stesso Berlusconi ancora non l’ha approfondita nei dettagli, ma di base è considerata da Fininvest affidabile e interessante. Per questo motivo è imminente la firma di un preliminare d’esclusiva, a cui seguirebbe poi la necessaria due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri.
I più ottimisti parlano quindi di «settimane» per la chiusura dell’operazione, anche perché in questo caso la disponibilità di capitali è assolutamente immediata.
I lavori dunque procedono a passo serrato, sebbene da Fininvest filtri molta cautela, anche perché come al solito la decisione finale sarà del presidente rossonero.
Rispetto a Taechaubol, questa volta il punto di forza della trattativa è la proprietà unica e non una galassia di investitori. Fininvest quindi sta trattando con un unico, grande magnate.

Ci sono però un paio di differenze molto importanti rispetto alla situazione con Bee. In primis la valutazione del Milan si aggirerebbe intorno ai 700M (contro il miliardo) e inoltre chi compra vorrebbe immediatamente la maggioranza.
Due tasti dolenti che Berlusconi sin qui non ha mai voluto prendere in considerazione, ma che tuttavia questa volta pare disposto a considerare. Ed ovviamente intorno a questi scenari ruota anche il discorso di governance: nel caso, infatti, in cui l’affare dovesse prendere corpo, quale sarà il destino di Galliani?
Al momento non si profilano novità, nonostante in queste ore si sia parlato parecchio delle divergenze di opinioni fra l’a.d. e Silvio
sulla questione allenatore.
La differenza è che stavolta è stato tutto più esplicito. Ad ogni modo Galliani è legato al Milan da un contratto fino al 2019 (Galliani invece afferma che il mandato gli viene rinnovato dal CDA anno per anno, ndr), e fino ad ora i fatti hanno dimostrato che l’a.d. è e sarà legato a Berlusconi, e quindi al suo destino.

Ci perdiamo un altro anno dietro queste fasi preliminari. L'unica cosa che può accelerare è la serietà della controparte Cinese. A differenza di Mr. Bean, questi sono investitori diretti.. Hanno tutto l'interesse ha fare le cose per bene e velocemente
 

Gekyn

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Ci perdiamo un altro anno dietro queste fasi preliminari. L'unica cosa che può accelerare è la serietà della controparte Cinese. A differenza di Mr. Bean, questi sono investitori diretti.. Hanno tutto l'interesse ha fare le cose per bene e velocemente

Ma soprattutto questi a differenza di Bee, hanno i soldi nell'immediato, in poche parole appena raggiungono l'accordo questi versano direttamente gli sghei.....
 

smallball

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La GdS dello Sport, a firma Pasotto e Laudisa, conferma le notizie uscite nella giornata di ieri: la cessione del Milan avanza spedita. Sarà la volta buona? Non sembra ma è passato un anno da quando spuntò Bee. Oggi con lui è finito tutto in alto mare. L'economia e la borsa cinese hanno tirato diversi colpi bassi al broker thailandese. La dead line che Fininvest gli ha concesso scade a fine maggio.
Ecco perché in un contesto simile ha avuto gioco facile chi ha provato a inserirsi in corsa. D'altronde qualche mese fa era stato lo stesso Berlusconi a confermare l'interesse di altri soggetti. Ed effettivamente adesso uno di questi si trova in pole position. E' la famigerata cordata cino-americana, dove l'investitore è cinese e l'advisor scelto dal Milan è americano (la banca Lazard).
Si sta entrando nella fase calda, ed entrambe le parti sono legate da un patto di riservatezza, cosa di cui il mangate cinese deve rispondere direttamente al governo di Pechino che su queste cose non scherza (ricordiamo la sparizione di un alto dirigente qualche mese fa, ndr). I primi contatti risalgono proprio ad un anno fa, quando vi furono i primi abboccamenti. Ma all'epoca la pista Bee era molto più affascinante. Negli ultimi mesi a Fininvest sono arrivate diverse manifestazioni di interesse, ma questa appare la più solida.
Ed ora, finalmente, con il benestare di Berlusconi in persona, l'interesse si è trasformato in una vera e propria trattativa.
Ma in che fase stiamo? La proposta è al vaglio dei tecnici e lo stesso Berlusconi ancora non l’ha approfondita nei dettagli, ma di base è considerata da Fininvest affidabile e interessante. Per questo motivo è imminente la firma di un preliminare d’esclusiva, a cui seguirebbe poi la necessaria due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri.
I più ottimisti parlano quindi di «settimane» per la chiusura dell’operazione, anche perché in questo caso la disponibilità di capitali è assolutamente immediata.
I lavori dunque procedono a passo serrato, sebbene da Fininvest filtri molta cautela, anche perché come al solito la decisione finale sarà del presidente rossonero.
Rispetto a Taechaubol, questa volta il punto di forza della trattativa è la proprietà unica e non una galassia di investitori. Fininvest quindi sta trattando con un unico, grande magnate.

Ci sono però un paio di differenze molto importanti rispetto alla situazione con Bee. In primis la valutazione del Milan si aggirerebbe intorno ai 700M (contro il miliardo) e inoltre chi compra vorrebbe immediatamente la maggioranza.
Due tasti dolenti che Berlusconi sin qui non ha mai voluto prendere in considerazione, ma che tuttavia questa volta pare disposto a considerare. Ed ovviamente intorno a questi scenari ruota anche il discorso di governance: nel caso, infatti, in cui l’affare dovesse prendere corpo, quale sarà il destino di Galliani?
Al momento non si profilano novità, nonostante in queste ore si sia parlato parecchio delle divergenze di opinioni fra l’a.d. e Silvio
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La differenza è che stavolta è stato tutto più esplicito. Ad ogni modo Galliani è legato al Milan da un contratto fino al 2019 (Galliani invece afferma che il mandato gli viene rinnovato dal CDA anno per anno, ndr), e fino ad ora i fatti hanno dimostrato che l’a.d. è e sarà legato a Berlusconi, e quindi al suo destino.
speriamo bene,anche se io resto pessimista
 
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Non ci credo fin quando non vedo.
Purtroppo il milan serve troppo ancora a Berlusconi per la sua immagine e per i suoi figli.
Una pseudo-trattativa di cessione a Mr Bee è stata anche messa in scena ma anche io , sinceramente , vorrei vendere la mia auto però continuare ad usarla. Ecco cosa vorrebbe fare Berlusconi, vincere senza sborsare più un euro e , soprattutto , non uscire di scena ora perchè i suoi trionfi passati sono ormai eclissati dagli ultimi anni di una gestione fantozziana.
Solo ora il presidentissimo sta realizzando che i tifosi praticamente non lo sopportano più e la cosa comincia a spaventarlo.
Politicamente, ovviamente. Di calcio a Berlusconi frega poco.
 

Splendidi Incisivi

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Io credo soltanto ad una prospettiva: Italcessi, Brocchi, Montolivo e Abate capiclan, mazzette, Raiola, Preziosi e Condor.
 
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Vai Sirvio!!!! Firma e smamma!!



Quel giorno mi sembrerà di essere in cima al K2...
 
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