Milan, Kakà continua a seguire le tue partite.

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Come svelato dallo stesso Ricardo Kakà su Twitter, nonostante l'addio e la nuova avventura agli Orlando City, il brasiliano continua a seguire tutte le partite del Milan. A questo attestato d'amore, il club rossonero ha risposto via social ricordandogli che sarà sempre rossonero.
 
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Tutto questo attaccamento non l'ho mai visto. Lo ricorderò principalmente come quello che rifiutò il City giurando fedeltà al Milan e mostrando la propria maglietta dal balcone, quando poi sapeva benissimo che era tutto fatto col Real Madrid. Ha pensato solo ai Blancos e ha avuto quel che meritava per il suo comportamento scorretto. Tali pagliacciate gente come Boban, Rui Costa, Van Basten non le avrebbero mai fatte. Lo stesso Shevchenko, il VERO campione della generazione di Kakà, andò davanti alle telecamere e ai giornalisti a dire di voler andare via, senza mostrare magliette né prendere in giro nessuno. Kakà grande campione, una delusione dal punto di vista umano.
 
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Come svelato dallo stesso Ricardo Kakà su Twitter, nonostante l'addio e la nuova avventura agli Orlando City, il brasiliano continua a seguire tutte le partite del Milan. A questo attestato d'amore, il club rossonero ha risposto via social ricordandogli che sarà sempre rossonero.

Io proverò sempre affetto per lui, come sono sicura che lo proverà sempre lui per i nostri colori.Punto, tutte le disquisizioni non mi interessano.
 

tifoso evorutto

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Come svelato dallo stesso Ricardo Kakà su Twitter, nonostante l'addio e la nuova avventura agli Orlando City, il brasiliano continua a seguire tutte le partite del Milan. A questo attestato d'amore, il club rossonero ha risposto via social ricordandogli che sarà sempre rossonero.

In realtà Kaka voleva dire che quando ha un attacco di nostalgia si vede una partita del Milan di Pippo per farsela passare immediatamente
 

iceman.

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Tutto questo attaccamento non l'ho mai visto. Lo ricorderò principalmente come quello che rifiutò il City giurando fedeltà al Milan e mostrando la propria maglietta dal balcone, quando poi sapeva benissimo che era tutto fatto col Real Madrid. Ha pensato solo ai Blancos e ha avuto quel che meritava per il suo comportamento scorretto. Tali pagliacciate gente come Boban, Rui Costa, Van Basten non le avrebbero mai fatte. Lo stesso Shevchenko, il VERO campione della generazione di Kakà, andò davanti alle telecamere e ai giornalisti a dire di voler andare via, senza mostrare magliette né prendere in giro nessuno. Kakà grande campione, una delusione dal punto di vista umano.
Su, Sheva è stato cacciato via, come Kakà, Ibra e Thiago, secondo me l'unico che è andato via volentieri è stato proprio Kakà.
Sheva è stata la prima cessione importante quindi la maggior parte ha creduto a quella versione, la verità è che io mi ricordo un Shevchenko quasi in lacrime alla conferenza d'addio, un delitto perfetto. Berlusconi aveva già messo avanti le mani, ricordo una sua dichiarazione, se non ricordo male ad un bambino disse "Lo sai che vuole andare via?" Boom.
Su Kakà sorvolerei, tornato da noi per il mondiale e scappato (meno male) a prendere altri dindini negli States.
 
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Kakà lo ricordo anche per le continue richieste di aumento di stipendio.
Shevchenko se ne è andato dal Milan di sua volontà.
Purtroppo per loro non ebbero miglior fortuna, ma in entrambi i casi la proprietà fece un buon affare, intascando tranquillamente e dando inizio al suo FPF, venuto a fagiolo.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti...
 
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Su, Sheva è stato cacciato via,
Sheva è stata la prima cessione importante quindi la maggior parte ha creduto a quella versione, la verità è che io mi ricordo un Shevchenko quasi in lacrime alla conferenza d'addio, un delitto perfetto.

Non credo proprio. Tra l'altro ricordi male. Un paio di settimane fa ho pure postato il video di quel momento che indichi. E Shevchenko era tutt'altro che in lacrime. Il Milan non avrebbe mai ceduto Shevchenko all'epoca. Non eravamo ancora la società ridicola di oggi e non stavamo di certo iniziando ad esserlo. Shevchenko è stato l'unico a voler andar via per sua volontà in modo chiaro, come anche Kakà voleva andare via, la differenza è che l'ucraino si è comportato da uomo vero qual è e non ha fatto teatrini. Difatti rimane il vero campione del Milan di Ancelotti. Oltretutto se proprio vogliamo cercare motivazioni astruse e dietrologhe alla sua cessione, voci maligne hanno sempre motivato il suo addio da una relazione clandestina con un modello di Armani o con Armani stesso, che ne aveva fatto lo zimbello della Serie A, tale da portare la moglie ad un out out e quindi via da Milano e dall'Italia.
 

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