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Milan: Jardim, Gattuso, Inzaghi. Si decide da lunedì.
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Jardim e ten Hag li prenderei, quest'ultimo soprattutto.
Terrei Gattuso se il successore deve essere uno fra Di Francesco, De Zerbi, S.Inzaghi e Gasperini.
Giampaolo mi stuzzica, mi stuzzicava ai tempi di Montella, con la Sampdoria sono due campionati ottimi che fa, poi quest'anno non so cosa sia successo ma con Ferrero di mezzo è difficile lavorare.
Il sogno a questo punto è Sarri, che non mi piace ma che col nuovo corso penso possa fare bene.
Terrei Gattuso se il successore deve essere uno fra Di Francesco, De Zerbi, S.Inzaghi e Gasperini.
Giampaolo mi stuzzica, mi stuzzicava ai tempi di Montella, con la Sampdoria sono due campionati ottimi che fa, poi quest'anno non so cosa sia successo ma con Ferrero di mezzo è difficile lavorare.
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A.C Milan 1899
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Giampaolo aveva in mano una rosa secondo me per nulla inferiore a quella dell’Atalanta, e non mi pare che abbia fatto chissà cosa. Ten Hag sarebbe oro, ma non credo verrebbe adesso.
Casnop
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In questo ristretto ambito, occhio soprattutto a Leo Jardim, che ha costruito in due stagioni il bellissimo Monaco 16-17, con la collaborazione di Campos, vincitore della Ligue 1, semifinalista in Champions League, con la incredibile statistica di 159 reti stagionali realizzate. Calcio elegante, veloce, offensivo, tecnica e corsa al servizio di una idea di collettivo, secondo il classico modulo 4231. Jardim non ha problemi a lavorare con i giovani, purché disponibili tatticamente, e le cronache riportano di un rapporto molto buono con lo spogliatoio, per la pacatezza del personaggio, e la forza di poche regole, chiare ed inderogabili. Se l'avvento di Luis Campos dovesse divenire realtà, una candidatura seria alla panchina del Milan.
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Magari lo prendessimo.
James45
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Difatti.
Non capisco l'ostracismo ingiustificato e soprattutto non amo le statistiche basate su esperienze passate: se la statistica fosse una scienza esatta, il mondo sarebbe migliore.
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Jardim stuzzica e parecchio.
Non importa che è straniero, secondo questo modo di pensare il Milan dovrebbe schifare a prescindere gente come Guardiola o Klopp.
Quello che è sicuro che il nuovo allenatore deve avere due palle quadre, figlio di buona donna fino al midollo.
Ed è l'unica cosa che apprezzo di Conte, per il resto non mi strappo le vesti se va dai cugini.
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In questo ristretto ambito, occhio soprattutto a Leo Jardim, che ha costruito in due stagioni il bellissimo Monaco 16-17, con la collaborazione di Campos, vincitore della Ligue 1, semifinalista in Champions League, con la incredibile statistica di 159 reti stagionali realizzate. Calcio elegante, veloce, offensivo, tecnica e corsa al servizio di una idea di collettivo, secondo il classico modulo 4231. Jardim non ha problemi a lavorare con i giovani, purché disponibili tatticamente, e le cronache riportano di un rapporto molto buono con lo spogliatoio, per la pacatezza del personaggio, e la forza di poche regole, chiare ed inderogabili. Se l'avvento di Luis Campos dovesse divenire realtà, una candidatura seria alla panchina del Milan.
In effetti non capisco questo ostracismo nei confronti di Jardim, basato sul solo fatto che storicamente gli allenatori stranieri al Milan hanno fatto male.
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