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E' auspicabile avere gente in grado di saltare l'uomo. Ma secondo me è ancora più importante avere gente intelligente. Per saltare un avversario basta un banale triangolo fatto da due giocatori intelligenti ed affiatati.
Cosa improbabile se non impossibile con gente tipo Suso, Chalanoglu, Kessie e Bonaventura. Uno innamorato del pallone, uno incapace di ragionare, uno che perde tre tempi di gioco. L'unico è Paquetà, che, sebbene lento, almeno la dà di prima e ti mette in condizione di sganciarti e promuovere l'azione.
E' assolutamente necessario che prendiamo un paio di elementi a centrocampo che sappiano costruire veramente il gioco, con lanci lunghi e passaggi precisi. Per ora non abbiamo niente di tutto questo. Altrimenti ritorniamo al leit-motiv degli anni scorsi, e quando arriviamo all'area avversaria, o sono già schierati perché ci mettiamo mezzora a fare tre passaggi in avanti, oppure non riusciamo a verticalizzare per assenza di movimento.
Ci vuole un gioco questo è chiaro. Ma bisogna avere gente capace di rompere l'equilibrio, capace di fare saltare la tattica del avversario perché porta superiorità numerica.
Non si può farne a meno.
Impossibile giocare nel 2019 senza un giocatore capace di saltare l'avversario. Se no la squadra diventa prevedibilissima, scolastica... Il solito passagino.
Le grandi squadre hanno in rosa tra 5 e 8 giocatori capaci di saltare l'avversario tra terzini, mezzale (à volte pure il vertice basso) e attaccanti.
Noi l'unico che ci riusciva non lo abbiamo riscattato.
No. Mi rifiuto di vedere ancora un anno di una robaccia simile.
Le partite non le guardo. Piutosto vengo a leggere i vostri commenti durante la partita.
Ma la combo 4312 + zero giocatori capaci di saltare l'uomo per me sarebbe troppo.