Milan, il punto sulla trattativa Bee-Berlusconi. Cambiano le quote?

Il Re dell'Est

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Come riporta Calcio&Finanza, che cita un articolo odierno de Il Giorno, l'ultimo incontro tra Berlusconi e Bee è avvenuto in gran segreto il 15 dicembre. Le intenzioni tra i due non sono mai cambiate, così come l'obiettivo di portare a termine l'affare: ma la paura che possa saltare tutto tra i tifosi è tanta, amareggiati dai continui rinvii del tanto atteso closing.
Le ultime posticipazioni, infatti, non fanno dormire sonni tranquilli al popolo rossonero, ormai rassegnato all'ennesimo mercato delle "pulci" nella sessione di gennaio.
La cessione del Milan a Mr Bee, ad oggi, rappresenta l'unica pista per far tornare il Milan ai vertici che gli competono. E che Berlusconi tenga ancora al club, è palesato dalle continue battute sulla squadra che ultimamente hanno come obiettivo il tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic.
Così, dopo settimane di annunci e rinvii, complici le festività, gli advisor torneranno a lavorare dal 7 gennaio, ma ormai è una vera e propria lotta contro il tempo. Perché sia Berlusconi che Bee vogliono provare a chiudere l'affare il prima possibile. Il thailandese, avendoci messo la faccia, vuole concludere bene l'affare, mentre Berlusconi vuole avere soldi sufficienti per permettere alla squadra di rinforzarsi e ambire ad un posto in CL.

Tuttavia, secondo le ultime indiscrezioni, la vera disputa si sta giocando sulle percentuali delle quote in ballo. A causa della cifra richiesta da Berlusconi (tuttavia non troppo lontana dalle stime fornite da diversi siti specializzati, ndr), potrebbe essere rivisto il famoso 48% di quote capitale che andrebbe in mano a Bee. Soprattutto se, come pare, non riuscisse in tempi brevi a raccogliere tutti i 480M.
Il broker ha viaggiato molto negli ultimi giorni e le prime settimane del 2016 saranno ricche di novità, con probabili accelerate e qualche altra frenata. Bee rimane acquirente gradito in società, ma ovviamente la stessa potrebbe aprire le porte anche ad altri candidati.
La situazione al momento resta intricata e, come detto, si rifletterà sul mercato di gennaio con Adriano Galliani pronto ad abbassare il monte ingaggi con la cessione di tutti quei giocatori in scadenza 2016 o che non rientrano nei piani tattici di Mihajlovic. Gli indiziati sono Diego Lopez, Mexes, Zapata, Josè Mauri, Suso, Nocerino.
 
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Il Re dell'Est

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Avevamo previsto anche questa: ossia una chiusura con un cambio di percentuali. Magari 35% anziché 48%. Vediamo.
L'importante è chiudere questa benedetta vicenda e programmare bene il futuro, ottenendo i mezzi necessari per aumentare gli introiti e quindi il benessere societario e della squadra. Sarà un processo lungo, com'è logico che sia stante la mancanza del magnate che mette soldi a fondo perduto (questa gente rileva sempre società dal valore basso e fino a che Fininvest non stacca la spina portando i libri contabili in tribunale, il Milan non avrà un valore appetibile da grandi magnati per almeno altri 10/15 anni).
Quindi spero che nel 2016 si volti veramente pagina, perché questa, checché se ne dica, è l'unica speranza concreta che abbiamo per tornare ad essere competitivi. Altrimenti, l'unica vera alternativa, è un lento, progressivo e inesorabile degrado. Uno stillicidio di mediocrità che sarà ancora piuttosto lungo. Ed io questo non lo accetto.
 

Reblanck

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Al Milan serve gente con i soldi e non questo Mr Been che non ha i soldi per comprare il Milan.
Preferisco continuare cosi che cedere delle quote a gente che non da garanzie.
 

TheZio

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Avevamo previsto anche questa: ossia una chiusura con un cambio di percentuali. Magari 35% anziché 48%. Vediamo.
L'importante è chiudere questa benedetta vicenda e programmare bene il futuro, ottenendo i mezzi necessari per aumentare gli introiti e quindi il benessere societario e della squadra. Sarà un processo lungo, com'è logico che sia stante la mancanza del magnate che mette soldi a fondo perduto (questa gente rileva sempre società dal valore basso e fino a che Fininvest non stacca la spina portando i libri contabili in tribunale, il Milan non avrà un valore appetibile da grandi magnati per almeno altri 10/15 anni).
Quindi spero che nel 2016 si volti veramente pagina, perché questa, checché se ne dica, è l'unica speranza concreta che abbiamo per tornare ad essere competitivi. Altrimenti, l'unica vera alternativa, è un lento, progressivo e inesorabile degrado. Uno stillicidio di mediocrità che sarà ancora piuttosto lungo. Ed io questo non lo accetto.

La penso come te :ok:
 

Stanis La Rochelle

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Al Milan serve gente con i soldi e non questo Mr Been che non ha i soldi per comprare il Milan.
Preferisco continuare cosi che cedere delle quote a gente che non da garanzie.

Infatti, non capisco come alcuni vedano di buon occhio un qualunque tipo di ingresso in società da parte di sto qua. Questo è un pagliaccio e basta, cosa credete che cambi con gente simile nel Milan?
 
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Quindi spero che nel 2016 si volti veramente pagina, perché questa, checché se ne dica, è l'unica speranza concreta che abbiamo per tornare ad essere competitivi. Altrimenti, l'unica vera alternativa, è un lento, progressivo e inesorabile degrado. Uno stillicidio di mediocrità che sarà ancora piuttosto lungo. Ed io questo non lo accetto.

SIamo sicuri? Finiamo in mano a una persona che non riesce a trovare capitali e che di suo ci metterebbe 20 milioni di euro.
 

nimloth

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Avevamo previsto anche questa: ossia una chiusura con un cambio di percentuali. Magari 35% anziché 48%. Vediamo.
L'importante è chiudere questa benedetta vicenda e programmare bene il futuro, ottenendo i mezzi necessari per aumentare gli introiti e quindi il benessere societario e della squadra. Sarà un processo lungo, com'è logico che sia stante la mancanza del magnate che mette soldi a fondo perduto (questa gente rileva sempre società dal valore basso e fino a che Fininvest non stacca la spina portando i libri contabili in tribunale, il Milan non avrà un valore appetibile da grandi magnati per almeno altri 10/15 anni).
Quindi spero che nel 2016 si volti veramente pagina, perché questa, checché se ne dica, è l'unica speranza concreta che abbiamo per tornare ad essere competitivi. Altrimenti, l'unica vera alternativa, è un lento, progressivo e inesorabile degrado. Uno stillicidio di mediocrità che sarà ancora piuttosto lungo. Ed io questo non lo accetto.

Ipotizziamo che oggi si concluda la trattativa, con un passaggio di quote del 35 o anche del 48 %
da domani, cosa può succedere ?
cosa può cambiare nel Milan realmente ?

se si fa così fatica a trovare i soldi per le quote, con che soldi si pensa di fare il mercato ?
per non parlare poi dello stadio...
 

Il Re dell'Est

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Ipotizziamo che oggi si concluda la trattativa, con un passaggio di quote del 35 o anche del 48 %
da domani, cosa può succedere ?
cosa può cambiare nel Milan realmente ?

se si fa così fatica a trovare i soldi per le quote, con che soldi si pensa di fare il mercato ?
per non parlare poi dello stadio...

Il progetto non credo cambi da quello iniziale, che mi sembrava facesse contenti la maggior parte dei tifosi. Ossia sviluppo del brand e del settore commerciale e conseguente quotazione in borsa. Le eventuali perdite, poi, verrebbero ripartite in base alle percentuali e chi subentra sa bene che dovrà sopportarne, almeno inizialmente. I soldi per fare mercato presumo arriveranno un po' alla volta, anche perché sono necessari per lo sviluppo adeguato del brand che non tirerebbe con una squadra perdente.
Ma questa, insieme ad altre domande, saranno rivelate soltanto a cose fatte.

Le cose non sono cambiate da quando il 5 giugno esultavamo tutti quanti. Eventualmente cambieranno le percentuali, ma non la sostanza: ossia aprire le porte a nuovi capitali e quindi a nuove prospettive di rinascita. Quello che è cambiato è l'umore dei tifosi, ormai stanchi della lungaggine della trattativa.

Ma ripeto, è inutile stare ad aspettare lo sceicco di turno ed è ancora più inutile restare con Berlusconi. Se dovessimo perdere questo treno, state pur certi che il prossimo lo rivedremo tra moltissimo tempo. E intanto la gente continuerà ad allontanarsi dal Milan e i fegati di quei pochi che resisteranno diventeranno cenere.
 
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