Scusate se non sono così ottimista. Sarà una deformazione professionale.
Un tale entra in una concessionaria Ferrari e desidera acquistare una delle migliori macchine in vetrina: prezzo 480 mila Euro.
Si informano sulla sua solvibilità: pare che abbia un monolocale da 12 mila Euro.
Chiedono garanzie. Dice di avere la mamma più ricca della Lituania, di avere un Fondo che lo appoggerebbe e che lui rappresenterebbe una Banca di interesse planetario. Ma si mormora anche che dietro di lui ci sia un ricco mafioso, che lui non nega di conoscere, anzi... Un suo rappresentante si fa fotografare insieme all'AD della concessionaria.
Gli fanno il preventivo dei costi: "ok, ripasso tra due mesi".
Dopo due mesi, puntuale, si ripresenta: "siamo d'accordo, c'è solo da limare qualche particolare, torno fra due mesi e sistemiamo tutto, nel frattempo voi cominciate a migliorare gli accessori con soldi vostri, poi arrivo io con i miei."
Alla fine dei due mesi arriva, puntualissimo, ma il giorno della firma al boss di cui si mormorava fosse il rappresentante, viene respinto dal tribunale un ricorso importante, che gli avrebbe permesso di partecipare all'operazione.
Non si sa per quale motivo, ma anche stavolta non se ne fa nulla.
In un momento di assoluta importanza, quando la concessionaria doveva acquistare gli accessori più costosi, anche stavolta niente quattrini: "continuate a metterli voi che fra due mesi torno e metto anche quelli, cambiamo solo il preventivo...".
Il tutto si conclude con una stretta di mano, manifestazioni di fiducia reciproca e frasi benaugurali.
Ma la caparra? "Non serve, tra galantuomini ci fidiamo"
Ah, beh..., si beh...
