Milan: i cinesi pronti ad investire 1 miliardo e mezzo. Le news.

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La battutaccia di Berlusconi sui cinesi ("Che mangiavano i bambini") rischia di creare una crisi diplomatica con gli acquirenti? Vedremo.

Nel frattempo, il Corriere dello Sport (Furio Fedele) in edicola oggi riporta che gli stessi cinesi hanno pronto un miliardo e mezzo per il Milan, così suddiviso:

600 milioni per il mercato, 400 milioni per il mercato (pluriennale) e 500 milioni per il nuovo.

Secondo Milano Finanza, nella cordata sarebbe presente anche Kweichow Mouta colosso che fattura diversi miliardi e specializzato nella commercializzazione di liquori e bevande in generale.

Si continua da QUI -) http://www.milanworld.net/cessione-milan-si-arrivera-al-15-giugno-tutte-le-news-vt37246.html

CorSera (Colombo): E' ancora presto per dire se la battutaccia di Berlusconi possa aver influito sulla trattativa che attualmente procede spedita sui binari che portano ad una felice conclusione. Stavolta, infatti, al netto delle frasi del leader di Forza Italia i colloqui fra Fininvest e la cordata cinese, rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, procede senza frenate. Di più. La cordata, che non ha dato particolare peso alle esternazioni del presidente, rivendica la serietà del progetto pluriennale basato su quattro tipi di investimento per consentire al Milan di tornare a essere una squadra di primissimo livello. Le risorse saranno distribuite fra mercato, stadio, sviluppo della struttura commerciale in Asia e copertura delle perdite.
Il business plan già presentato a Silvio comprende la cifra di 400 milioni per la costruzione di un nuovo impianto e 1 miliardo in totale di investimenti alla cifra che occorre per acquistare le quote (cioè 500 milioni). Nei prossimi giorni verrà costituito il fondo, gestito da manager con competenze nella gestione di società sportive internazionali, sottoscritto da 7-8 investitori (tra cui figura Evergrande group). Da valutare la durata in cui Berlusconi resterà presidente onorario: lui chiede di rimanere per tre anni, i compratori vorrebbero fermarsi a due. Ma il nodo sembra superabile anche perché il nome del presidente è un formidabile veicolo pubblicitario in Oriente. «Siamo d’accordo su tutto, in teoria mancano solo le firme» dice chi lavora dietro le quinte. L’autografo di Silvio Berlusconi, colui che può continuare a essere un uomo pubblico anche e soprattutto grazie al Milan. Dici poco.

GdS (Laudisa): sulla stessa linea d'onda: malgrado la battuta di Berlusconi la trattativa procede senza intoppi. Silvio ormai sembrava convintissimo ma la frase sui cinesi mangia bambini ha fatto inevitabilmente sorgere nuovi dubbi. Berlusconi, infatti, nelle ultime ore ha chiesto ancora altre garanzie. Il presidente resta allo stesso tempo molto tentato dalla vendita come ha spesso ribadito. Ovviamente Silvio parla molto perché è periodo di campagna elettorale e il dettaglio non va sottovalutato.
In ogni caso non è la disponibilità economica, che Silvio riconosce esserci, e neppure l’intenzione di investire a farlo vacillare: il piano dei cinesi resta molto convincente. Berlusconi però per cedere vuole garanzie ancora più dettagliate: ossia che gli investimenti siano annuali e che la certezza venga ufficializzata in un documento scritto. In cui si indichi la precisa distribuzione delle risorse tra mercato, stadio e sviluppo commerciale. La cordata cinese, rappresentata dagli advisor Galatioto e Gancikoff, a quanto filtra non parrebbe irritata, anzi: sono ormai abituati all’umore variabile di Silvio. Gli stessi manager Fininvest restano ottimisti: si sa però che a decidere sulla questione è solo Berlusconi, che fino a metà mese (o magari oltre: ci sono gli eventuali ballottaggi) ha facoltà di decidere se proseguire o meno nella trattativa.

CorSport (Fedele Furio): I dubbi di Silvio Berlusconi continuano a tuonare in questi giorni decisivi per il destino del Milan. Appare ormai certo che la sentenza defini- tiva sulla vendita della società avverrà non prima del 20 giugno quando si conoscerà l’esito dei ballottaggi delle elezioni amministrative. Ma, intanto, i cinesi non restano certo ad aspettare che il presidente rossonero sfogli la margherita («vendo o non vendo?»). Anzi. I loro delegati e consiglieri hanno già occupato le stanze più importanti di Casa Milan e di Milanello per rendersi perfettamente conto della situazione generale del club. Anche perché vogliono farsi trovare pronti quando bisognerà mettersi al lavoro per preparare la nuova stagione. Intanto il Sole24Ore ha svelato il business plan cinese (notizia già riportata, ndr).

Festa (Sole24Ore): il giornalista si allinea alle valutazioni di Campopiano. Il valore d’impresa nella trattativa con la cordata cinese sarebbe attorno ai 700 milioni per il 100% del club: 500 di equity (cioè 350 milioni per il 70% in mano alla Fininvest di Silvio Berlusconi) più 240 milioni di debito. Quindi, anche se si tratta di operazioni strutturate in modo diverso, complessivamente il Milan e l’Inter hanno un valore d’impresa non distante (entrambi sui 700 milioni), tuttavia l’equity che dovrebbe essere iniettato per l’Inter è attorno ai 300 milioni, mentre per il Milan si ragiona su una cifra di 500 milioni.

Quante balle....
 

Il Re dell'Est

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Campopiano: preliminare? Tutto lascia presagire che siamo sulla buona strada.
 

Devil

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Speriamo, ultimamente tira una brutta aria.

Io non capisco perché noi siamo l'unica società del globo a dover aspettare il 15 Giugno per sapere cosa accadrà. Inter e Roma sono state vendute in poco tempo, invece per noi sempre tempi biblici e pochissima chiarezza. Non ce la faccio più
 
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Crox93

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Io non capisco perché noi siamo l'unica società del globo a dover aspettare il 15 Giugno per sapere cosa accadrà. Inter e Roma sono state vendute in poco tempo, invece per noi sempre tempi biblici e pochissima chiarezza. Non ce la faccio più

Ringrazia il Silvione
 

Djici

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Piccola domanda :

Se i cinesi comprano il 70% e decidono che il Milan deve spendere 200 mln sul mercato il primo anno... quindi Berlusconi deve spenderne piu o meno 60 perche ha il 30% e i cinesi 140 ?

E se i cinesi vogliono fare lo stadio con un costo totale di 400 mln... allora Berlusconi ne deve spendere quasi 120 con 280 spesi dai cinesi ?

E per i debiti... pure ?

Giusto ?
 

Sheva my Hero

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Piccola domanda :

Se i cinesi comprano il 70% e decidono che il Milan deve spendere 200 mln sul mercato il primo anno... quindi Berlusconi deve spenderne piu o meno 60 perche ha il 30% e i cinesi 140 ?

E se i cinesi vogliono fare lo stadio con un costo totale di 400 mln... allora Berlusconi ne deve spendere quasi 120 con 280 spesi dai cinesi ?

E per i debiti... pure ?

Giusto ?

Giusto, ma non prendi in considerazione anche i ricavi e la futura impennata del valore delle azioni che la ristrutturazione societaria comporterà.

Inoltre le spese sia per la campagna acquisti che per lo stadio non avvengono mai in un'unica soluzione, ma in tranches dilazionate negli anni, quindi a conti fatti l'esposizione del demonio non sarà così terribile
 
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Crox93

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Piccola domanda :

Se i cinesi comprano il 70% e decidono che il Milan deve spendere 200 mln sul mercato il primo anno... quindi Berlusconi deve spenderne piu o meno 60 perche ha il 30% e i cinesi 140 ?

E se i cinesi vogliono fare lo stadio con un costo totale di 400 mln... allora Berlusconi ne deve spendere quasi 120 con 280 spesi dai cinesi ?

E per i debiti... pure ?

Giusto ?

Si credo funzioni cosi, ma spero anche che i cinesi si riparino legalmente conoscendo il soggetto.
 
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