Milan: i cinesi pronti ad investire 1 miliardo e mezzo. Le news.

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danjr

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Invece le dichiarazioni sono gravissime...perchè oltre alla discriminazione che mette a nudo una delle epoche più buie della Cina,dice anche ''dovrei vendere a loro?'' come in segno di disgustoe sfida.Mi aspetto qualcosa di grosso nelle prossime 48ore.Stavolta l'ha fatta davvero grossa Silvione.Se non succede nulla secondo me vuol dire che è già tutto fatto...altrimenti la vedo nerissima..
Sono d'accordo con te
 
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martinmilan

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Io non sono certo pessimista ragazzi ma davvero queste dichiaraioni mi hanno tagliato le gambe...sembrano proprio di disprezzo.Inoltre mette in dubbio che firmerà la cessione...boh..mi ha davvero tagliato le gambe..
 

Il Re dell'Est

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CorSera (Colombo): E' ancora presto per dire se la battutaccia di Berlusconi possa aver influito sulla trattativa che attualmente procede spedita sui binari che portano ad una felice conclusione. Stavolta, infatti, al netto delle frasi del leader di Forza Italia i colloqui fra Fininvest e la cordata cinese, rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, procede senza frenate. Di più. La cordata, che non ha dato particolare peso alle esternazioni del presidente, rivendica la serietà del progetto pluriennale basato su quattro tipi di investimento per consentire al Milan di tornare a essere una squadra di primissimo livello. Le risorse saranno distribuite fra mercato, stadio, sviluppo della struttura commerciale in Asia e copertura delle perdite.
Il business plan già presentato a Silvio comprende la cifra di 400 milioni per la costruzione di un nuovo impianto e 1 miliardo in totale di investimenti alla cifra che occorre per acquistare le quote (cioè 500 milioni). Nei prossimi giorni verrà costituito il fondo, gestito da manager con competenze nella gestione di società sportive internazionali, sottoscritto da 7-8 investitori (tra cui figura Evergrande group). Da valutare la durata in cui Berlusconi resterà presidente onorario: lui chiede di rimanere per tre anni, i compratori vorrebbero fermarsi a due. Ma il nodo sembra superabile anche perché il nome del presidente è un formidabile veicolo pubblicitario in Oriente. «Siamo d’accordo su tutto, in teoria mancano solo le firme» dice chi lavora dietro le quinte. L’autografo di Silvio Berlusconi, colui che può continuare a essere un uomo pubblico anche e soprattutto grazie al Milan. Dici poco.

GdS (Laudisa): sulla stessa linea d'onda: malgrado la battuta di Berlusconi la trattativa procede senza intoppi. Silvio ormai sembrava convintissimo ma la frase sui cinesi mangia bambini ha fatto inevitabilmente sorgere nuovi dubbi. Berlusconi, infatti, nelle ultime ore ha chiesto ancora altre garanzie. Il presidente resta allo stesso tempo molto tentato dalla vendita come ha spesso ribadito. Ovviamente Silvio parla molto perché è periodo di campagna elettorale e il dettaglio non va sottovalutato.
In ogni caso non è la disponibilità economica, che Silvio riconosce esserci, e neppure l’intenzione di investire a farlo vacillare: il piano dei cinesi resta molto convincente. Berlusconi però per cedere vuole garanzie ancora più dettagliate: ossia che gli investimenti siano annuali e che la certezza venga ufficializzata in un documento scritto. In cui si indichi la precisa distribuzione delle risorse tra mercato, stadio e sviluppo commerciale. La cordata cinese, rappresentata dagli advisor Galatioto e Gancikoff, a quanto filtra non parrebbe irritata, anzi: sono ormai abituati all’umore variabile di Silvio. Gli stessi manager Fininvest restano ottimisti: si sa però che a decidere sulla questione è solo Berlusconi, che fino a metà mese (o magari oltre: ci sono gli eventuali ballottaggi) ha facoltà di decidere se proseguire o meno nella trattativa.

CorSport (Fedele Furio): I dubbi di Silvio Berlusconi continuano a tuonare in questi giorni decisivi per il destino del Milan. Appare ormai certo che la sentenza defini- tiva sulla vendita della società avverrà non prima del 20 giugno quando si conoscerà l’esito dei ballottaggi delle elezioni amministrative. Ma, intanto, i cinesi non restano certo ad aspettare che il presidente rossonero sfogli la margherita («vendo o non vendo?»). Anzi. I loro delegati e consiglieri hanno già occupato le stanze più importanti di Casa Milan e di Milanello per rendersi perfettamente conto della situazione generale del club. Anche perché vogliono farsi trovare pronti quando bisognerà mettersi al lavoro per preparare la nuova stagione. Intanto il Sole24Ore ha svelato il business plan cinese (notizia già riportata, ndr).

Festa (Sole24Ore): il giornalista si allinea alle valutazioni di Campopiano. Il valore d’impresa nella trattativa con la cordata cinese sarebbe attorno ai 700 milioni per il 100% del club: 500 di equity (cioè 350 milioni per il 70% in mano alla Fininvest di Silvio Berlusconi) più 240 milioni di debito. Quindi, anche se si tratta di operazioni strutturate in modo diverso, complessivamente il Milan e l’Inter hanno un valore d’impresa non distante (entrambi sui 700 milioni), tuttavia l’equity che dovrebbe essere iniettato per l’Inter è attorno ai 300 milioni, mentre per il Milan si ragiona su una cifra di 500 milioni.

Fonti allineate e precise sui termini della proposta cinese, mi sembra. Che la "decisione" di Fininvest sulla operazione da oltre un miliardo di euro di movimento capitale dipenda dagli esiti del ballottaggio delle elezioni comunali è a dir poco risibile, ma tant'è per chi lo riporta. Attendiamo gli sviluppi a breve. :)

Mamma mia , che catastrofismo .

This :)

Sì, certo, ce li vedo i padroni delle 7-8 cordate, o quante ne sono, che si indignano con la mano davanti alla bocca. Ma per favore.

:muhahah::muhahah::muhahah:
 
U

Underhill84

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Oggi sul calendario dei giornalisti c'era scritto, articoli "ottimismo è il profumo della vita"
 

Splendidi Incisivi

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Io non sono certo pessimista ragazzi ma davvero queste dichiaraioni mi hanno tagliato le gambe...sembrano proprio di disprezzo.Inoltre mette in dubbio che firmerà la cessione...boh..mi ha davvero tagliato le gambe..
Sono così peggiori del "possibilmente in mani italiane?". Forse sì, ma la lunghezza d'onda è quella; e secondo te i cinesi che trattano da almeno un anno fanno saltare tutto sul più bello per delle parole al vento? A loro interessano soltanto le firme: verba volant, scripta manent ;)
 
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martinmilan

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Io comunque in queste 2 settimane entro in modalità disillusione per prevenzione.Naturalmente non romperò le balle agli ottimisti come fa qualcuno...
 
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martinmilan

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Sono così peggiori del "possibilmente in mani italiane?". Forse sì, ma la lunghezza d'onda è quella; e secondo te i cinesi che trattano da almeno un anno fanno saltare tutto sul più bello per delle parole? A loro interessano soltanto le firme: verba volant, scripta manent ;)

Non sono i cinesi che mi preoccupano...ma silvio che dice''e dovrei vendere a loro?''...non è difficile da capire il mio malumore dopo queste dichiarazioni eh..
 

JesusHeKnows

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Uomini di potere e mercato sanno bene quanto peso dare alle dichiarazioni di un 80enne...lui dice ciò perché oramai sa che non é più in mano sua la trattativa. Sono gli ultimi deliri dovuti alla comprensione da parte del presidente che oramai il giocattolo non gira più intorno a lui.
 
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