Milan: giallo cessione. Incognita durata Elliott.

Come riportato da Repubblica in edicola, ieri Arnaut e Elliott hanno smentito (QUI http://www.milanworld.net/milan-arnaut-smentisce-ogni-trattativa-vt81264.html ) l indiscrezioni riportate dal quotidiano sull'acquisto/cessione del Milan. Ma il giallo resta e resta l'incognita relativa alla durata dell'impegno di Elliott col Milan. Il fondo vuole valorizzare il brand rossonero, anche col progetto stadio, prima di rivenderlo.

Se il Comune non darà l'ok, filtra l'intenzione di costruire lo stadio a Sesto. E va rinnovato anche il contratto con Emirates in scadenza nel 2020.

Dopo la rottura con Adidas mi aspetto un downgrade anche col main sponsor o magari mi sbaglio perché dopotutto abbiamo il Messi dei CEO.

io dubito che venderanno fintanto che lo stadio non sarà completato

Swaitak ha scritto:

io dubito che venderanno fintanto che lo stadio non sarà completato

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La loro idea è quella di risanare i conti, far si che il club generi utili e non debiti, dopo possono anche vendere e guardagnarci...lo stadio conta poco, se il progetto è in piedi lo eredita chi arriva...quindi il progetto di Elliot è pluriennale...certo se nel frattempo arriva qualcuno e gli paga bene una società che fattura debiti, beh direi che i loro piani li rivedono ben volentieri e lasciano.

Admin ha scritto:

Come riportato da Repubblica in edicola, ieri Arnaut e Elliott hanno smentito (QUI http://www.milanworld.net/milan-arnaut-smentisce-ogni-trattativa-vt81264.html ) l indiscrezioni riportate dal quotidiano sull'acquisto/cessione del Milan. Ma il giallo resta e resta l'incognita relativa alla durata dell'impegno di Elliott col Milan. Il fondo vuole valorizzare il brand rossonero, anche col progetto stadio, prima di rivenderlo.

Se il Comune non darà l'ok, filtra l'intenzione di costruire lo stadio a Sesto. E va rinnovato anche il contratto con Emirates in scadenza nel 2020.

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Dopo aver sparato la balla smentita da tutti, perseverano nel rompere gli zebedei con questa cessione che tutti sappiamo avverrà prima o poi. Il mistero è tutto nel capire chi vi legge.

Jino ha scritto:

La loro idea è quella di risanare i conti, far si che il club generi utili e non debiti, dopo possono anche vendere e guardagnarci...lo stadio conta poco, se il progetto è in piedi lo eredita chi arriva...quindi il progetto di Elliot è pluriennale...certo se nel frattempo arriva qualcuno e gli paga bene una società che fattura debiti, beh direi che i loro piani li rivedono ben volentieri e lasciano.

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Il problema é questo.

Elliott ragione come che il Milan sia una societa qualunque che produce lampade, per esempio. Basta sanare i conti, abbassare i costi e arrivare ad utili per aumentare il valore della societa.

Purtroppo questo é un discorso che non vale esattamente in questo modo per societa sportive. Una societa sportiva dev'essere vincente. Se la societa sportiva non ha risultati perde sponsor, appeal, soldi di tv e tifosi e si va in una spirale negativa.

Temo che Elliott sta commettendo questo errore.

credo che finchè non sarà pronto lo stadio no nci sarà cessione a meno che chi subentra non si prenda l'onere della costruzione (ma chi lo farebbe ?)

Tifoso Di Tastiera ha scritto:

Il problema é questo.

Elliott ragione come che il Milan sia una societa qualunque che produce lampade, per esempio. Basta sanare i conti, abbassare i costi e arrivare ad utili per aumentare il valore della societa.

Purtroppo questo é un discorso che non vale esattamente in questo modo per societa sportive. Una societa sportiva dev'essere vincente. Se la societa sportiva non ha risultati perde sponsor, appeal, soldi di tv e tifosi e si va in una spirale negativa.

Temo che Elliott sta commettendo questo errore.

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Lato sportivo ed economico vanno di pari passo, hai ragione. Ma possono farci ben poco, nel senso che negli anni in cui la UEFA non ti permette di fare quello che vuoi ti servono altri ingredienti per tornare in alto: tempo, pazienza, ingegno.

Certo continuare a sbagliare progetto tecnico non aiuta e fa si che serva ancora più tempo.

Ad ogni modo Elliot è una proprietà passeggera, lo abbiamo ripetuto in tutte le lingue del mondo, hanno una mission ben precisa ed è rimettere in piedi economicamente una società che ripeto genera debiti e non utili e quindi non ha appeal nel mercato. Ed in questo hanno dimostrato nel corso degli anni di essere dei maestri. Non sarà Elliot a farci vincere qualcosa, perlomeno sarà durissima lo siano, bensì sarà tutto nelle mani della prossima proprietà, quella determinerà se il Milan sarà in futuro ancora vincente o meno.

Jino ha scritto:

Lato sportivo ed economico vanno di pari passo, hai ragione. Ma possono farci ben poco, nel senso che negli anni in cui la UEFA non ti permette di fare quello che vuoi ti servono altri ingredienti per tornare in alto: tempo, pazienza, ingegno.

Certo continuare a sbagliare progetto tecnico non aiuta e fa si che serva ancora più tempo.

Ad ogni modo Elliot è una proprietà passeggera, lo abbiamo ripetuto in tutte le lingue del mondo, hanno una mission ben precisa ed è rimettere in piedi economicamente una società che ripeto genera debiti e non utili e quindi non ha appeal nel mercato. Ed in questo hanno dimostrato nel corso degli anni di essere dei maestri. Non sarà Elliot a farci vincere qualcosa, perlomeno sarà durissima lo siano, bensì sarà tutto nelle mani della prossima proprietà, quella determinerà se il Milan sarà in futuro ancora vincente o meno.

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Sul resto concordo ma per favore, smettiamola con le favole del tipo “possono farci ben poco”.

Lo ripeto per l’ennesima volta: a fine Estate 2017 l’Inter erano sei anni (esattamente come il Milan attuale) che non si qualificava alla Champions League, eppure il suo fatturato, dall’arrivo di Suning a Giugno 2016 (un anno prima, lo stesso lasso di tempo che Elliott ha avuto al Milan, in questo momento), era già aumentato del 33%. Tutto ciò permise all’Inter di tornare in Champions nel 2017/2018 e avviare il circolo virtuoso nel “rispetto formale” delle norme UEFA, anche se l’Inda quegli 80 milioni in più di ricavi li ha avuti grazie ai soldi pompati dentro da Suning con sponsors farlocchi.

Noi dopo un anno con lo strozzino goloso di porchetta (con buona pace dei sacri dettami del Tanakh Saul Pinger venne avvistato insieme al figlio Sordon Ginger (e conosciuto anche, fittingly enough, come Sodom Ginger) fuori da San Siro ad addentare un paninazzo di gustosa porchetta e cipolle imbottito. Da allora, per la troppa vergogna di fronte alla sua infedeltà verso YHVH ormai pubblicamente palesata, il vecchio Saul decise di non più farsi vedere a San Siro, appoggiato per solidarietà dal figlio Sodom(ita). Da lì la loro assenza al derby che tanto scalpore ha destato.) abbiamo i ricavi diminuiti.