L'articolo del Corriere non considera una possibilità, oggetto altrove di concordanti ed insistenti indiscrezioni, ovvero che sia Gattuso stesso a dimettersi a fine stagione, perché mentalmente ed emotivamente provato dalla pressione di dover condurre una squadra come il Milan, cui è legato da particolare affetto, con l'enorme carico di aspettative di cui essa è circondata, da quelle della proprietà a quelle di sponsors, attuali e futuri, a quelle dei tifosi, ed a cui riterrebbe di non rispondere con l'energia necessaria. Ipotesi non improbabile, conoscendo un poco il modo di essere del tipo.
Il Milan non era roba per lui, come non credo allenerà mai ad alti livelli. Un allenatore deve essere una persona intelligente e credo che il QI di Gattuso non sia sufficiente ad allenare in serie A. Non è adeguato né dal punto di vista tattico, ma è soprattutto nella incapacità totale di leggere alla svelta la partita il suo limite maggiore: si mette a discorrere con Riccio per capirne qualcosa. È lento e a risolvere un problema, ammesso che lo sappia risolvere. Anche dialetticamente non è proprio in grado di tenere un discorso. Insomma fatico a trovare dei pregi come allenatore.
