Il problema di Gattuso è lo stesso di Mihajlovic: le sue doti carismatiche (o apparenti tali) di capo popolo sono superiori e sovrastano le sue doti tecniche.
Mihajlovic ci tartassa da anni col discorso che ha visto le bombe sopra la sua testa e che era amico di militari sanguinari, quindi non ha paura di niente e sa come gestire lo spogliatoio dando di matto e urlando come uno scalmanato; ma quando poi vai a vedere tutte le squadre che ha allenato, a prescindere dai giocatori, francamente sei sempre di fronte a quelle con meno schemi offensivi e meno identità di tutta la serie A. Ed i risultati non arrivano infatti.
Gattuso è molto simile: il mito che da giocatore senza piedi dalle campagne calabresi si è costruito non lo mette in discussione nemmeno il più bastian contrario tifoso rossonero, anzi quella sua epopea paesana lo rende un modello anche per molti tifosi avversari.
Ma poi quando vai in panchina urlare per 90 minuti, bestemmiare e dire parolacce non è sufficiente per giustificare il senso tecnico-tattico della tua presenza da allenatore. E non è che pagare gli stipendi al posto del presidente come ha fatto in Grecia o mettere la faccia nella ridicola pantomima del Pisa fallito in B sia una credenziale che fa curriculum come allenatore; al massimo evidenzia ulteriormente certi valori dell'uomo.
Per altro nel 2017 dei social e del potere infinito dato ai giocatori tramite i procuratori, non penso proprio che la formula del sergente di ferro possa attecchire in alcun modo all'interno delle dinamiche di uno spogliatoio di una squadra professionista di serie A; capirei ancora ancora in Promozione o Prima Categoria o appunto nelle Giovanili, ma secondo voi Calhanoglu e Biglia si mettono a giocare meglio perché Gattuso gli va contro a muso duro urlando e minacciandoli con una bottiglia?
Non funziona più così.
Ad essere onesti, il modo in cui ha raddrizzato l'attuale stagione in Primavera dopo un avvio inquietante, cambiando modulo e concetti di gioco ed arrivando addirittura al vertice della classifica, per quel poco che vale è un segnale di competenza che può evidenziare una sua crescita come allenatore.