E' tutto alla rovescia questo modo di pensare mercato.
Non dovrebbe funzionare più che si dà a casaccio tot milioni in mano ad un soggetto e gli si dice vai e gira per il mondo (magari tra ristoranti e località marittime) a spenderli trovando un target coi tuoi amici. E se magari la controparte fissa il prezzo a 10, tu poiché hai budget 15 gli dai comunque 15, tipo Branca col Divino Jonathan.
Il processo deve essere inverso: prima si trovano i target, con una prima scrematura in base ad anagrafe, prospettive e presunto rapporto qualità/prezzo; poi si entra realmente nel vivo di quel prezzo, imbastendo la trattativa con quei 3-4 giocatori individuati come i primari; e solo in questo momento, se c'è un affare o un rapporto qualità/prezzo soddisfacente si stanziano i soldi, che possono ugualmente essere 5 milioni come 30 milioni, ma devono solo ed unicamente essere soldi spesi bene!
Se continua la prassi di spendere e basta, siamo morti prima ancora di cominciare.
Se invece grazie a competenza e merito e sfruttando il nostro prestigio (quel poco che è rimasto) passiamo alla fase dello spendere bene, anche a costo di fare uno scouting selvaggio in posti dimenticati da Dio, magari nel frattempo abbassando i costi e cedendo bene la nostra gente, allora 15 milioni bastano ed avanzano, come la chicca Gustavo Gomez dimostra.