Milan: Elliott pronto a finanziare Li con 35 milioni di euro.

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Casnop

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E' questo è positivo per il Milan?
Tutti gli apporti di capitale sono sempre i benvenuti, e questo potrebbe esserlo. Nulla è senza conseguenze, si capisce, questi fondi, quando assumono comportamenti attivisti, mirano ad assumere posizioni di influenza o di controllo su ciò che inizialmente supportano. In genere, questi interventi puntano ad avere ritorni a breve termine, e ciò può non coincidere con progetti industriali di lungo passo come quello calcistico. Una cosa è certa, questi fondi usano ottimi e convincenti argomenti per farsi consegnare le chiavi delle società: esibiscono quantità enormi di denaro, e fanno intendere di poterne procurare altro. Basti vedere come Vivendi ha deposto le armi in Telecom all'arrivo di Singer. Ad un tycoon boccheggiante, la percezione di assegni a vista fa l'effetto dell'acqua nel deserto. ;)
 

Mika

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Tutti gli apporti di capitale sono sempre i benvenuti, e questo potrebbe esserlo. Nulla è senza conseguenze, si capisce, questi fondi, quando assumono comportamenti attivisti, mirano ad assumere posizioni di influenza o di controllo su ciò che inizialmente supportano. In genere, questi interventi puntano ad avere ritorni a breve termine, e ciò può non coincidere con progetti industriali di lungo passo come quello calcistico. Una cosa è certa, questi fondi usano ottimi e convincenti argomenti per farsi consegnare le chiavi delle società: esibiscono quantità enormi di denaro, e fanno intendere di poterne procurare altro. Basti vedere come Vivendi ha deposto le armi in Telecom all'arrivo di Singer. Ad un tycoon boccheggiante, la percezione di assegni a vista fa l'effetto dell'acqua nel deserto. ;)

Di queste cose non ne capisco nulla, a me basta che non finiamo in un tribunale fallimentare, poi a comando del Milan può esserci Elliot, Li o Nonna Papera ma a me interessa sapere che non falliremo. E se ho capito bene non c'è questo rischio perché nessuno ha interesse a perdere un asset. No?
 
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Di queste cose non ne capisco nulla, a me basta che non finiamo in un tribunale fallimentare, poi a comando del Milan può esserci Elliot, Li o Nonna Papera ma a me interessa sapere che non falliremo. E se ho capito bene non c'è questo rischio perché nessuno ha interesse a perdere un asset. No?

Il punto non è il fallimento, è la dilazione dei tempi di ricostruzione /avvio di consolidamento per camminare con le proprie gambe, se ci sono avvicendamenti che comportano intoppi fisiologici il progetto ne risente quando non finisce direttamente nel cestino perché chi subentra ha altre idee
 
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Sotiris

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]Secondo quanto riportato da Carlo Festa, Elliott sarebbe pronto a finanziare con altri 35 milioni di euro Yonghong Li. Soldi che permetterebbero a Yonghong Li di effettuare gli ultimi aumenti di capitale per terminare la stagione sportiva. Soldi che, ovviamente, farebbero aumentare il debito complessivo a 215 milioni di euro. Bisogna capire cosa farà Li. Se accetterà i 35 milioni di Elliott o se si metterà alla ricerca di finanziamenti.

Elliott è notoriamente un istituto di beneficenza, tanto quanto Li è il proprietario del Milan ...
 

Super_Lollo

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Tutti gli apporti di capitale sono sempre i benvenuti, e questo potrebbe esserlo. Nulla è senza conseguenze, si capisce, questi fondi, quando assumono comportamenti attivisti, mirano ad assumere posizioni di influenza o di controllo su ciò che inizialmente supportano. In genere, questi interventi puntano ad avere ritorni a breve termine, e ciò può non coincidere con progetti industriali di lungo passo come quello calcistico. Una cosa è certa, questi fondi usano ottimi e convincenti argomenti per farsi consegnare le chiavi delle società: esibiscono quantità enormi di denaro, e fanno intendere di poterne procurare altro. Basti vedere come Vivendi ha deposto le armi in Telecom all'arrivo di Singer. Ad un tycoon boccheggiante, la percezione di assegni a vista fa l'effetto dell'acqua nel deserto. ;)

Non so te [MENTION=1914]Casnop[/MENTION] ma a me questa storia sta dando proprio l'idea che alla fine la stessa Elliot prenderà in mano la situazione e venderà al miglior offerente . Magari russo o Emiro...
 
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Se davvero fosse così vuol dire che Elliott ha già un compratore,o socio di maggioranza, per il Milan.Basta che abbia i soldi ed investa:bandiera:

Ancora? Elliot non può avere nessun compratore per il Milan perché anche in caso di mancato rifinanziamento il Milan non va ad Elliot, Elliot non potrebbe decidere niente in merito ad una cessione del club. Il Milan va all'asta per i soldi che Elliot deve deve farsi restituire, niente più niente di meno.
 

Casnop

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Non so te [MENTION=1914]Casnop[/MENTION] ma a me questa storia sta dando proprio l'idea che alla fine la stessa Elliot prenderà in mano la situazione e venderà al miglior offerente . Magari russo o Emiro...
Difficile da dire, Elliott potrebbe aver ricevuto una richiesta di supporto da parte della proprietà del club, incagliata da capitali che per vari motivi non riesce a far uscire dalle sinecure caraibiche e da quelle della madrepatria, supporto che non può essere illimitatamente un aiuto finanziario per evitare di strozzare il proprio target, ed allora potrebbe aver deciso di immettere capitale convertibile in partecipazioni azionarie. Non dimentichiamo che Elliott ha una influenza sulle controllanti immediate del Milan, nessuna decisione strategica potrebbe essere assunta senza il preventivo ascolto di Elliott e delle sue sussidiarie, e che ha un seggio attivo nelle riunioni del cda del Milan. I suoi comportamenti paiono da sempre confacenti al profilo di un vero e proprio azionista, che prepara con altri la ristrutturazione del club, e sostiene gli investimenti. :)
 

Il Re dell'Est

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Tutti gli apporti di capitale sono sempre i benvenuti, e questo potrebbe esserlo. Nulla è senza conseguenze, si capisce, questi fondi, quando assumono comportamenti attivisti, mirano ad assumere posizioni di influenza o di controllo su ciò che inizialmente supportano. In genere, questi interventi puntano ad avere ritorni a breve termine, e ciò può non coincidere con progetti industriali di lungo passo come quello calcistico. Una cosa è certa, questi fondi usano ottimi e convincenti argomenti per farsi consegnare le chiavi delle società: esibiscono quantità enormi di denaro, e fanno intendere di poterne procurare altro. Basti vedere come Vivendi ha deposto le armi in Telecom all'arrivo di Singer. Ad un tycoon boccheggiante, la percezione di assegni a vista fa l'effetto dell'acqua nel deserto. ;)

Difficile da dire, Elliott potrebbe aver ricevuto una richiesta di supporto da parte della proprietà del club, incagliata da capitali che per vari motivi non riesce a far uscire dalle sinecure caraibiche e da quelle della madrepatria, supporto che non può essere illimitatamente un aiuto finanziario per evitare di strozzare il proprio target, ed allora potrebbe aver deciso di immettere capitale convertibile in partecipazioni azionarie. Non dimentichiamo che Elliott ha una influenza sulle controllanti immediate del Milan, nessuna decisione strategica potrebbe essere assunta senza il preventivo ascolto di Elliott e delle sue sussidiarie, e che ha un seggio attivo nelle riunioni del cda del Milan. I suoi comportamenti paiono da sempre confacenti al profilo di un vero e proprio azionista, che prepara con altri la ristrutturazione del club, e sostiene gli investimenti. :)

E' così, stando alle ultime il supporto di Elliott sta assumendo contorni diversi, ossia quelli di un socio piuttosto che di un finanziatore. E non sarebbe nuovo a sortite di questo tipo. Comunque sia, a prescindere che socio già lo è nei fatti visto che detiene (insieme alla Rossoneri Champion di Mr Li) una golden share nel capitale di Rossoneri Investment Lux, veicolo che controlla l'AC Milan, vedremo se all'atto pratico, in extrema ratio, sarà così e quindi deciderà di convertire tutte le sue garanzie in capitale ed entrare nell'azionariato del veicolo (e magari anche del club) con una robusta quota di minoranza, pari evidentemente al suo credito rapportato al valore attuale del club.
Qualora il rifinanziamento andasse male, questa sarebbe la soluzione più naturale perché seguirebbe il corso delle garanzie e quindi il Milan si ritroverebbe in una situazione simile a quella dell'Inter, con un eventuale debito verso soci ma con un bella differenza: "zero" alla voce debiti finanziari. Dal canto suo, Singer avrebbe il 40/45% di un club di prima fascia mondiale, senza più debiti "cattivi", e il cui valore sarebbe destinato irrimediabilmente a salire con l'avvio di un progetto stadio.
A quel punto (se nel frattempo non trova qualcuno a cui rivendere le sue quote), anche Singer avrebbe interesse a raccogliere i frutti del suo investimento tramite il collocamento di una parte di azioni in borsa, momento in cui - Mao Tze Tung permettendo - potrebbero venir fuori i soci di Mr Li.

Ho l'impressione che Fassone alla UEFA cercherà proprio di far capire questo :)
 

Casnop

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E' così, stando alle ultime il supporto di Elliott sta assumendo contorni diversi, ossia quelli di un socio piuttosto che di un finanziatore. E non sarebbe nuovo a sortite di questo tipo. Comunque sia, a prescindere che socio già lo è nei fatti visto che detiene (insieme alla Rossoneri Champion di Mr Li) una golden share nel capitale di Rossoneri Investment Lux, veicolo che controlla l'AC Milan, vedremo se all'atto pratico, in extrema ratio, sarà così e quindi deciderà di convertire tutte le sue garanzie in capitale ed entrare nell'azionariato del veicolo (e magari anche del club) con una robusta quota di minoranza, pari evidentemente al suo credito rapportato al valore attuale del club.
Qualora il rifinanziamento andasse male, questa sarebbe la soluzione più naturale perché seguirebbe il corso delle garanzie e quindi il Milan si ritroverebbe in una situazione simile a quella dell'Inter, con un eventuale debito verso soci ma con un bella differenza: "zero" alla voce debiti finanziari. Dal canto suo, Singer avrebbe il 40/45% di un club di prima fascia mondiale, senza più debiti "cattivi", e il cui valore sarebbe destinato irrimediabilmente a salire con l'avvio di un progetto stadio.
A quel punto (se nel frattempo non trova qualcuno a cui rivendere le sue quote), anche Singer avrebbe interesse a raccogliere i frutti del suo investimento tramite il collocamento di una parte di azioni in borsa, momento in cui - Mao Tze Tung permettendo - potrebbero venir fuori i soci di Mr Li.

Ho l'impressione che Fassone alla UEFA cercherà proprio di far capire questo :)
Tutto questo, nella logica premessa che Elliott sappia quello che non sappiamo noi, ovvero chi sono i proprietari del Milan, acquarierati nella misteriosa capogruppo con sede nelle Vergini Britanniche. Quel 45 per cento è accettabile, se sai chi ha in mano il rimanente 55 per cento. ;)
 
S

Sotiris

Guest
Tutto questo, nella logica premessa che Elliott sappia quello che non sappiamo noi, ovvero chi sono i proprietari del Milan, acquarierati nella misteriosa capogruppo con sede nelle Vergini Britanniche. Quel 45 per cento è accettabile, se sai chi ha in mano il rimanente 55 per cento. ;)

L'importante è che scoprano le carte anche con la Uefa perché adesso questa questione sta diventando stucchevole.
E' troppo importante giocare in Europa per attrarre i giocatori forti altrimenti io li manderei pure a quel paese.
 
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