Che su questo ragazzo, uno dei pochi talenti che abbiamo in squadra, ci siano critiche eccessive, personalmente, ne sono convinto almeno da un paio di anni. Lui non deve fare 20 goal a stagione è un esterno di ottima tecnica, di grande velocità con una propensione al sacrificio senza precedenti nel calcio alla moviola che si pratica, oggi, in Italia. Sulla sua fragilità psicologica ne avrei da dire quattro a Galliani che, un paio di anni orsono, lo ha messo sgangheratamente sul mercato durante un'amena crociera nel Mediterraneo pensando di giocare al rialzo mentre Stephan era in Sudamerica per la Confederation Cup. Dopo il mazzo che si era fatto in quella stagione, giocando per sei mesi ai livelli del Robben attuale, di certo non si aspettava di essere spedito via a calci nel sedere dalla squadra che ha sempre amato sin dai primi vagiti. Anche su Braida, all'epoca, raccolsi un'indiscrezione da un osservatore di una squadra di serie B che lo vedeva protagonista di un'autentica rissa con il procuratore del savonese. Qualcuno ancora mi sussurra che la giubilazione dello storico Ariedo dipenda anche da questo.