Milan: ecco la soluzione dei guai.

Jino

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Da quello che so c'è già qualcuno che sta cercando di creare un trust per il Milan e il Napoli si è mosso ufficialmente in tal senso qualche mese fa (i tifosi della capitale hanno creato MyRoma). Ma è complicatissimo coinvolgere 100 milioni di tifosi sparsi nel mondo. Soprattutto quando vai a cercargli soldi. Da parte mia nessun problema anche a tirar fuori 100 euro, ma purtroppo quelli come me e come qualcun altro sono mosche bianche.

E se non raggiungi numeri importanti, quindi se non bussi alla porta del proprietario con tanti soldi, questo si mette a ridere, ti da una pacca sulla spalla e ti accompagna alla porta.

P.S. la differenza nel Barcellona e Real Madrid non la fanno le quote dei soci, ma gli introiti dello stadio e dei diritti tv.

Si ma tu 100 euro se le cose vanno bene li metti, se le cose vanno male come gli ultimi anni ti sfido a maggio a sganciare 100 euri sulla fiducia per un altro anno. E poi, ammesso tu lo possa fare ogni anno, mica tutti hanno la possibilità di farlo, di questi tempi parlo eh.

Cioè, non è facile mettere soldi senza poter manco prendere una decisione.
 

Il Re dell'Est

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Si ma tu 100 euro se le cose vanno bene li metti, se le cose vanno male come gli ultimi anni ti sfido a maggio a sganciare 100 euri sulla fiducia per un altro anno. E poi, ammesso tu lo possa fare ogni anno, mica tutti hanno la possibilità di farlo, di questi tempi parlo eh.

Cioè, non è facile mettere soldi senza poter manco prendere una decisione.

Per quello dico che è complicato coinvolgere 100M di tifosi e sperare che i loro soldi facciano svoltare la società. Poi sul discorso del metterli a prescindere è soggettivo: per me non ci sarebbero problemi a farlo. Anche perché tirerei fuori 100€ solo se avessi la possibilità di eleggere le cariche sociali e decidere se rinnovargli o meno la fiducia. Ma mettere 100€ per contare come un 2 di picche a briscola, no.
 
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Renegade

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Ovviamente non riuscirebbero mai a contribuire tutti e 99 milioni di tifosi, io però sarei ben disposto a versare, ad esempio, anche un centinaio di euro annui per il Milan.

Hai ragione. Finirebbe tutto in mano a loro per pagare i conti di Giannino. Con questa società non si può fare niente. Se andranno via Barbara, Silvio e Galliani, la nuova società potrebbe basarsi su questo modello. Ma sino ad allora siamo e saremo sempre incastrati.
 
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Da quello che so c'è già qualcuno che sta cercando di creare un trust per il Milan e il Napoli si è mosso ufficialmente in tal senso qualche mese fa (i tifosi della capitale hanno creato MyRoma). Ma è complicatissimo coinvolgere 100 milioni di tifosi sparsi nel mondo. Soprattutto quando vai a cercargli soldi. Da parte mia nessun problema anche a tirar fuori 100 euro, ma purtroppo quelli come me e come qualcun altro sono mosche bianche.

E se non raggiungi numeri importanti, quindi se non bussi alla porta del proprietario con tanti soldi, questo si mette a ridere, ti da una pacca sulla spalla e ti accompagna alla porta.

P.S. la differenza nel Barcellona e Real Madrid non la fanno le quote dei soci, ma gli introiti dello stadio e dei diritti tv. Al contrario nelle piccole realtà, invece, le quote dei soci possono avere un peso diverso.

Secondo me sono moltissimi quelli che sgancerebbero 100 Euro.
Ma occorrerebbe che venissero coinvolti anche imprenditori da milioni di Euro, che vogliano intervenire direttamente, una volta esautorata la famiglia Berlusconi.
Parlo degli Squinzi, dei Ferrero (nutella) e tanti altri microimprenditori. Ce 'è una voragine...
L'importante sarebbe iniziare a muoversi.
E devono iniziare gli attuali proprietari.
Sono loro che devono decidere: è l'unico sistema per recuperare quello che hanno speso senza continuare a aumentare le perdite.
Si diano loro una mossa...
 

Schism75

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Idea che avevo già espresso qualche tempo fa. Sicuramente, se ci fossero le condizioni per poter riportare il Milan in alto, ossia spendere i soldi per fare mercato e/o gestire una quota parte degli stipendi, potrebbe essere una strada molto interessante. Praticamente l'idea sarebbe quella di applicare il principio del crownfunding al calcio. I numeri a cui far riferimento sarebbero non più di 1.000.000 i possibili tifosi disposti a contribuire, magari partendo da un minimo di 50 euro ad un massimo di 100 euro. Si avrebbe una bella cifra per fare quanto sopradetto.

Chiaramente bisognerebbe studiare bene alcune normative. Ad esempio:

- con il fair play finanziario, questo introito di soldi come si dovrebbe classificare? Donazione? E' contemplato? Perchè chiaramente è un modo per introdurre un doping finanziario reale. In 5 anni ci sarebbe una guerra al riarmo tra le varie squadre, con i prezzi destinati ad esplodere in breve.
- dovrebbe essere possibile vincolare, in maniera legale, la società a spendere i soldi per le finalità decise dai contributori, e per i giocatori che hanno il benestare di questi ultimi. Quindi occorrerebbe una sorta di democrazia diretta (in un sito chiuso ai soli iscritti) in cui poter votare queste spese. Quindi il Galliani di turno, se vorrà spendere 20 milioni di euro per Muntari e/o dargli 4 milioni a stagione utilizzando questi soldi, non lo potrà fare se non dopo passaggio mediante votazione.
- Le spese effettuate devono essere rese note fino all'ultimo centesimo. Per spendere questi soldi andrà comunque chiesto il benestare dei contribuenti nelle modalità di cui sopra. Quindi questo modo di gestire porterà finalmente a pianificare qualcosa. Bisognerà muoversi per tempo e con cognizione di causa.
- Non dovrebbe essere reso pubblico (all'esterno dei contributori) l'ammontare di quanto raccolto.

Chiaro è una situazione complessa, da studiare a fondo. Se davvero ci fosse la possibilità, beh non esiterei a mettere i soldi.
 
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Idea che avevo già espresso qualche tempo fa. Sicuramente, se ci fossero le condizioni per poter riportare il Milan in alto, ossia spendere i soldi per fare mercato e/o gestire una quota parte degli stipendi, potrebbe essere una strada molto interessante. Praticamente l'idea sarebbe quella di applicare il principio del crownfunding al calcio. I numeri a cui far riferimento sarebbero non più di 1.000.000 i possibili tifosi disposti a contribuire, magari partendo da un minimo di 50 euro ad un massimo di 100 euro. Si avrebbe una bella cifra per fare quanto sopradetto.

Chiaramente bisognerebbe studiare bene alcune normative. Ad esempio:

- con il fair play finanziario, questo introito di soldi come si dovrebbe classificare? Donazione? E' contemplato? Perchè chiaramente è un modo per introdurre un doping finanziario reale. In 5 anni ci sarebbe una guerra al riarmo tra le varie squadre, con i prezzi destinati ad esplodere in breve..

Nessuna donazione: l'acquisto delle quote sarebbe una normale operazione che andrebbe a beneficio del cedente.
Ulteriori introiti andrebbero classificati come versamento dei soci o finanziamento soci. Il caso del Barça è ammesso.

- dovrebbe essere possibile vincolare, in maniera legale, la società a spendere i soldi per le finalità decise dai contributori, e per i giocatori che hanno il benestare di questi ultimi. Quindi occorrerebbe una sorta di democrazia diretta (in un sito chiuso ai soli iscritti) in cui poter votare queste spese. Quindi il Galliani di turno, se vorrà spendere 20 milioni di euro per Muntari e/o dargli 4 milioni a stagione utilizzando questi soldi, non lo potrà fare se non dopo passaggio mediante votazione..

Questo è esagerato. I contributori dovrebbero eleggere loro rappresentanti in seno al CdA, che ovviamente farebbero valere la loro voce sia in fatto di acquisti, che di stipendi, accordando dei limiti allo staff tecnico delegato all'uopo.
Il Galliani (Dio ce ne scampi...) di turno sarebbe in tal caso un mero esecutore.
Chiaro che sarà il Presidente a rispondere in proprio in caso di insolvenza, quindi si guarderà bene dall'avallare gli stessi errori del Galliani di turno.

- Le spese effettuate devono essere rese note fino all'ultimo centesimo. Per spendere questi soldi andrà comunque chiesto il benestare dei contribuenti nelle modalità di cui sopra. Quindi questo modo di gestire porterà finalmente a pianificare qualcosa. Bisognerà muoversi per tempo e con cognizione di causa.
- Non dovrebbe essere reso pubblico (all'esterno dei contributori) l'ammontare di quanto raccolto..

Non è pensabile che si possa chiedere il benestare degli azionisti per ogni singola operazione ordinaria.
Dovrebbero essere gli organi delegati a controllare.
E' ovvio che tutti gli organi sarebbero a elezione diretta, ma occorrerà eleggere persone di fiducia, non certo il Galliani (Dio ce ne riscampi...) di turno.

-Chiaro è una situazione complessa, da studiare a fondo. Se davvero ci fosse la possibilità, beh non esiterei a mettere i soldi.

Ci sono organismi (Supporter's Trust) creati ad hoc per lo scopo. In Italia sono poco diffusi, all'estero molto di più.
Ma alla base di tutto sta la volontà della proprietà che detiene, nel nostro caso, il 99,7% delle azioni.
 

Schism75

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Preferirei che non ci fossero organi intermedi, se non un mero direttorio (eletti con rotazione tra i contribuenti) che prende contatti con la parte legale e la parte societaria notificandogli la volontà del gruppo. Si evitano figure che improvvisamente diventano potenti e incontrollabili. Per quanto riguarda le votazioni è chiaro che la possibilità a tempo, nel senso si potrà esprimere il proprio dalle ore xx del giorno yy alle ore zz del giorno tt. Chi non riesce a votare perde la possibilità di farlo per quella singola decisione.

Il Supporter Trust è per l'acquisto di quote societarie, invece quello che penso io è quello di usare questi soldi solamente ai fini del mercato e/o pagare stipendi per giocatori acquistati con questa modalità.
 
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.............
Il Supporter Trust è per l'acquisto di quote societarie, invece quello che penso io è quello di usare questi soldi solamente ai fini del mercato e/o pagare stipendi per giocatori acquistati con questa modalità.

Il tuo è un altro discorso.
Sinceramente, mantenendo questa proprietà non scucirei un Euro.
Diverso se l'azionariato fosse popolare.
I "contributori", come li chiami tu, parteciperebbero direttamente alla gestione anche sotto il profilo tecnico, per il tramite dei loro delegati.
 

Gas

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Il fatto che il Milan stia facendo schifo gioca un ruolo utile nella creazione di un'azionariato popolare. Le azioni sono fruttuose se si comprano a poco e si vendono meglio.
Diciamo che oggi compro un'azione del Milan a 100€ e come me molti altri, questa igniezione di capitale consente al club di muoversi diversamente, meglio, su tutti i fronti riportando magari il club nel gotha del calcio europeo ridandogli valore e ridando valore alle sue azioni per un ritorno d'investimento per noi piccoli investitori.

Un'altra cosa che volevo dire è che non servono davvero 99 milioni di investitori a 100€ l'uno, forse sottostimate quanta gente comprerebbe migliaia, o anche milioni di euro di azioni. Spesso uomini d'affari entrano con buone fette di azioni e poi quando fiutano che la cosa si sta muovendo nel modo giusto pian piano acquistano sempre più azioni per assumere il controllo.
 
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