Il Milan ricomincia a sognare. In attesa del closing con i cinese, iniziano a spuntare i primi nomi "pesanti" per la ricostruzione della squadra. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, i sogni della società rossonera sono due: Marco Verratti, regista della nazionale e del Psg che più volte ha dichiarato di voler tornare in patria prima o poi e di Kane del Tottenham, la cui valutazione è di almeno 50 milioni di euro. Tanti soldi, ma per i cinesi non dovrebbe essere un problema.
Non entriamo nel merito di una operazione di mercato ancora inesistente e comunque certamente ardua e complessa, ma non c'è dubbio che, se c'è un acquisto che non si può non fare per il Milan che verrà, è proprio quello di questo piccolo, enorme pescarese. Per le obiettive necessità tecniche della nostra squadra, ma anche per il manifesto immenso valore simbolico e strategico del suo arrivo: 'il dieci' per eccellenza, un venticinquenne con le stimmate del grandissimo, italiano, che guiderebbe un gruppo, che, come il Milan di oltre trent'anni fa, sta rigenerandosi su una gradita base italiana, e piuttosto giovane. Veramente sarebbe paragonabile al Maradona che piombo' sul San Paolo di trentadue anni fa, a fare nuove tutte le cose. Costa troppo? Lo sceicco non lo molla? Non sapremmo, i soldi non mancherebbero, domani, quello che non deve mancare ai nuovi soci è la comprensione che il calcio è fatto anche di razionale, lucida, fredda follia. Il Verratti-affair lo è, per fortuna.