Se domani qualche procuratore, non declinando la sua fonte, non allegando il certificato del casellario penale o quello antimafia, segnala un giovane erede di Messi sgambettare in quel di Calì, premesso che mi riservo di doverosamente riferire della circostanza alla CIA, DEA e InterPol per gli opportuni accertamenti, mi pongo un istante dopo la questione se la circostanza sia veritiera e se sia opportuno andare ad acquistare il giocatore. Se non mi pongo io la questione, se la pongono Marotta o quelli del Barcellona. Anzi, non se la pongono affatto: comprano il giocatore, senza tante chiacchiere. Questioni davvero trascurabili, mi pare, nei giorni in cui il civilissimo e liberale Manchester United e la magnifica ed ammirata Juventus concludono la compravendita di un giocatore, annunciando fiere di aver riservato una commissione di una trentina di milioni al procuratore di questi, raffinato duca dell'Essex, iberniano di dodici generazioni, per un affare che si sarebbe potuto concludere anche senza i preziosi servigi dell'anzidetto duca. Roba che a Calì cambiano subito core business, giudicato meno remunerativo, ed aprono pizzerie in attesa di avventori svedesi.