Spesso la soluzione è nelle piccole cose. Suso e Bonaventura leggermente più accentrati, soprattutto quello tra i due che si muove sul lato della palla, per favorire l'esterno che sale dalla propria parte. In questo modo si salva il lavoro offensivo dell'esterno, e si valorizza quello dei nostri trequarti tra le linee, per sé e per i compagni. Parlavamo di trequarti, e non di mediani, come insiste erroneamente a vedere il nostro allenatore. Questa estate, con Conti che saliva e portava via il terzino avversario, Suso si ritrovava un buco, che si traduceva nei tre secondi necessari a lui per crossare o tirare dall'angolo alto dell'area. E se anche Suso trovava opposizione, Kessie in risalita chiudeva il discorso. Borini non è Conti, ma ce la mette tutta su quel lato, perché non provarci? A Suso il sacrificio, in fase di possesso, di cinque metri dentro il campo, per avere due o tre direttrici di corsa, o di passaggio, o di tiro. Piccole cose.