Milan: dilemma Suso. Montella non cambia il 3-5-2.

Splendidi Incisivi

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Ma smettiamola con questa leggenda metropolitana.
Suso, ad oggi, NON è assolutamente il giocatore più forte che abbiamo, e non lo è precisamente per questo suo NON essere duttile.

I giocatori MONODIMENSIONALI (e questo Suso è ad oggi) sono, da sempre, i meno utili a conseguire risultati di squadra. Perfino Messi si è adattato a giocare a seconda delle esigenze di squadra.

O Suso si sveglia e inizia a giocare PER LA SQUADRA e CON LA SQUADRA (cosa in cui mi pare latiti assai in questo momento) invece che per se stesso (condizionando quindi il resto dell'11) o può tranquillamente accomodarsi in panchina per quanto mi riguarda.

SE (ed è un grosso se per il momento) invece, da domani, si dovesse svegliare, e iniziasse veramente a contribuire di più alla manovra di squadra piuttosto che cercare costantemente la sua "mattonella" da cui rientrare e tirare in porta ALLORA avrebbe anche le potenzialità di diventare un giocatore DAVVERO determinante invece che un "pesce grande in una pozza piccola".

Questo non significa che bisogna per forza schierarlo fuori ruolo, anzi. Ma che bisogna trovare il modulo più adeguato a esaltare i valori della squadra nel suo complesso e che (tutti) devono fare di necessità virtù.

La domanda da porsi, semmai, è se Montella sia in grado di capire quale modulo utilizzare.
Il 3-5-2 non esalta la squadra: è questo il punto; viceversa, i moduli migliori per Suso sono anche i moduli migliori per la squadra, ma ormai Montella vive in una bolla dove tutto va bene, dove ci vuole tempo e dove la difesa a 3 è la migliore delle soluzioni possibili.
 
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Ma smettiamola con questa leggenda metropolitana.
Suso, ad oggi, NON è assolutamente il giocatore più forte che abbiamo, e non lo è precisamente per questo suo NON essere duttile.

I giocatori MONODIMENSIONALI (e questo Suso è ad oggi) sono, da sempre, i meno utili a conseguire risultati di squadra. Perfino Messi si è adattato a giocare a seconda delle esigenze di squadra.

O Suso si sveglia e inizia a giocare PER LA SQUADRA e CON LA SQUADRA (cosa in cui mi pare latiti assai in questo momento) invece che per se stesso (condizionando quindi il resto dell'11) o può tranquillamente accomodarsi in panchina per quanto mi riguarda.

SE (ed è un grosso se per il momento) invece, da domani, si dovesse svegliare, e iniziasse veramente a contribuire di più alla manovra di squadra piuttosto che cercare costantemente la sua "mattonella" da cui rientrare e tirare in porta ALLORA avrebbe anche le potenzialità di diventare un giocatore DAVVERO determinante invece che un "pesce grande in una pozza piccola".

Questo non significa che bisogna per forza schierarlo fuori ruolo, anzi. Ma che bisogna trovare il modulo più adeguato a esaltare i valori della squadra nel suo complesso e che (tutti) devono fare di necessità virtù.

La domanda da porsi, semmai, è se Montella sia in grado di capire quale modulo utilizzare.

Non è una leggenda metropolitana : sposta insigne da trequartista e vale 1/10 del meraviglioso giocatore che è oggi, sposta neymar (neymar, non berardi ) a destra e avremo risultati appena sufficienti.
Il calcio di oggi che va a mille all'ora richiede specialisti nel ruolo e ciò che riesce in quella zona di campo con risultati eccelsi non riesce in altre zone del campo.
Tu asserisci che suso non sia il più forte della rosa ma dietro le nostre vittorie da due anni a questa parte ci sono il suo piedino e quello di bonaventura, ci sono i loro dribbling e i loro strappi.
Nessuno in questo milan incide come e quanto loro, dati e numeri alla mano. Non saranno dei fenomeni ok, ma gli altri allora sono più scarsi di loro. Chi mi dovrebbe vincere le partite o può farlo oltre a loro due ? Io faccio grossa fatica a trovare qualcuno che incida più di loro.
Il campo non parla, il campo URLA!!!!
L'allenatore che ragiona come te antepone le sue idee al talento dei singoli, non fosse che poi le partite te le vincono gli insigne e i neymar.
Le giocate dei campioni dentro al gioco di squadra ma senza la giocata il gioco non produce alcunchè.
 

Casnop

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Non è una leggenda metropolitana : sposta insigne da trequartista e vale 1/10 del meraviglioso giocatore che è oggi, sposta neymar (neymar, non berardi ) a destra e avremo risultati appena sufficienti.
Il calcio di oggi che va a mille all'ora richiede specialisti nel ruolo e ciò che riesce in quella zona di campo con risultati eccelsi non riesce in altre zone del campo.
Tu asserisci che suso non sia il più forte della rosa ma dietro le nostre vittorie da due anni a questa parte ci sono il suo piedino e quello di bonaventura, ci sono i loro dribbling e i loro strappi.
Nessuno in questo milan incide come e quanto loro, dati e numeri alla mano. Non saranno dei fenomeni ok, ma gli altri allora sono più scarsi di loro. Chi mi dovrebbe vincere le partite o può farlo oltre a loro due ? Io faccio grossa fatica a trovare qualcuno che incida più di loro.
Il campo non parla, il campo URLA!!!!
L'allenatore che ragiona come te antepone le sue idee al talento dei singoli, non fosse che poi le partite te le vincono gli insigne e i neymar.
Le giocate dei campioni dentro al gioco di squadra ma senza la giocata il gioco non produce alcunchè.
Spesso la soluzione è nelle piccole cose. Suso e Bonaventura leggermente più accentrati, soprattutto quello tra i due che si muove sul lato della palla, per favorire l'esterno che sale dalla propria parte. In questo modo si salva il lavoro offensivo dell'esterno, e si valorizza quello dei nostri trequarti tra le linee, per sé e per i compagni. Parlavamo di trequarti, e non di mediani, come insiste erroneamente a vedere il nostro allenatore. Questa estate, con Conti che saliva e portava via il terzino avversario, Suso si ritrovava un buco, che si traduceva nei tre secondi necessari a lui per crossare o tirare dall'angolo alto dell'area. E se anche Suso trovava opposizione, Kessie in risalita chiudeva il discorso. Borini non è Conti, ma ce la mette tutta su quel lato, perché non provarci? A Suso il sacrificio, in fase di possesso, di cinque metri dentro il campo, per avere due o tre direttrici di corsa, o di passaggio, o di tiro. Piccole cose. :)
 
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Inizialmente pensavo che il 433 fosse un mezzo suicidio con la rosa a disposizione, ma questo 352 è davvero drammatico perché non ci permette di sfruttare le doti dei nostri migliori giocatori. Secondo me il 4231 è la soluzione migliore, più equilibrata del 433, ma mi va bene tutto basta che non vedo più sto scempio di formazione / modulo
 
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Spesso la soluzione è nelle piccole cose. Suso e Bonaventura leggermente più accentrati, soprattutto quello tra i due che si muove sul lato della palla, per favorire l'esterno che sale dalla propria parte. In questo modo si salva il lavoro offensivo dell'esterno, e si valorizza quello dei nostri trequarti tra le linee, per sé e per i compagni. Parlavamo di trequarti, e non di mediani, come insiste erroneamente a vedere il nostro allenatore. Questa estate, con Conti che saliva e portava via il terzino avversario, Suso si ritrovava un buco, che si traduceva nei tre secondi necessari a lui per crossare o tirare dall'angolo alto dell'area. E se anche Suso trovava opposizione, Kessie in risalita chiudeva il discorso. Borini non è Conti, ma ce la mette tutta su quel lato, perché non provarci? A Suso il sacrificio, in fase di possesso, di cinque metri dentro il campo, per avere due o tre direttrici di corsa, o di passaggio, o di tiro. Piccole cose. :)

Ma guarda che suso lo scorso anno spesso veniva dentro al campo per trovare spazio e/o per liberare spazi dalle sue parti.
Purtroppo però per rendere lo spagnolo ha bisogno della fascia, per lui come per i trequartisti inventati attaccanti esterni oggi la fascia è un rifugio dove recuperano le energie e dove sono tutelati e facilitati nella gestione della palla da una linea di bordo campo che li protegge da eventuali attacchi.
Tutto ciò agevola un recupero psichico e fisico e li rende parte attiva anche nella gestione palla normale, in attesa di accendersi. Il normale alternato all'eccezionale reso possibile da fasi di stanca fisiologici in una zona di campo che glielo consente.
Dentro al campo giocatori cosi oggi vengono 'sbranati' da ritmi eccessivamente elevati, da raddoppi sistematici e da una mole di lavoro senza palla che non riescono a fare a livello organico.
Il lavoro che fa nainggolan, giusto per fare un esempio, non lo possono fare insigne o suso.
Il calcio è cambiato, il talento però andrebbe preservato.
La mattonella di suso, come quella di insigne o di neymar è l'ancora di salvataggio del talento del 10.
 

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