Quasi tutti i quotidiani in edicola oggi, 14 luglio 2017, incoronano il Milan dopo gli acquisti di Biglia e di Bonucci (e con il bomber in arrivo...). I rossoneri ora sono da scudetto. C'è una nuova anti Juve.
Qui non c'è una questione tecnica, di lavoro, di campo, di amalgama, perché con queste cifre e questi profili abbiamo voluto imporci il dover vincere almeno un trofeo e arrivare almeno secondi.
Mi dispiace per Montella e soci, ma se tu metti sul piatto certi acquisti di cartellini, certi ingaggi folli e certe fattispecie di giocatori da certe realtà, oltre a certe imposizioni sul futuro finanziario che sappiamo, non puoi fare a meno di essere sotto pressione e di fallire se non lotti fino a maggio per il primo posto.
Abbiamo voluto cancellare in poche settimane qualsiasi ipotesi di profilo basso, ed anche se sappiamo tutti che poi la pratica e la realtà sarà ostica, abbiamo voluto o dovuto alzare l'asticella al massimo.
Muovendoci così non si può più sentire che arriviamo da un sesto posto e che dobbiamo crescere, cosa che io ero prontissimo ad accettare all'interno di una crescita graduale.
Muovendoci così possiamo solo pensare a vincere ogni partita. Non è una facoltà, è (purtroppo) un obbligo.