A prescindere dalla veridicità della notizia, questa sarebbe assolutamente la strada corretta in primis per il ritorno alla vittoria e mi sfuggono le perplessità su un progetto del genere.
Non cadiamo nel solito trabocchetto dell'età e dell'esperienza, come se una squadra giovane debba per forza avere dei veterani attorno. Un ottimo giocatore non diventa un po' più campione solo perché ha 30 anni invece di 20: sempre ottimo giocatore è, con la differenza che il giovane ha ancora abilità inesplorate ed un valore di mercato crescente, e soprattutto che il 30enne potrebbe non avere lo stesso grado di fame ed ambizione del 20enne.
E ci sono 20enni con personalità e 30enni senza personalità (basta dare uno sguardo alla nostra rosa), 20enni che sono un ottimo esempio e 30enni che sono un pessimo esempio.
L'Arsenal non vince non perché ha i giovani (che poi in realtà hanno sempre tenuto i loro "anziani" in rosa), ma perché Wenger è un allenatore con eccessivo sbilanciamento a favore dell'estetica rispetto al pragmatismo, ed i Gunners hanno il difetto di compiacersi troppo invece di andare decisi verso l'obiettivo, tralasciando colpevolmente la cura della fase difensiva (per uomini e concetti). E' un fatto di campo, di tattica, di fattispecie di giocatori.
Ma nonostante questi difetti intrinsechi grazie al loro modo di pensare il mercato sono da 20 anni circa credo ininterrottamente in Champions ed hanno costruito autonomamente lo stadio di calcio oggi più bello al mondo, con cui si sono assicurati eterna competitività in termini di fatturato.
Per far ripartire il circolo virtuoso bisogna ripartire a spendere solo per gli under 25, certo magari andando a completare il tutto anche con intuizioni tipo il Barzagli ed il Pirlo presi praticamente gratis dalla Juve, ma appunto non investendoci liquidità.
Continuare a scialacquare denaro e costi per cartellino ed ingaggi di 28enni o peggio 30enni alla ricerca del loro ultimo pesante quinquennale della loro carriera, vuol dire non aver capito come funziona l'azienda calcio oggi.
Tutti i campioni, prima di diventare campioni, sono stati "giocatori di prospettiva".
Iniziamo a prendere quei campioni appena prima che diventino campioni, magari come Bentancur e Gustavo Gomez; e poi vedremo come comportarci quando diventeranno campioni, magari evitando proprio che non potendo più permetterci i costi mostruosi e fuori portata del famoso campionissimo (Ibra) per due anni, abbiamo dovuto rinunciare al più fulgido esempio recente di campione costruito in casa che non vedeva l'ora di fare il capitano del Milan per i successivi anni.