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Apro questa discussione, previa autorizzazione, per discutere tutti insieme riguardo il pensiero dei "giornalisti" che noi tutti ormai siamo abituati a conoscere, che navigano da decenni in orbita Milan.
Abbiamo assistito da sempre ad una difesa ad oltranza della società da parte dei soliti noti, Pelegatti,Suma, Fedele, Ordine, Ruiu in prima battuta, Di Stefano e gli altri in seconda. Il dubbio che questi giornalisti, pensino più al Berlusconismo e al loro rendiconto piuttosto che al bene del Milan ci è sempre sorto. Anche questa volta, così come con Bee, all'alba delle prime notizie che uscivano come un fulmine a ciel sereno sulla cessione, i soliti difendevano la società ed elogiavano le nostre gesta passate, quasi come voler screditare i nuovi potenziali acquirenti, visti più come nemici che come ancora di salvezza. Però giorno dopo giorno, settimane dopo settimane, i toni cominciano a cambiare, si passa dalla negazione dell'esistenza (addirittura!!) di questi cinesi, al solito "Berlusconi vuol soltanto il bene del Milan". Cominciano quindi a mettere le mani avanti, il loro eroe, forse, con grande coraggio e cuore, per il bene supremo del mondo milan, decide di lasciare la sua più grande creatura in mani diverse, straniere, agli acerrimi nemici dell'Oriente. Il primo in ordine è stato Suma, incredibilmente, che comincia a parlare di questi cinesi, dandogli un'aurea quasi mistica : "Non sappiamo i nomi, ma il Presidente ci ha assicurato che hanno patrimoni stellari", quasi come voler vincere una gara ( che allo stato attuale non esiste) con i cugini, già cinesi. Ordine lo segue a ruota, ed entrambi però mettono sempre al primo posto Berlusconi e il suo amico fidato, Galliani, che guideranno questo Milan alle gesta di un tempo. Nel frattempo come ogni cosa che riguardi il mondo Berlusconi, poca luce e molte zone d'ombra. In tutto ciò una piccola, flebile, luce ci appare in nostro soccorso dal buon Campopiano, che però deve trovarsi a rivaleggiare incredibilmente in casa con il classico Fedele, grande amico "del più grande AD di Europa", che paventa la possibilità di Italmilan ( il peggior incubo dei tifosi milanisti) guidata da un altro amico (Brocchi). E si ricomincia con il solito giro di giostra, Pellegatti, Suma, Ordine e via dicendo, tutti ad inneggiare il grande ItalMilan, con i migliori giovani italiani, pronti a ricalcare le orme dello storico nucleo Italiano Milanista, che grandi vittorie ci portò. Peccato che di giovani italiani neanche l'ombra. In tutto questo Berlusconi come sempre, decide che è ora di ritornare in sella del Milan, guarda caso in periodo di campagna elettorale. Ed eccoci ad un nuovo giro della giostra signori, i nostri amici giornalisti del mondo Milan, tutti nuovamente a riparlare dei cinesi, di Berlusconi che fa un atto d'amore, tifosi poco riconoscenti (tempo fa eravamo non evoluti), e di presidenze onorarie ma con potere decisionale. Ovviamente, uno come Berlusconi, non sarà mai semplice presidente onorario, ma con i soldi degli altri gestirà la squadra, la società e ci riporterà alla vittoria. Sempre secondo i soliti. Ma il caso volle, che l'eroe dei nostri giornalisti, si è dovuto operare, allontanare nuovamente dal mondo Milan, e ripiombiamo nel solito giro di giostra di ItalMilan, con Brocchi Galliani e i grandi acquisti Pavoletti e Vazquez. Ci risiamo, Berlusconi e la valvola rossonera, "noi" tifosi lo aspettiamo a braccia aperte( ma noi chi? mi chiedo), o cinesi o rilancio con i suoi soldi, come sempre ha fatto secondo i "ben informati".
E rieccoci però nuovamente nel periodo pro cessione, e il pensiero di noi tutti è sempre lo stesso: Ennesimo teatrino? cosa abbiamo fatto di male per meritarci questa società e questi servi? eppure, oggi, appare come un fulmine a ciel sereno una strana storia, raccontata dal servo per eccellenza, noto ai più come " i salmoni che risalgono i fiumi". Come ben sapete è vietato postare gli editoriali, oggi ci sarà un eccezione, un piccolo riassunto.
Un nuovo allenatore, una nuova società, nuovi giocatori! Inutile postare quello che ha scritto, suppongo che tutti più o meno lo abbiano letto, però qualcosa di strano c'è. Mai, Pelegatti, aveva criticato, seppur con sottile ironia la società, che lui tanto ha amato ed elogiato. Mai. Eppure questa volta c'è una sottile malinconia e tristezza nelle sue parole. Addirittura fa una formazione "europea" a suo dire competitiva ai massimi livelli ( meglio che non sia lui il nostro DS), con acquisti roboanti e costosi, con i cinesi e sempre però con il suo amato eroe, in sella a portarci verso nuovi trionfi.
Tutto molto bello, peccato che era/è un sogno ad occhi aperti. Come lui stesso fa capire nell'ultima frase.
"Buon divertimento! Che bello ! Volevo finalmente passare qualche minuto pensando alla grande, pensando da Milan..."
Che dire. Se anche lui, molla la nave, un motivo ci sarà. Come interpretate queste sottili ma taglienti parole?
Abbiamo assistito da sempre ad una difesa ad oltranza della società da parte dei soliti noti, Pelegatti,Suma, Fedele, Ordine, Ruiu in prima battuta, Di Stefano e gli altri in seconda. Il dubbio che questi giornalisti, pensino più al Berlusconismo e al loro rendiconto piuttosto che al bene del Milan ci è sempre sorto. Anche questa volta, così come con Bee, all'alba delle prime notizie che uscivano come un fulmine a ciel sereno sulla cessione, i soliti difendevano la società ed elogiavano le nostre gesta passate, quasi come voler screditare i nuovi potenziali acquirenti, visti più come nemici che come ancora di salvezza. Però giorno dopo giorno, settimane dopo settimane, i toni cominciano a cambiare, si passa dalla negazione dell'esistenza (addirittura!!) di questi cinesi, al solito "Berlusconi vuol soltanto il bene del Milan". Cominciano quindi a mettere le mani avanti, il loro eroe, forse, con grande coraggio e cuore, per il bene supremo del mondo milan, decide di lasciare la sua più grande creatura in mani diverse, straniere, agli acerrimi nemici dell'Oriente. Il primo in ordine è stato Suma, incredibilmente, che comincia a parlare di questi cinesi, dandogli un'aurea quasi mistica : "Non sappiamo i nomi, ma il Presidente ci ha assicurato che hanno patrimoni stellari", quasi come voler vincere una gara ( che allo stato attuale non esiste) con i cugini, già cinesi. Ordine lo segue a ruota, ed entrambi però mettono sempre al primo posto Berlusconi e il suo amico fidato, Galliani, che guideranno questo Milan alle gesta di un tempo. Nel frattempo come ogni cosa che riguardi il mondo Berlusconi, poca luce e molte zone d'ombra. In tutto ciò una piccola, flebile, luce ci appare in nostro soccorso dal buon Campopiano, che però deve trovarsi a rivaleggiare incredibilmente in casa con il classico Fedele, grande amico "del più grande AD di Europa", che paventa la possibilità di Italmilan ( il peggior incubo dei tifosi milanisti) guidata da un altro amico (Brocchi). E si ricomincia con il solito giro di giostra, Pellegatti, Suma, Ordine e via dicendo, tutti ad inneggiare il grande ItalMilan, con i migliori giovani italiani, pronti a ricalcare le orme dello storico nucleo Italiano Milanista, che grandi vittorie ci portò. Peccato che di giovani italiani neanche l'ombra. In tutto questo Berlusconi come sempre, decide che è ora di ritornare in sella del Milan, guarda caso in periodo di campagna elettorale. Ed eccoci ad un nuovo giro della giostra signori, i nostri amici giornalisti del mondo Milan, tutti nuovamente a riparlare dei cinesi, di Berlusconi che fa un atto d'amore, tifosi poco riconoscenti (tempo fa eravamo non evoluti), e di presidenze onorarie ma con potere decisionale. Ovviamente, uno come Berlusconi, non sarà mai semplice presidente onorario, ma con i soldi degli altri gestirà la squadra, la società e ci riporterà alla vittoria. Sempre secondo i soliti. Ma il caso volle, che l'eroe dei nostri giornalisti, si è dovuto operare, allontanare nuovamente dal mondo Milan, e ripiombiamo nel solito giro di giostra di ItalMilan, con Brocchi Galliani e i grandi acquisti Pavoletti e Vazquez. Ci risiamo, Berlusconi e la valvola rossonera, "noi" tifosi lo aspettiamo a braccia aperte( ma noi chi? mi chiedo), o cinesi o rilancio con i suoi soldi, come sempre ha fatto secondo i "ben informati".
E rieccoci però nuovamente nel periodo pro cessione, e il pensiero di noi tutti è sempre lo stesso: Ennesimo teatrino? cosa abbiamo fatto di male per meritarci questa società e questi servi? eppure, oggi, appare come un fulmine a ciel sereno una strana storia, raccontata dal servo per eccellenza, noto ai più come " i salmoni che risalgono i fiumi". Come ben sapete è vietato postare gli editoriali, oggi ci sarà un eccezione, un piccolo riassunto.
Un nuovo allenatore, una nuova società, nuovi giocatori! Inutile postare quello che ha scritto, suppongo che tutti più o meno lo abbiano letto, però qualcosa di strano c'è. Mai, Pelegatti, aveva criticato, seppur con sottile ironia la società, che lui tanto ha amato ed elogiato. Mai. Eppure questa volta c'è una sottile malinconia e tristezza nelle sue parole. Addirittura fa una formazione "europea" a suo dire competitiva ai massimi livelli ( meglio che non sia lui il nostro DS), con acquisti roboanti e costosi, con i cinesi e sempre però con il suo amato eroe, in sella a portarci verso nuovi trionfi.
Tutto molto bello, peccato che era/è un sogno ad occhi aperti. Come lui stesso fa capire nell'ultima frase.
"Buon divertimento! Che bello ! Volevo finalmente passare qualche minuto pensando alla grande, pensando da Milan..."
Che dire. Se anche lui, molla la nave, un motivo ci sarà. Come interpretate queste sottili ma taglienti parole?