Milan-Cina: il fondo è costituito. Si lavora sulle ultime clausole.

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Miracle1980

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Purtroppo ho l'impressione che finirà così. Senza nessuna notizia vera e propria. Sta già scemando tutto e se ne parla sempre di meno. Il 15 non accadrà nulla. L'attenzione (e le notizie) sarà spostata sulla salute di SB e Campopiano ridurrà i suoi cinguettii al minimo per poi uscirsene pulito dicendo che nessuno può prevedere le scelte del presidente.
Appena ufficializzeranno l'estensione del contratto di Brocchi inizierà la nostra "stagione".
 

Casnop

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Ultimissime by Campopiano: tutto procede, ma si sono registrati dei rallentamenti a causa del corposo contratto e delle relative clausole in esso presenti. Quindi dal 15 si potrebbe slittare di una settimana.
Tre punti sono chiari: 1) Gancikoff ha presentato la lista di tutti i soggetti interessati (almeno 7 sui quali vige ancora gran riserbo, la smentita di Kweichow Moutai sembra di facciata) e con esso il piano industriale da 300M più futura governance. 2) i gruppi finanziari coinvolti hanno già creato il fondo che dirigerà l'acquisto dell'Ac Milan e garantirà tutti gli investimenti richiesti negli anni da Berlusconi. Ma non solo: infatti hanno garantito allo stesso Silvio una liquidità di circa 1,5 miliardi di euro, ossia tre volte il valore di mercato del Diavolo. Il fondo cinese, (Gancikoff nelle ultime settimane è stato a Pechino per raccogliere tutte le necessarie garanzie economiche), è stato quindi costituito ed è molto potente economicamente.
La valutazione del Milan è di 740M ma ultimamente si sta discutendo "animatamente" sui debiti complessivi che ammonterebbero a 240M...
3) La costituzione del fondo non è l'ultimo passaggio, infatti i cinesi studiano il modello Manchester UTD: sarà infatti una società veicolo terza di proprietà del fondo ad acquistare il Milan, per poi in un secondo momento quotare quella società nel mercato borsistico prescelto. Fininvest (e dunque Berlusconi) ha posto però delle clausole ben precise a tutta l'operazione, e vuole che queste siano rispettate entro i termini stabiliti. Quindi concederà al massimo qualche giorno in più a Galatioto e Gancikoff per definire meglio il loro piano, poi sarà libero anche di chiamarsi fuori.

Sul mercato, ovviamente, permane ancora grande incertezza visto l'andamento delle trattative societarie, ma se Berlusconi concederà ulteriore tempo a Gancikoff e Galatioto, questo sarà un chiaro segnale sull'assoluta volontà di chiudere una trattativa che resta molto complessa, ma ancora saldamente in piedi.
Pian pianino la costruzione sta venendo su, e con tratti sempre più marcati. Pareva strano che i cinesi, maestri nelle operazioni speculative per la raccolta di fondi per autofinanziare le proprie attività societarie (vendo un pezzo di capitale, non di controllo, in Borsa, gioco sulla leva finanziaria derivante dal collocamento, e rastrello denaro che riciclo nella società stessa: vedi caso Guangzhou-Evergrande-Taobao di un anno e mezzo fa, raccontato da Ozanian su Forbes), non costituissero analogo passaggio in questo complesso meccanismo societario concepito per acquistare il Milan. Ed invece c'è: una società veicolo, vedremo se cinese o, più probabilmente, americana o italiana, acquisirà il controllo del Milan, finanziandosi con la partecipazione totalitaria di questo hedge fund costituito ad hoc dal consorzio di Galatioto, successivamente collocandosi in Borsa con una diluizione apparentemente minoritaria del capitale per attivare una leva finanziaria virtuosa che consenta di recuperare subito liquidità per la programmazione futura (direi, per i prossimi due-tre esercizi) in relazione a mercato, sfruttamento del marchio, stadio. Tutto bello, direi, ma adesso si comprende bene la cautela di Fininvest che sta richiedendo garanzie precise, sulla permanenza del fondo nella società veicolo per un dato numero di anni, sulla efficienza del piano industriale imponente annunciato dai cinesi, sulle caratteristiche statutarie del nuovo soggetto, sulla compatibilità con la normativa italiana in materia di acquisto di azioni proprie. E sulla nascita del nuovo soggetto, soprattutto. L'esclusiva annunciata nell'accordo del 10 maggio sta per scadere, ma non credo proprio che le parti non si concederanno una utile proroga per l'approfondimento degli aspetti tecnici, non meramente formali, correlati all'operazione. Da quello che emerge è in ogni caso scongiurata la favoletta che tutto dipenda dalle esitazioni romantiche di Silvio: qui sono in ballo questioni economiche e giuridiche di un carta delicatezza, mosse anche, e soprattutto, da Fininvest in quanto tale, ferma restando la volontà di vendere. Si sta vendendo ai cinesi perché sono loro, con la loro solidità patrimoniale e la loro capacità finanziaria, non perché domani possano essere scalzati da qualche ignoto speculatore in Borsa nella società veicolo, senza prospettive né programmi. Lo stesso principio, a ben vedere, che indusse lo scorso anno Fininvest a dire no al LBO concepito da tale Mr. Bee. Con cautela, dunque, ma avanti. :)
 
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Underhill84

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Pian pianino la costruzione sta venendo su, e con tratti sempre più marcati. Pareva strano che i cinesi, maestri nelle operazioni speculative per la raccolta di fondi per autofinanziare le proprie attività societarie (vendo un pezzo di capitale, non di controllo, in Borsa, gioco sulla leva finanziaria derivante dal collocamento, e rastrello denaro che riciclo nella società stessa: vedi caso Guangzhou-Evergrande-Taobao di un anno e mezzo fa, raccontato da Ozanian su Forbes), non costituissero analogo passaggio in questo complesso meccanismo societario concepito per acquistare il Milan. Ed invece c'è: una società veicolo, vedremo se cinese o, più probabilmente, americana o italiana, acquisirà il controllo del Milan, finanziandosi con la partecipazione totalitaria di questo hedge fund costituito ad hoc dal consorzio di Galatioto, successivamente collocandosi in Borsa con una diluizione apparentemente minoritaria del capitale per attivare una leva finanziaria virtuosa che consenta di recuperare subito liquidità per la programmazione futura (direi, per i prossimi due-tre esercizi) in relazione a mercato, sfruttamento del marchio, stadio. Tutto bello, direi, ma adesso si comprende bene la cautela di Fininvest che sta richiedendo garanzie precise, sulla permanenza del fondo nella società veicolo per un dato numero di anni, sulla efficienza del piano industriale imponente annunciato dai cinesi, sulle caratteristiche statutarie del nuovo soggetto, sulla compatibilità con la normativa italiana in materia di acquisto di azioni proprie. E sulla nascita del nuovo soggetto, soprattutto. L'esclusiva annunciata nell'accordo del 10 maggio sta per scadere, ma non credo proprio che le parti non si concederanno una utile proroga per l'approfondimento degli aspetti tecnici, non meramente formali, correlati all'operazione. Da quello che emerge è in ogni caso scongiurata la favoletta che tutto dipenda dalle esitazioni romantiche di Silvio: qui sono in ballo questioni economiche e giuridiche di un carta delicatezza, mosse anche, e soprattutto, da Fininvest in quanto tale, ferma restando la volontà di vendere. Si sta vendendo ai cinesi perché sono loro, con la loro solidità patrimoniale e la loro capacità finanziaria, non perché domani possano essere scalzati da qualche ignoto speculatore in Borsa nella società veicolo, senza prospettive né programmi. Lo stesso principio, a ben vedere, che indusse lo scorso anno Fininvest a dire no al LBO concepito da tale Mr. Bee. Con cautela, dunque, ma avanti. :)

Scusa non prendertela, ma non ho capito. In robe di alta finanza non ci capisco niente. In parole povere cosa significa?
 

MaschioAlfa

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E un altra stagione ce la giochiamo.
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tifoso evorutto

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Scusa non prendertela, ma non ho capito. In robe di alta finanza non ci capisco niente. In parole povere cosa significa?

Che Berlusconi pretende garanzie che questo consorzio di cinesi che ci acquisterebbe rimanga proprietario della nuova società che si creerà ad hoc, almeno fintanto che la stessa FIninvest conserverà una parte del pacchetto azionario, parrebbe il 30%.

Contemporaneamente Berlusconi pretende notevoli investimenti nei primi anni, sia sul mercato, sia sullo stadio, in maniera tale che per l'appunto il suo 30% restante acquisisca ulteriore valore.

Naturalmente una volta svincolatosi totalmente dalla partecipazione nel Milan, per quanto lo riguarda, i cinesi potranno anche tranquillamente rivendere il tutto in borsa al primo M Bee di passaggio.

Noi dobbiamo solo pregare che questo consorzio abbia vere ambizioni sportive e che non consideri tutta l'acquisizione solo una mera operazione speculativa (come sarebbe stato nel caso di M Bee) :)
 

Casnop

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Scusa non prendertela, ma non ho capito. In robe di alta finanza non ci capisco niente. In parole povere cosa significa?
Il fondo cinese acquista il 100 per cento del capitale della società veicolo, che acquista il 70 per cento del Milan. La società veicolo, non il fondo, viene collocata in Borsa, e il fondo decide di cedere una quota minoritaria del capitale sul libero mercato, per liberare risorse da investire. Ma chi garantisce che domani la società veicolo, quotata in Borsa, non possa essere scalata da chiunque, ed il suo controllo passare ad altri? Magari tramite quella gigantesca operazione di indebitamento concepita lo scorso anno da Mr. Bee per prendersi il 100 per cento del Milan? Un accordo tra le parti su norme contrattuali antiscalata, magari con una controopzione di acquisto in favore di Fininvest. Si tratta, si starebbe trattando su questo. :)
 

Casnop

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Che Berlusconi pretende garanzie che questo consorzio di cinesi che ci acquisterebbe rimanga proprietario della nuova società che si creerà ad hoc, almeno fintanto che la stessa FIninvest conserverà una parte del pacchetto azionario, parrebbe il 30%.

Contemporaneamente Berlusconi pretende notevoli investimenti nei primi anni, sia sul mercato, sia sullo stadio, in maniera tale che per l'appunto il suo 30% restante acquisisca ulteriore valore.

Naturalmente una volta svincolatosi totalmente dalla partecipazione nel Milan, per quanto lo riguarda, i cinesi potranno anche tranquillamente rivendere il tutto in borsa al primo M Bee di passaggio.

Noi dobbiamo solo pregare che questo consorzio abbia vere ambizioni sportive e che non consideri tutta l'acquisizione solo una mera operazione speculativa (come sarebbe stato nel caso di M Bee) :)
Perfetto, amico mio. E lo diciamo subito: siamo dalla parte di Berlusconi e Fininvest su questo punto. Lo scorso anno fummo da principio nettamente contrari alla operazione di Mr. Bee per gli stessi motivi, e proprio nei giorni in cui il thailandese veniva celebrato come cavaliere senza macchia e senza paura portato da un bianco cavallo, anche dentro questo forum. I fatti del poi ci diedero ragione. Quest'anno i presupposti sono ben diversi, il rischio è capitale e non finanziario, lo vediamo chiaramente, ma le esigenze di protezione del bene Milan sono rimaste le stesse. E i tifosi farebbero bene a pretendere chiarezza su questo passaggio. Ne va della vita stessa del club. :)
 

malos

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Il fondo cinese acquista il 100 per cento del capitale della società veicolo, che acquista il 70 per cento del Milan. La società veicolo, non il fondo, viene collocata in Borsa, e il fondo decide di cedere una quota minoritaria del capitale sul libero mercato, per liberare risorse da investire. Ma chi garantisce che domani la società veicolo, quotata in Borsa, non possa essere scalata da chiunque, ed il suo controllo passare ad altri? Magari tramite quella gigantesca operazione di indebitamento concepita lo scorso anno da Mr. Bee per prendersi il 100 per cento del Milan? L'accordo tra le parti su norme contrattuali antiscalata. Si tratta, si starebbe trattando su questo. :)

Anch'io sono ignorante in materia, riassumendo la definizione di tutto prende tempo perchè fininvest vuole garanzie che un domani un pincopalla qualsiasi non faccia una scalata meramente speculativa? Ed è possibile evitarlo? Come noterai sono digiuno di aspetti finanziari. :fuma:
 
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