Milan-Cina: i commenti del giorno dopo. Tutte le notizie.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Casnop

Senior Member
Registrato
27 Aprile 2015
Messaggi
10,451
Reaction score
172
Peccato il blocco sul mercato, perdiamo un affarone come benatia (ci sistemi in un colpo solo la difesa), andré gomes (ci sistemi il cc) mentre lo spiraglio lasciato aperto da ibra é un grosso, positivo, indizio imho
La fretta dichiarata da Galatioto è foriera di tempesta, soprattutto perché ha fatto intendere di volerla mettere a Fininvest. A rolling stone gathers no moss. :)
 

Casnop

Senior Member
Registrato
27 Aprile 2015
Messaggi
10,451
Reaction score
172
Tutto ragionevole: è un'esclusiva, quindi Fininvest non può rivolgersi a terzi; i cinesi, invece, dovranno presentarsi una volta per tutte, come pattuito. Venute meno queste condizioni, salterebbe l'accordo ma né Fininvest si rivolgerà a terzi, né i cinesi faranno i misteriosi.
Che poi a Berlusconi la cordata possa non piacere non lo considero nemmeno, se gli è piaciuto Bee...
Penso che gli siano piaciuti gli zeri dopo la prima cifra, e la faccia di Marina quando li ha visti. Vi ha scorto una lieve, impercettibile vertigine dei sensi. :)
 

Therealsalva

Bannato
Registrato
12 Giugno 2015
Messaggi
1,770
Reaction score
13
Con noi non avrebbero niente a che fare, perché da noi arriverebbe un consorzio di 6 o 7 diversi colossi.

È quello che intendevo, magari una cordata non farà spese completamente a casaccio alla Manchester City, ma sei comunque tranquillo che debba avere una gestione di un certo livello, perché non si possono stufare di punto in bianco e mollare tutto
 

Il Re dell'Est

New member
Registrato
14 Giugno 2013
Messaggi
15,745
Reaction score
160
CorSport (Furio Fedele): il sesto posto e la Coppa Italia potrebbe convincere Silvio a tenersi il Milan. In caso contrario, quindi con la cessione, vorrebbe assicurarsi un interregno abbastanza lungo per lui e Galliani, in modo tale da andare via con i giusti onori.
I soci cinesi potrebbero essere poco meno di una decina. Da quanto trapela sembra che il piano commerciale (l’espansione del brand rossonero in Cina e in Oriente) e la costruzione di un nuovo stadio siano già allo studio dei nuovi investitori. Così come la governance,
il nuovo assetto dirigenziale. Per quanto riguarda il mercato estivo, sarà necessario affidarsi ancora all’ad Galliani, anche perché il trentennio berlusconiano non può e non deve essere archiviato in maniera così sbrigativa.
Proprio per questi motivi il traguardo fissato al 15 giugno potrebbe slittare di qualche giorno. L’ottimismo dell’advisor Sal Galatioto è giustificato anche da questi dettagli. A fine maggio è prevista una verifica del negoziato, che, come detto, Fininvest sta attraversando con grinta e convinzione. C’è la volontà di convincere il presidente Berlusconi a cedere davanti alle lusinghe di nomi importanti dell’imprenditoria mondiale.
I più ricorrenti nelle ricostruzioni sono quelli dell'inventore del motore di ricerca Baidu, Li Yanhong (detto Robin Li), e del magnate dell’e-commerce Jack Ma. Quest’ultimo di calcio ne capisce, o così dovrebbe essere: è socio dell'Evergrande Real Estate Group e comproprietario del Guangzhou.

Gazzetta dello Sport (Laudisa): Gli scambi di mail sull’asse Milano*New York hanno prodotto un appuntamento di massima tra i protagonisti della vicenda entro il fine settimana. Non è un caso che la sponda dell’advisor italo*americano Sal Galatioto abbia salutato il sì di Silvio Berlusconi con toni ottimistici. Da quelle parti hanno fretta di chiudere la partita, considerando già chiariti i punti fondamentali per il cambio di proprietà. In effetti il memorandum controfirmato martedì mette in chiaro come l’offerta dei soci cinesi sia legata all’acquisizione del 70% delle quote per un controvalore di 500 milioni (al netto dell’attuale indebitamento di oltre 200 milioni). In parallelo anche la due diligence ha permesso di fare chiarezza sui conti del club di via Aldo Rossi. Gli aspetti economici sono grosso modo assodati. Tuttavia sono ancora tanti i temi da concordare.
Di sicuro a Silvio Berlusconi farebbe piacere il ruolo da presidente onorario. Su questo punto non si intuiscono ostacoli sul fronte degli acquirenti. In ogni caso è un punto da considerare all’ordine del giorno. Soprattutto, però, andrà definita la governance.
Quanto durerà la coabitazione tra l’attuale proprietà e i subentranti? 2 anni? 18 mesi? E che tipo di sinergia può nascere tra la nuova
compagine asiatica e la proprietà ormai ultra*trentennale? Allo stesso modo l’ex Cavaliere e i suoi familiari sono impazienti di conoscere l’identità dei maggiori investitori all’orizzonte.

Detto che Alibaba e Hutchison Whampoa hanno smentito il loro interesse, è netta la sensazione che ci sia una mano forte alla guida dei potenziali successori di Berlusconi. In quest’ottica emerge la disponibilità a garantire un budget rilevante anche per il mercato: un elemento, questo, da tenere in grande considerazione, visto che il patron milanista intende (se così sarà) lasciare la sua creatura ad un gruppo capace di riportare in fretta il Milan in alto.
Nel periodo di transizione, ad esempio, quali margini di manovra verranno lasciati all’attuale proprietario? Certo, lui ha un’immagine internazionale che potrebbe tornare ancora utile. Galliani potrebbe essere il trait d’union.
Nel mezzo ci sono gli ormai noti alti e bassi del presidente milanista sulla volontà di cedere davvero il passo. Anche per questo la
cordata cinese ha interesse ad accelerare i tempi. Magari qualcuno spera di brindare anche prima del 15 giugno. Ma non è detto che il traguardo sia davvero così vicino
. Anzi, se fosse necessario le parti hanno già previsto di allungare i tempi, considerando che non ci sono penali. Tuttavia il mercato non aspetta e sarà interesse di tutti non intralciare l’opera di rafforzamento della squadra.
In questa fase tutto dovrà essere concordato... incluso l’atteso assalto a Ibra.
 
U

Underhill84

Guest
CorSport (Furio Fedele): il sesto posto e la Coppa Italia potrebbe convincere Silvio a tenersi il Milan. In caso contrario, quindi con la cessione, vorrebbe assicurarsi un interregno abbastanza lungo per lui e Galliani, in modo tale da andare via con i giusti onori.
I soci cinesi potrebbero essere poco meno di una decina. Da quanto trapela sembra che il piano commerciale (l’espansione del brand rossonero in Cina e in Oriente) e la costruzione di un nuovo stadio siano già allo studio dei nuovi investitori. Così come la governance,
il nuovo assetto dirigenziale. Per quanto riguarda il mercato estivo, sarà necessario affidarsi ancora all’ad Galliani, anche perché il trentennio berlusconiano non può e non deve essere archiviato in maniera così sbrigativa.
Proprio per questi motivi il traguardo fissato al 15 giugno potrebbe slittare di qualche giorno. L’ottimismo dell’advisor Sal Galatioto è giustificato anche da questi dettagli. A fine maggio è prevista una verifica del negoziato, che, come detto, Fininvest sta attraversando con grinta e convinzione. C’è la volontà di convincere il presidente Berlusconi a cedere davanti alle lusinghe di nomi importanti dell’imprenditoria mondiale.
I più ricorrenti nelle ricostruzioni sono quelli dell'inventore del motore di ricerca Baidu, Li Yanhong (detto Robin Li), e del magnate dell’e-commerce Jack Ma. Quest’ultimo di calcio ne capisce, o così dovrebbe essere: è socio dell'Evergrande Real Estate Group e comproprietario del Guangzhou.

Gazzetta dello Sport (Laudisa): Gli scambi di mail sull’asse Milano*New York hanno prodotto un appuntamento di massima tra i protagonisti della vicenda entro il fine settimana. Non è un caso che la sponda dell’advisor italo*americano Sal Galatioto abbia salutato il sì di Silvio Berlusconi con toni ottimistici. Da quelle parti hanno fretta di chiudere la partita, considerando già chiariti i punti fondamentali per il cambio di proprietà. In effetti il memorandum controfirmato martedì mette in chiaro come l’offerta dei soci cinesi sia legata all’acquisizione del 70% delle quote per un controvalore di 500 milioni (al netto dell’attuale indebitamento di oltre 200 milioni). In parallelo anche la due diligence ha permesso di fare chiarezza sui conti del club di via Aldo Rossi. Gli aspetti economici sono grosso modo assodati. Tuttavia sono ancora tanti i temi da concordare.
Di sicuro a Silvio Berlusconi farebbe piacere il ruolo da presidente onorario. Su questo punto non si intuiscono ostacoli sul fronte degli acquirenti. In ogni caso è un punto da considerare all’ordine del giorno. Soprattutto, però, andrà definita la governance.
Quanto durerà la coabitazione tra l’attuale proprietà e i subentranti? 2 anni? 18 mesi? E che tipo di sinergia può nascere tra la nuova
compagine asiatica e la proprietà ormai ultra*trentennale? Allo stesso modo l’ex Cavaliere e i suoi familiari sono impazienti di conoscere l’identità dei maggiori investitori all’orizzonte.

Detto che Alibaba e Hutchison Whampoa hanno smentito il loro interesse, è netta la sensazione che ci sia una mano forte alla guida dei potenziali successori di Berlusconi. In quest’ottica emerge la disponibilità a garantire un budget rilevante anche per il mercato: un elemento, questo, da tenere in grande considerazione, visto che il patron milanista intende (se così sarà) lasciare la sua creatura ad un gruppo capace di riportare in fretta il Milan in alto.
Nel periodo di transizione, ad esempio, quali margini di manovra verranno lasciati all’attuale proprietario? Certo, lui ha un’immagine internazionale che potrebbe tornare ancora utile. Galliani potrebbe essere il trait d’union.
Nel mezzo ci sono gli ormai noti alti e bassi del presidente milanista sulla volontà di cedere davvero il passo. Anche per questo la
cordata cinese ha interesse ad accelerare i tempi. Magari qualcuno spera di brindare anche prima del 15 giugno. Ma non è detto che il traguardo sia davvero così vicino
. Anzi, se fosse necessario le parti hanno già previsto di allungare i tempi, considerando che non ci sono penali. Tuttavia il mercato non aspetta e sarà interesse di tutti non intralciare l’opera di rafforzamento della squadra.
In questa fase tutto dovrà essere concordato... incluso l’atteso assalto a Ibra.

Senza tengono ancora l'incapace di galliani è un incubo senza fine. E comunque questi vogliono farci tifare contro a tutti i costi.....
Se vince la coppa... Si rimane perché possiamo vincere ancora con una squadra di m

Se perde la coppa, eh no... Voglio lasciare da vincente...
 

mrsmit

New member
Registrato
23 Giugno 2015
Messaggi
947
Reaction score
0
CorSport (Furio Fedele): il sesto posto e la Coppa Italia potrebbe convincere Silvio a tenersi il Milan. In caso contrario, quindi con la cessione, vorrebbe assicurarsi un interregno abbastanza lungo per lui e Galliani, in modo tale da andare via con i giusti onori.
I soci cinesi potrebbero essere poco meno di una decina. Da quanto trapela sembra che il piano commerciale (l’espansione del brand rossonero in Cina e in Oriente) e la costruzione di un nuovo stadio siano già allo studio dei nuovi investitori. Così come la governance,
il nuovo assetto dirigenziale. Per quanto riguarda il mercato estivo, sarà necessario affidarsi ancora all’ad Galliani, anche perché il trentennio berlusconiano non può e non deve essere archiviato in maniera così sbrigativa.
Proprio per questi motivi il traguardo fissato al 15 giugno potrebbe slittare di qualche giorno. L’ottimismo dell’advisor Sal Galatioto è giustificato anche da questi dettagli. A fine maggio è prevista una verifica del negoziato, che, come detto, Fininvest sta attraversando con grinta e convinzione. C’è la volontà di convincere il presidente Berlusconi a cedere davanti alle lusinghe di nomi importanti dell’imprenditoria mondiale.
I più ricorrenti nelle ricostruzioni sono quelli dell'inventore del motore di ricerca Baidu, Li Yanhong (detto Robin Li), e del magnate dell’e-commerce Jack Ma. Quest’ultimo di calcio ne capisce, o così dovrebbe essere: è socio dell'Evergrande Real Estate Group e comproprietario del Guangzhou.

Gazzetta dello Sport (Laudisa): Gli scambi di mail sull’asse Milano*New York hanno prodotto un appuntamento di massima tra i protagonisti della vicenda entro il fine settimana. Non è un caso che la sponda dell’advisor italo*americano Sal Galatioto abbia salutato il sì di Silvio Berlusconi con toni ottimistici. Da quelle parti hanno fretta di chiudere la partita, considerando già chiariti i punti fondamentali per il cambio di proprietà. In effetti il memorandum controfirmato martedì mette in chiaro come l’offerta dei soci cinesi sia legata all’acquisizione del 70% delle quote per un controvalore di 500 milioni (al netto dell’attuale indebitamento di oltre 200 milioni). In parallelo anche la due diligence ha permesso di fare chiarezza sui conti del club di via Aldo Rossi. Gli aspetti economici sono grosso modo assodati. Tuttavia sono ancora tanti i temi da concordare.
Di sicuro a Silvio Berlusconi farebbe piacere il ruolo da presidente onorario. Su questo punto non si intuiscono ostacoli sul fronte degli acquirenti. In ogni caso è un punto da considerare all’ordine del giorno. Soprattutto, però, andrà definita la governance.
Quanto durerà la coabitazione tra l’attuale proprietà e i subentranti? 2 anni? 18 mesi? E che tipo di sinergia può nascere tra la nuova
compagine asiatica e la proprietà ormai ultra*trentennale? Allo stesso modo l’ex Cavaliere e i suoi familiari sono impazienti di conoscere l’identità dei maggiori investitori all’orizzonte.

Detto che Alibaba e Hutchison Whampoa hanno smentito il loro interesse, è netta la sensazione che ci sia una mano forte alla guida dei potenziali successori di Berlusconi. In quest’ottica emerge la disponibilità a garantire un budget rilevante anche per il mercato: un elemento, questo, da tenere in grande considerazione, visto che il patron milanista intende (se così sarà) lasciare la sua creatura ad un gruppo capace di riportare in fretta il Milan in alto.
Nel periodo di transizione, ad esempio, quali margini di manovra verranno lasciati all’attuale proprietario? Certo, lui ha un’immagine internazionale che potrebbe tornare ancora utile. Galliani potrebbe essere il trait d’union.
Nel mezzo ci sono gli ormai noti alti e bassi del presidente milanista sulla volontà di cedere davvero il passo. Anche per questo la
cordata cinese ha interesse ad accelerare i tempi. Magari qualcuno spera di brindare anche prima del 15 giugno. Ma non è detto che il traguardo sia davvero così vicino
. Anzi, se fosse necessario le parti hanno già previsto di allungare i tempi, considerando che non ci sono penali. Tuttavia il mercato non aspetta e sarà interesse di tutti non intralciare l’opera di rafforzamento della squadra.
In questa fase tutto dovrà essere concordato... incluso l’atteso assalto a Ibra.

Berlusconi presidente onorario mi va bene, ma cacciassero subito via Galliani.........
 

Milo

Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
9,390
Reaction score
1,096
Ma se entrambe le parti sono d'accordo nel chiudere, possono già agire sul mercato in comune accordo anche durante la trattativa? Dico per operazioni che sono d'accordo entrambe le parti
 
M

martinmilan

Guest
CorSport (Furio Fedele): il sesto posto e la Coppa Italia potrebbe convincere Silvio a tenersi il Milan. In caso contrario, quindi con la cessione, vorrebbe assicurarsi un interregno abbastanza lungo per lui e Galliani, in modo tale da andare via con i giusti onori.
I soci cinesi potrebbero essere poco meno di una decina. Da quanto trapela sembra che il piano commerciale (l’espansione del brand rossonero in Cina e in Oriente) e la costruzione di un nuovo stadio siano già allo studio dei nuovi investitori. Così come la governance,
il nuovo assetto dirigenziale. Per quanto riguarda il mercato estivo, sarà necessario affidarsi ancora all’ad Galliani, anche perché il trentennio berlusconiano non può e non deve essere archiviato in maniera così sbrigativa.
Proprio per questi motivi il traguardo fissato al 15 giugno potrebbe slittare di qualche giorno. L’ottimismo dell’advisor Sal Galatioto è giustificato anche da questi dettagli. A fine maggio è prevista una verifica del negoziato, che, come detto, Fininvest sta attraversando con grinta e convinzione. C’è la volontà di convincere il presidente Berlusconi a cedere davanti alle lusinghe di nomi importanti dell’imprenditoria mondiale.
I più ricorrenti nelle ricostruzioni sono quelli dell'inventore del motore di ricerca Baidu, Li Yanhong (detto Robin Li), e del magnate dell’e-commerce Jack Ma. Quest’ultimo di calcio ne capisce, o così dovrebbe essere: è socio dell'Evergrande Real Estate Group e comproprietario del Guangzhou.

Gazzetta dello Sport (Laudisa): Gli scambi di mail sull’asse Milano*New York hanno prodotto un appuntamento di massima tra i protagonisti della vicenda entro il fine settimana. Non è un caso che la sponda dell’advisor italo*americano Sal Galatioto abbia salutato il sì di Silvio Berlusconi con toni ottimistici. Da quelle parti hanno fretta di chiudere la partita, considerando già chiariti i punti fondamentali per il cambio di proprietà. In effetti il memorandum controfirmato martedì mette in chiaro come l’offerta dei soci cinesi sia legata all’acquisizione del 70% delle quote per un controvalore di 500 milioni (al netto dell’attuale indebitamento di oltre 200 milioni). In parallelo anche la due diligence ha permesso di fare chiarezza sui conti del club di via Aldo Rossi. Gli aspetti economici sono grosso modo assodati. Tuttavia sono ancora tanti i temi da concordare.
Di sicuro a Silvio Berlusconi farebbe piacere il ruolo da presidente onorario. Su questo punto non si intuiscono ostacoli sul fronte degli acquirenti. In ogni caso è un punto da considerare all’ordine del giorno. Soprattutto, però, andrà definita la governance.
Quanto durerà la coabitazione tra l’attuale proprietà e i subentranti? 2 anni? 18 mesi? E che tipo di sinergia può nascere tra la nuova
compagine asiatica e la proprietà ormai ultra*trentennale? Allo stesso modo l’ex Cavaliere e i suoi familiari sono impazienti di conoscere l’identità dei maggiori investitori all’orizzonte.

Detto che Alibaba e Hutchison Whampoa hanno smentito il loro interesse, è netta la sensazione che ci sia una mano forte alla guida dei potenziali successori di Berlusconi. In quest’ottica emerge la disponibilità a garantire un budget rilevante anche per il mercato: un elemento, questo, da tenere in grande considerazione, visto che il patron milanista intende (se così sarà) lasciare la sua creatura ad un gruppo capace di riportare in fretta il Milan in alto.
Nel periodo di transizione, ad esempio, quali margini di manovra verranno lasciati all’attuale proprietario? Certo, lui ha un’immagine internazionale che potrebbe tornare ancora utile. Galliani potrebbe essere il trait d’union.
Nel mezzo ci sono gli ormai noti alti e bassi del presidente milanista sulla volontà di cedere davvero il passo. Anche per questo la
cordata cinese ha interesse ad accelerare i tempi. Magari qualcuno spera di brindare anche prima del 15 giugno. Ma non è detto che il traguardo sia davvero così vicino
. Anzi, se fosse necessario le parti hanno già previsto di allungare i tempi, considerando che non ci sono penali. Tuttavia il mercato non aspetta e sarà interesse di tutti non intralciare l’opera di rafforzamento della squadra.
In questa fase tutto dovrà essere concordato... incluso l’atteso assalto a Ibra.
Ottimo ottimo...anche se seono convinto siano speculazioni gioranilistiche..
Galliani rimarrà ancora ma sicuramente gli metteranno affianco un loro uomo.POCO MA SICURO.
I soldi ce li mettono loro eh....
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto
head>